12. Il passato che torna a galla

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Federico's POV
Luca, Mauricio ed io avevamo un'amicizia stupenda, che tutti ci invidiavano. Eravamo sempre lì, l'uno per l'altro. Ogni giorno giocavamo nel parco appena fuori dalla città, ridevamo e facevamo scherzi agli altri ragazzini. Però, a quanto pare, ogni cosa prima o poi finisce, e così fu anche per la nostra amicizia. Da un giorno all'altro gli Illuminati rimasero in due, io e Luca. Mauricio non si fece più né vedere né sentire. Le finestre della sua casa continuavano a spalancarsi la mattina e a richiudersi alla sera, ma di Mauricio nessuna traccia, nessuna notizia. Io e Luca andammo anche a suonare al suo campanello, ma ci risposero che lui non voleva più vederci, senza darci un vero motivo.
Così, col tempo, non lo cercammo più. Io rinchiusi quei ricordi nella camera più profonda del mio cervello e del mio cuore. Fino ad oggi.

Luca: Fede non spegnere così la serata! Siamo venuti qua per divertirci!

Mauricio: No, Luca. Fede ha ragione di avercela con me. Anche tu. Mi dispiace per essere sparito in quel modo.

IO: Ognuno fa le sue scelte e poi ci convive.

Mauricio: Ti prego, lasciami spiegare. Non cambierà il passato, ma almeno saprete la verità.

IO: Veloce.

Non ero in vena di sentire storielle inventate, ma Luca mi avrebbe costretto lo stesso.

Luca: Forse è meglio se andassimo fuori a parlarne. Giovanni, torniamo subito...penso. Tu inizia a prendere qualche drink.

Usciamo dalla sala e ci allontaniamo di qualche metro, mettendoci in un posto un po' più tranquillo.

Giovanni's POV
Matteo: Giovanni, ti presento Andrea. Andrea, lui è Giovanni.

Matteo mi presenta questo ragazzo poco più basso di me, capelli mori e occhi verdi, con vestiti evidentemente da terza classe.

Matteo: Che serata movimentata e piena di sorprese.

IO: Già. Manchiamo solo noi tre e poi siamo a posto.

Andrea: Cosa prendi?

IO: Eh, una birra, grazie.

Matteo: Anche tu la birra? Ma dove sono finiti i veri uomini con i superalcolici?!

Andrea: I superalcolici sono buoni, però la birra è molto più gustosa e...

IO: E ne puoi bere di più!

Andrea: Stavo per dire la stessa cosa.

IO: Matteo sei in minoranza.

Matteo: *sbuffa* Allora voi continuate a fare i bambini, io farò l'adulto.

Ordina uno strano cocktail a base di vodka.

Matteo: Alla nostra salute.

I tre bicchieri si scontrarono al centro del triangolo da noi formato.

Matteo: Un musicista, un cameriere e... un Andrea.

Andrea: Ah. Grazie.

Matteo: Senti, non volevo dire uno di terza classe, sembrava brutto.

Andrea: Chi ha detto il contrario!

Il silenzio cala tra noi. È difficile trovare un argomento comune di cui parlare, date le nostre diverse posizioni. Ma all'improvviso una voce sposta l'attenzione di tutti verso il piccolo palco della sala.

???: Qualcuno qui sa suonarci qualcosa? Dai, non siate timidi!

Andrea: Matteo perché non vai?

IO: Um, sì vai!! Fai vedere chi sei, prima che qualcuno stonato vada al tuo posto!

Matteo: Va bene, va bene!

Matteo raggiunge lo "speaker" e gli chiede se ci fosse una chitarra. Non appena si è messo in ordine, inizia a suonare una canzone dal titolo "See you again" in inglese.

Andrea: Proprio bravo.

IO: Già e non sai quanto. Purtroppo in prima classe nessuno lo ascolta.

Andrea: Come è la prima classe?

Forse siamo riusciti a trovare un argomento di cui parlare. Alleluia!

Giorgio's POV
Oh Giampiero! Devi fare sempre di testa tua, vero? Adesso ci penso io a te.
Però dovresti fare un po' di palestra, inizi a pesare un po' troppo per farti trasportare.
Entro nella cabina 74 e...

IO: Aspetta, ma qual è il tuo letto?

Controllo ogni letto e alla fine vedo il suo zaino su uno di essi, così lo adagio delicatamente lì.

IO: Eccoci..... Ah, Giampiero, Giampiero. Se non ci fossi io...

Pietro: Mmm...Giorgio...mmm...scusa.

È completamente andato, non so nemmeno se riesce a comprendere quello che gli sto dicendo.

IO: Ora riposati. Ne riparliamo domani.

Gli tolgo le scarpe e lo accomodo sotto le coperte.
Spostando lo zaino dal letto scivola fuori un foglietto bianco; lo raccolgo e solo allora noto che si tratta della foto di me e Giampiero, scattata qualche anno fa nella sua stanza. Lo guardo e noto che non è cambiato molto; siamo cresciuti sì, ma la voglia di ridere è rimasta la stessa.
Mi lascio scappare un mezzo sorriso.

IO: Non ce la fai proprio a lasciarmi andare... Sapessi quanto è stato difficile per me prendere la decisione di salire a bordo di questa nave.

Mi siedo un attimo sul bordo del suo letto,continuando a spostare lo sguardo dalla foto a Giampiero.

SPAZIO AUTRICE

Weilà gente, come state?

Forse da questo capitolo in poi riuscirò a pubblicare più spesso, ma non è ancora sicuro.

Sto scrivendo una parte di storia molto complessa, perché devo gestire tutti i personaggi e i tempi, ma spero venga una figata!

Oggi non ho molto da dire: se vi è piaciuto il capitelo votate, commentate e condividete.

E noi ci rivediamo al prossimo capitolo!

ASGANAWAY!!!😎


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