14. Anche tu qua

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Pietro's POV
Mi sveglio con un forte mal di testa. Ma quanto ho bevuto ieri sera??
Mi ricordo ben poco: la cena, le prime birre, il bancone del bar con Andrea, Matteo e Mauricio, altre birre e poi...GIORGIO?!?! Oh, merda!!

Andrea: Buongiorno.

IO: Shhh...non urlare.

Andrea: Ma se sto parlando sottovoce.

IO: Allora non parlare.

Sento Andrea sbuffare.
Lentamente mi alzo dal letto, ma la nausea mi colpisce e scappo in bagno.

Luca's POV
Fede ed io siamo ormai svegli da 40 minuti e stiamo aspettando che Giovanni e Giorgio bussino alla camera per la colazione.

IO: Certo che ieri è stata proprio una bella serata.

Fede: Direi anche strana.

IO: Quello poco, ma sicuro. E per quanto riguarda Mauricio?

Fede: Che intendi?

IO: Io in pratica l'ho perdonato, tu?

Fede: Luca, dopo tutti questi anni ormai lo sai. Mi ci vuole tempo.

IO: Sì, però qui non parliamo di una persona a caso. Cioè, è Mauricio.

Fede: Infatti per me è ancora più difficile scegliere cosa fare, ma stai tranquillo farò la scelta giusta. Fidati.

IO: Lo so.

Ad un certo punto sentiamo bussare e così vado ad aprire.

IO: Giovanni! Sei da solo?

Giovanni: Eh sì. Giorgio aveva una cosa 'importante' da fare, così per questa mattina ci sono solo io. Infatti oggi mi sono attrezzato di carrellino.

Giovanni entra in cabina spingendo un carrellino di metallo lucente, ricoperto da una lunga tovaglia bianca, e con sopra tutto il necessario per fare una sostanziosa colazione.

Pietro's POV
Esco dal bagno, dopo essermi fatto una lunga doccia.

Andrea: Ehy, sopra il tuo zaino c'era questo.

Mi passa un biglietto su cui c'è scritto:

Ponte esterno 3à classe
10.00

IO: Che ore sono?

Andrea: Cinque alle 10 più o meno.

Mi devo sbrigare.
Ora mi ricordo che ieri sera Giorgio aveva accennato al fatto che mi avrebbe dovuto parlare.
Molto velocemente prendo i vestiti e mi sistemo i capelli un po' decentemente.

Andrea: Dove stai andando?

IO: Giorgio mi deve parlare. Ci vediamo dopo.

Esco e mi dirigo sul ponte indicato da Giorgio. Ho un po' di ansia. Beh, dopo la figura di ieri probabilmente è normale.
Non appena arrivo lo vedo seduto su una panchina a riparo dal vento freddo del mattino.

IO: Giorgio.

Giorgio: Oh, eccoti. Pensavo fossi ancora sotto gli effetti dell'alcol.

IO: Una doccia fa miracoli.

Giorgio: Ahah...

Cala un silenzio assordante. Nessuno dei due riusciva a tirare fuori la domanda giusta per parlare dell'argomento di questo incontro, ma alla fine Giorgio trovò le parole.

Giorgio: E così anche tu qua. Come mai? La risposta forse la so già, ma la voglio sentire da te.

Presi un respiro profondo e iniziai a parlare.

IO: Secondo te cosa avrei fatto là in questi due mesi senza di te?

Giorgio: Guarda che non hai solo me, ci sono tanti amici in città. Avresti potuto divertirti con loro. Filippo, Luigi, Giuseppe,...

IO: Ma a quelli non sono mai stato simpatico. Solo quando c'eri tu venivo considerato un loro pari. Quindi sarei rimasto completamente solo.

Giorgio: Giampy, mi avresti sentito ogni giorno, oppure ti avrei scritto ogni giorno. Non avresti mai sentito la mia mancanza.

IO: Compà, non è la stessa cosa!

Cala nuovamente il silenzio, rotto solo dalle onde che si infrangono dolcemente sulla nave. Io e Giorgio continuiamo a fissarci negli occhi, sembra quasi che il tempo per noi si sia fermato.

SPAZIO AUTRICE

Weilà gente!!! Come state?
Oggi vi lascio con molta suspence (come sempre😁).

Come andrà a finire secondo voi il discorso tra Giampiero e Giorgio? Riuscirà Giorgio a capire il comportamento di Giampiero? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!! Non vi faccio spoiler😉

Vi aspetto tra meno di una settimana con il capitolo 15!!!

ASGANAWAY!!!😎

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