Il suo territorio di caccia 2 [COMPLETA]

Sulla via dell'estinzione

Slate guidò fino ad arrivare a Chicago, dove sperava di incontrare Taylor. Parcheggiò in un vicolo e abbandonò il furgone, arrivò in strada guardandosi intorno. Era una città molto grande, trovare il luogo dove si sarebbe tenuta la manifestazione sarebbe stato difficile. Si era fatta sera e aveva bisogno di un posto dove dormire. Non poteva stare sul furgone, era sicuro che lo avrebbero rintracciato in poco tempo. Camminò lungo i marciapiedi cercando almeno una fabbrica abbandonata o un luogo calmo dove andare. Mentre camminava si imbatté in un negozio con dei televisori esposti in vetrina, davano le notizie del giorno. Si fermò quando riconobbe uno dei ragazzi a cui rubò il furgone.

'Quel tipo era sul nostro furgone. Lo avevamo accompagnato per un pò, poi ha visto il telegiornale ed ha dato di matto! Ci ha rubato il furgone ed é andato a Chicago!'

I notiziari diedero nuovamente l'identikit del fuggiasco e chiesero ai cittadini di Chicago la massima allerta. Slate indossò il cappuccio e riprese a camminare a testa bassa ma si fermò immediatamente quando sentì la notizia riguardo alla manifestazione che avrebbe preso luogo il giorno seguente.

'Hey Slate, non é Taylor?'

Il ragazzo ritornò vicino la vetrina e prestò nuovamente orecchio: rivide Taylor 'La nostra manifestazione ha lo scopo di sensibilizzare la gente contro questa atrocità della soppressione. É inutile, questo non farà altro che alimentare le fiamme d'odio verso la nostra specie. Ma loro non sono diversi da noi! Ho vissuto con loro per molto tempo e sono certa di ciò che ho visto. Sono certa di ciò che ho provato. La manifestazione avverrà al Washington Park a mezzogiorno. Invito umani e licantropi ad unirsi a noi. So già che quest'ultimi non verranno... il Governo non perderebbe occasione di circondarli. Ed é una cosa che mi disgusta... la soppressione dei diritti va contro la nostra Costituzione e il Governo sta commettendo un grosso reato.'

Slate sorrise leggermente e appoggiò la mano contro la vetrata. Strelitzia sorrise 'Sbaglio o é più agguerrita?'