Il giorno seguente, fu piuttosto mattiniera.
Dopo l'incontro con Andrew davanti alla porta del bagno, aveva faticato non poco ad addormentarsi, cosa a cui era abituata, dato che le succedeva sempre quando pensava a Julian e ai momenti - soprattutto quelli bollenti - trascorsi insieme a lui, solo che, stavolta, i suoi pensieri si erano focalizzati su un altro uomo, quello che non avrebbe mai potuto avere perché troppo diverso da lei, quello che faceva meglio a odiare, invece di perdere tempo a fantasticarci su, e, per fortuna, Andrew in questo le rendeva vita facile: detestarlo era naturale quando lui stesso non si preoccupava affatto di apparire insopportabile.
Però era anche sexy, e lei proprio non riusciva a fingere che non fosse così.
Se prima, quando ripensava al rapporto sessuale consumato con lui in fretta e furia in quel bar, annegava nell'imbarazzo di essersi concessa troppo facilmente e senza pensare alle conseguenze, adesso, rivivere quei momenti, far riaffiorare alla memoria la sensazione rude di essere presa con forza, con la sola esigenza di soddisfare una voglia, di sfogare la rabbia, le faceva desiderare un bel bis, e non sapeva spiegarsene la ragione.
A lei il sesso piaceva, le piacevano gli uomini, e non ne aveva mai fatto grande mistero, ma Andrew Keller non era un uomo qualunque, era il cugino di Julian, prima di tutto, eppure non era come lui.
Andrew era capace di farti sentire la donna più importante e più bella del mondo con un solo sguardo, ma con un solo sguardo era anche in grado di annientarti, spaccarti in due, ridurti emotivamente a brandelli.
Forse poteva desiderarlo, ma mai glielo avrebbe fatto capire, perché era certa che, se ne fosse stato consapevole, per lei sarebbe stata la fine.
Si era ripetuta più volte che non avrebbe più permesso a un uomo di tenerla in pugno, di giocare con i suoi sentimenti, e la regola valeva anche per Andy.
Quella mattina, si preparò per andare in spiaggia, indossò un bikini bianco e un copricostume a fiori, poi scese di sotto per fare colazione.
Decise che avrebbe fatto dei pancake, dato che aveva tutto l'occorrente compreso lo sciroppo d'acero, quindi, cercando di fare meno rumore possibile, ne sistemò un paio su un piatto da portata, insieme al caffè, che Andrew avrebbe trovato al suo risveglio.
La sera prima, aveva apprezzato molto che avesse cucinato anche per lei e lei, ora, era intenzionata a ricambiare quel gesto inaspettato ma gradito.
Poi, prima di uscire di casa per raggiungere il mare, cercò carta e penna - che trovò nello stesso cassetto in cui il ragazzo teneva il libretto degli assegni - e provò a buttare giù due righe.
Rimuginò qualche minuto su cosa scrivere e come, alla fine optò per la semplicità.
Spero apprezzerai.
P.S. Ho deciso di non occuparmi più del "resto". In fin dei conti, hai due mani anche tu.
Quando rientrò, circa tre ore dopo, aveva sulle labbra lo stesso sorriso soddisfatto dei primi attimi vissuti in quella casa.
Si era rilassata crogiolandosi al sole, cercando di tenere libera la mente, benché non fosse facile, e alla fine c'era riuscita.
Devo semplicemente ignorarlo, proprio come ho fatto finora, si era detta. E alla fine c'aveva creduto, sapeva che, con un po' d'impegno, avrebbe vinto la partita.
Salì al piano di sopra, fece una doccia al volo e indossò biancheria e abiti puliti. Optò per uno scamiciato di jeans piuttosto succinto - dopotutto si trovava al mare - e mise ai piedi dei sandali con la suola bassa e decori di strass. Poi, tornata di sotto, realizzò - oltre al fatto che tutto fosse pulito e brillante - che il padrone di casa non c'era, che non lo aveva visto per quasi mezza giornata e che, perciò, le sue teorie non erano per niente campate per aria. Meno lo vedeva, meglio era, e, per fortuna, anche lui aveva di meglio da fare che passare il suo tempo con lei.
STAI LEGGENDO
Blue velvet
ChickLit#2 || The Colors of Desire Series || Jennifer Clark e Andrew Keller sono come il giorno e la notte. Nulla li accomuna, a parte le sventure in amore e l'antipatia reciproca, eppure il destino continua a metterli l'uno di fronte all'altra. Lei è decis...