Il suo territorio di caccia 2 [COMPLETA]

Autostoppista

'Slate, é il momento di svegliarsi. Ci sono guai in vista.'

Slate si svegliò e guardò Strelitzia 'Cosa? Che succede?'

Lei indicò la fine del vagone: dei soldati stavano controllando tutte le persone a bordo. Slate sospirò capendo che il suo viaggio in treno era finito. Guardò fuori dal finestrino, erano arrivati ad una stazione e vide il nome della città: Denver. Fece segno a Strelitzia di andare via e si alzarono andando dal lato opposto dei soldati. Aprì il vagone e vide altri soldati camminare verso la sua direzione. Era in trappola. Doveva solo sperare che non lo riconoscessero, camminò senza incrociare lo sguardo dei soldati e passò avanti.

Un soldato si fermò e guardò Slate 'Hey tu, campagnolo.'

Si fermò e guardò indietro 'Si?'

'Sembri Texano. Di che città sei?'

Slate non sapeva come rispondere 'Io... sono di...'

Strelitzia si guardò intorno e vide un giornale con in prima pagina un articolo riguardo Dallas 'Dallas!'

'Dallas.' rispose subito Slate.

Il soldato sorrise 'Davvero? Mio zio abita a Dallas. Frisco?' domandò ancora. Il ragazzo annuì con un leggero sorriso 'Conosci il signor Bourne? Hai presente? Quel vecchio che abita tra la Maple e la Quinta?'

Slate si ritrovò in difficoltà non sapendo di cosa stesse parlando 'Um... no. Non lo conosco.'

'Ah é un peccato. Beh scusa se ti ho trattenuto, vai pure.'

Slate scese dal treno e si allontanò dalla stazione con disinvoltura ma con passo veloce. Si guardò indietro più volte assicurandosi di non essere seguito. Raggiunse la strada dove vide alcuni camion di soldati guidare guardandosi intorno, sapeva bene che i soldati lo stavano cercando. Strelitzia camminava al suo fianco divertita dalla situazione.

'Che fortuna che ti abbia lasciato andare con così poco. Però deve essere dura per te. Taaanto dura.'

'Che intendi dire?' domandò lui.

'Non puoi trasformarti. Non solo perché non ne sei ancora capace, ma anche perché qui non puoi. Mostrare la tua forma ferale, qui, non é saggio. Devi mostrare questa tua forma umana, quella che tu hai nascosto per così tanto tempo.'