29. All that matters

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«Devo confessarti una cosa...»

Jennifer riaprì gli occhi di colpo. Dopo il sesso fatto in cucina, lei e Andrew avevano raggiunto di nuovo la camera da letto, poi il bagno e, infine, si erano immersi entrambi nella vasca con i piedini d'oro, incuranti del fatto che fosse troppo piccola per starci in due.

«C'è da preoccuparsi?» domandò, con la testa appoggiata al petto di lui che, da dietro, la teneva stretta.

Andrew ridacchiò. «È stata la prima volta.»

Jennifer inarcò un sopracciglio. «A... cosa... ti riferisci?»

«Alla cosa che ti ho fatto con la bocca.»

A quella rivelazione, ebbe un sussulto, provò a voltarsi per guardare Andrew in faccia, ma riuscì soltanto a inondare d'acqua il pavimento. «Non hai mai praticato sesso orale a nessuna donna?» chiese, restando con la schiena contro il petto dell'uomo e con il viso girato solo per metà. Era incredula, ma anche divertita.

«No.»

«Non prendermi in giro, non sembrava affatto la tua prima volta!»

«Perché dovrei mentire? Su questo, poi!»

Jennifer restò zitta per qualche istante, intenta a riflettere. No, non glielo avrebbe mai confessato, se non fosse stata la verità. Andrew Keller non aveva mai leccato la vagina di una donna, nemmeno quella di Marlene. Quel pensiero le fece sfarfallare lo stomaco: era stata la prima. Tuttavia, restava una rivelazione piuttosto curiosa.

«Se non lo avessi ammesso, non avrei mai pensato che...»

«Fossi inesperto?» rise. «Eppure è così. Prima di farlo con te, ho sempre pensato che fosse disgustoso. Voglio dire, è roba da film porno, non ha niente a che vedere con l'amore! Pensavo

Jennifer scosse la testa. «Tu non stai... non stavi bene per niente, lasciatelo dire. Quando ami qualcuno è naturale sperimentare, non c'è niente di sessuale che non faresti con lui, o con lei.»

«Okay, però, prima, non la pensavo così. Adesso sono d'accordo con te, ma un tempo... Un tempo, non avrei permesso alla mia donna nemmeno di farlo a me!»

«Mi stai dicendo che Marlene non te lo ha mai succhiato?»

A quella domanda, Andrew si irrigidì lievemente, e Jennifer se ne rese conto.

«No, non le ho mai permesso di farlo. Ora, dì pure che è per questo che mi ha lasciato, che è logico che, alla fine, abbia preferito andare a scopare con Julian!»

Jennifer si morse un labbro, ma non replicò. Pensò che non avrebbe dovuto fargli quella domanda, che non avrebbe dovuto nominare Marlene, ma ormai era fatta. Inspirò, stava per chiedergli scusa, ma Andrew la precedette.

«Scusa, non volevo.»

«Ehi...» gli accarezzò il ginocchio che sbucava dall'acqua colma di schiuma e adagiò di nuovo la testa sulla sua spalla. «Se davvero vuoi sapere come la penso, be', io credo che ti abbia lasciato perché si è innamorata di un altro, capita. Il sesso non c'entra.»

Sentì Andrew sospirare. Probabilmente, dubitava di quelle parole, eppure era stata sincera. Non aveva mai avuto modo di approfondire il discorso con Marlene, dato che, nonostante la forte vicinanza tra loro prima della partenza per Philadelphia, non erano mai diventate davvero amiche. Sul serio aveva rotto con Andrew perché sessualmente insoddisfatta? Era difficile da credere, soprattutto dal momento che lei, invece, trovava Andy irresistibile sia dentro che fuori dal letto.

«Si è innamorata di un altro, è vero, ma sono stato io a condurla tra braccia che non erano le mie. La trascuravo, avevo sempre in testa il lavoro, e tra le lenzuola pretendevo di avere il controllo assoluto, si faceva solo quello che stava bene a me.»

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