Wellington

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Arrivò la mattina seguente, Slate salì a bordo del jet insieme a Strelitzia e Taylor. Erano pronti ad affrontare un lungo viaggio pur di scoprire quanto più possibile sul misterioso V.R.. Avrebbero impiegato molte ore per arrivare a destinazione, era il momento più adatto per parlare dei dettagli.

'Una volta che avremo raggiunto Wellington, cosa gli diremo? Che tipo é?' domandò lui.

Taylor alzò le spalle 'È una bella domanda. Non l'ho mai conosciuto di persona, mi ha solo inviato il libro via posta.'

'Allora improvviseremo. Di cosa parla il suo libro?'

'Esclusivamente di licantropi: forze, debolezze, leggende, piccole storie che riguardano loro. Nulla di particolare se non per quelle righe sul "vero Alpha".'

Slate incrociò le braccia e pensò attentamente 'Se quel libro parla di questo genere di cose, significa che V.R. é stato molto in contatto con noi. A meno che non fosse lui stesso un licantropo.'. Strelitzia stava fissando il dorso del libro e quella sigla 'Ti viene forse in mente qualcosa? Magari tu lo conosci e ti sfugge di mente.'

'Magari fosse così.' rispose la ragazzina 'In quel caso sarebbe questione di minuti prima che mi venga in mente. Ma nulla, non ho mai conosciuto nessuno con queste iniziali. Ci sono fin troppe possibilità: può essere un nome falso, uno pseudonimo, un nome cambiato legalmente.'

'Allora l'unico che può aiutarci é Wellington.' sussurrò lui appoggiando la testa all'indietro.

Le ore passarono, erano arrivati all'aeroporto di Glasgow. Presero un taxi e partirono per Aberdeen, città balneare della Scozia. Più precisamente, andarono a Seaton Avenue. Era una zona di periferia molto verde, le due ragazze erano stupite dalla bellezza del posto. Slate invece se ne fregava, lui voleva solo trovare quell'uomo. Bussarono ad una porta, aprì un'anziana signora.

'Buongiorno, ci scusi per il disturbo. Io sono Taylor Law, lui é un mio amico. Stiamo cercando il signor Wellington. Mi é stato detto che abita qui.'

'Capisco, però devo deludervi. Il signor Wellington é in una casa di riposo ormai da anni.'

'Oh... grazie lo stesso. Ci può dire dove si trova questa casa di riposo?'

'Senz'altro. È tra la WN Street e King Street.'

Taylor la ringraziò e si diresse al luogo indicato dalla signora. La casa di riposo era molto grande, trovare l'anziano non sarebbe stato per nulla facile. Chiesero alla reception, Taylor fece la stessa domanda ma non era più orario di visita.

'Spiacente, l'orario di visita é concluso da ore. Può tornare la prossima settimana.'

'Così tanto tempo? Per favore, io... sono sua nipote. È urgente che io lo veda, domani partirò nuovamente per gli USA.'

'Mi spiace, ma non posso farci niente.'

Quando tutto sembrava perso, si sentì la voce di un uomo 'Tommy? Sei proprio tu?' era sulla sedia a rotelle, guardava Slate 'Per la miseria, sei diventato grande!'

'Signor Wellington, li conosce?' domandò la donna alla reception.

Sentito quel nome, Taylor incitò Slate a recitare il ruolo del nipote del vecchio. Sia lui che Strelitzia sapevano come sarebbe finita, per questo motivo quest'ultima cercava di trattenere le risate. Il ragazzo esitò un pò, poi si convinse.

'Si, um... nonno. Sono Tommy.'

'Finalmente ti sei deciso a farmi visita. Ti mando lettere da anni. Vieni, andiamo nella mia stanza. Lei? Chi é? È la tua ragazza? Sapevo che era bella ma, non avendola mai vista, non mi aspettavo che lo fosse così tanto.'

Il suo territorio di caccia 2 [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora