Tra i vagoni del treno

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Stavano camminando verso il treno, si sentivano osservati e seguiti. La loro destinazione era Londra, poi sarebbero partiti per le varie città che iniziano con la lettera "L". Taylor usò il telefono, disse che vi erano troppe città che iniziavano per quella lettera, era impossibile controllarle tutte da cima a fondo.

'Mi sa che dovremo armarci di pazienza. Iniziamo da Londra, poi potremmo andare a Lancaster, Liverpool, Lincoln, Lich- Slate?' guardò lui 'Stai bene?'

'Qualcuno ci segue.'

Taylor si girò più volte 'Se é l'esercito potremmo anche causare un di trambusto, anche qui in Inghilterra ci sono movimenti contro la soppressione dei licantropi. Non ti arresteranno mai davanti a così tanta gente.'

'Non é l'esercito. Strelitzia é andata a controllare, sarà qui a breve.'

Assunsero un atteggiamento disinvolto, facevano finta di non essersi accorti di nulla. Dopo un pò, Strelitzia tornò da loro 'Beh ho impiegato più tempo del previsto. Si nascondono veramente bene, ho dovuto origliare e spiare ogni gruppetto di persone. Sono sfinita.' disse sedendosi.

'Chi sono?'

'Boh, mai visti. Ma hanno armi in argento, quindi ti danno la caccia.' rispose lei dondolando le gambe 'È probabile che ti prenderanno sul treno, é un luogo chiuso da cui non puoi scappare.'

Slate riferì tutto a Taylor che entrò nel panico. Lui però aveva un piano che consisteva nel non mettere in pericolo lei. Per il resto, se la sarebbe cavata. Salirono sul treno, la squadra di militari li seguirono ma li persero di vista. Guardarono in entrambe le direzioni per trovarli, videro Slate andare verso i vagoni dietro. Strelitzia non era con lui, rimase con Taylor per avvisare Slate in caso i soldati la trovassero. Lo inseguirono, iniziarono a spintonare le persone pur di raggiungerlo. Arrivarono fino al vagone dei bagagli, non vi erano persone e nemmeno Slate. Avanzarono con cautela.

Slate si era arrampicato sopra la porta, si teneva incollato al soffitto con la sola forza delle braccia. Quando li vide passare, scese giù in silenzio e li osservò. Diede per scontato che quelli fossero nemici, così le afferrò uno alle spalle e lo strattonò verso la porta del vagone. Guardò gli altri tre, si preparò ad affrontarli. Schivò un pugno abbassandosi, prese per la gola il nemico e strinse forte, poi lo usò come scudo per difendersi dagli altri due nemici. Li respinse tutti usando l'uomo che teneva in mano, poi lanciò anche lui con grande forza. I soldati caddero all'indietro, Slate avanzò senza paura. Si rialzarono ma lui li buttò giù nuovamente, questa volta non si rialzarono. Si voltò per tornare da Taylor ma vide il capo di quei soldati ferma davanti la porta, aveva si e no l'età di Taylor.

'Speravo di non usare la violenza. Non é un problema.' disse lei prendendo un pugnale d'argento dalla gamba 'Ti porterò al Quartier Generale con qualche livido.'

'Scelta saggia.' Slate si preparò a ricevere la rivale 'Mai affrontarmi a mani nude.'

La donna avanzò impugnando il pugnale al rovescio. Slate sapeva che, anche se umano, un pugnale d'argento nel cuore lo avrebbe ucciso. Prese una valigia e la scagliò contro di lei, poi attaccò riuscendo a colpirla. La donna rispose all'attacco con un ginocchio all'addome, poi un pugno al volto e in fine un calcio per allontanarlo. Slate indietreggiò senza abbassare i pugni. La donna giocò con il pugnale per poi lanciarlo colpendolo alla spalla sinistra. Lui lanciò un urlo di dolore, poi estraé il pugnale stringendolo in mano. Qualcosa fece distrarre la donna, un attimo che le fece perdere le tracce del suo obbiettivo. Slate saltò fuori dalla finestra e si arrampicò sul tetto. Corse verso l'inizio del vagone, usò il pugnale per separare le carrozze. La donna uscì di colpo e saltò per raggiungere Slate, lui lanciò il pugnale prendendola alla stessa spalla in cui lui stesso venne colpito. La vide perdere l'equilibrio e sbattere la schiena contro il vagone.

'Ora siamo pari. Ma devi perdere le mie tracce, con le buone o con le cattive.' la prese dalla gola e la lanciò giù dal treno.

Lei però fu più veloce, avvolse le gambe intorno al braccio di lui. Slate cercò di farle mollare la presa, la sbatté più volte contro il vagone per poi lanciarla al suo interno. Erano in quello adibito per i passeggeri, alcune persone scapparono o si allontanarono. La donna si rimise in piedi con il fiatone, stava perdendo parecchio sangue dalla spalla. Ciononostante non si arrese, si rialzò in piedi ed alzò i pugni. Ripresero a lottare. A differenza di lei, Slate usava il braccio sinistro come se nulla fosse. Si colpirono a vicenda, lui era colpito dalla sua nemica, riusciva ad incassare molti colpi. La donna riuscì a prevalere, lo colpì al volto e lo spinse sui sedili del treno. Prese un pugnale e glielo puntò contro.

'Adesso... stai fermo. Altrimenti sarò costretta a-'

Non finì la frase che Slate si alzò di scatto, le si buttò contro sfondando la finestra. Erano usciti dal treno. Proprio accanto al loro binario, un altro treno stava viaggiando nella stessa direzione. Sfondarono la finestra del treno accanto e ripresero a lottare spaventando i passeggeri, Slate era più inferocito. Stese la nemica per terra, si voltò e risalì sul tetto. Saltò poi sul suo treno e si guardò indietro per assicurarsi che non fosse seguito. La donna lo seguì sul tetto, erano entrambi su treni diversi. Poco prima che la ragazza saltasse, si accorse che i due binari stavano per allontanarsi tra loro. Non avrebbe avuto il tempo di saltare su quello di Slate. Si guardarono a lungo.

'Syro. Syro Lesinger. La prossima volta non mi sfuggirai, Slate!'

Lui non disse nulla. I treni si divisero prendendo direzioni diverse. Scese ed entrò di nuovo nel vagone in cui lottò in precedenza, non vi era più nessuno. Probabilmente erano tutti scappati dalla paura. Camminò per raggiungere Strelitzia e Taylor, le trovò più avanti, quest'ultima era preoccupata.

'Slate! Stai bene? Cosa... sei ferito? Hai perso molto sangue?' voleva pulire la ferita ma non aveva nulla di pulito con sé.

'Sto bene, si rimarginerà subito. Dobbiamo cambiare treno al più presto.'

Attesero l'arrivo alla stazione, scesero e si allontanarono dal posto il più in fretta possibile. Strelitzia fissava Slate, sapeva che il ragazzo si stava sbagliando. Non era più un licantropo, la rigenerazione veloce non era più una sua abilità. Non aveva però modo di avvisare Taylor e dirlo a Slate sarebbe stato inutile, le avrebbe detto di farsi gli affari suoi. Così attese l'inevitabile. Slate rallentò il passo finché non si fermò. Aveva perso molto sangue, così tanto che svenne per terra. Non sentì nulla, solo Taylor che lo chiamava a gran voce. Poi il buio. Slate si svegliò di colpo in un ospedale, un'infermiera era proprio accanto al suo lettino con una siringa in mano.

'Non mi aspettavo che ti svegliassi così presto. Ma va bene così... ormai é tutto finito.' stava per iniettare qualcosa nella flebo.

Si sentì un tonfo e poi l'infermiera cadere per terra. Taylor era lì in piedi con un orinatoio per vecchi. Lo gettò subito dopo a terra pulendosi le mani sulla maglietta, con volto disgustato. Slate era confuso.

'Che diamine succede?'

'Te lo spiego dopo! Alzati, dobbiamo andare!' esclamò lei allarmata.

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Spazio autrice:
La misteriosa squadra militare ha attaccato Slate, il loro capo é Syro Lesinger. Chi é questa donna? Perché cerca Slate? Perché Taylor ha aggredito un'infermiera?

Il suo territorio di caccia 2 [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora