20. Mancanza di libertà

222 21 7
                                    

Luca's POV

Mentre ragioniamo sul da farsi sentiamo nuovamente bussare alla porta.

Giorgio: Luca, Fede. Presto aprite!

IO: Giorgio! Che succede?

Giorgio riprende fiato.

Giorgio: Un ufficiale al servizio di Tubotu ha arrestato Giovanni al posto mio, ma hanno detto che la nave sta affondando!!! È vero?!

Mauricio: Sì, purtroppo.

Fede: Okay, dobbiamo recuperare sia Giovanni che gli altri in terza classe: Matteo, Giampiero e Andrea.

Mauricio: Secondo me dovremmo andare prima in terza classe, visto che sarà la prima ad essere raggiunta dall'acqua e poi andare a cercare Giovanni.

Giorgio: Non potremmo dividerci: due vanno in terza classe e due vanno a cercare Giovanni?

Mauricio: Conosco gli ufficiali corrotti e di solito si portano dietro sempre un arma o non sono mai soli. Quindi più si è, meglio è.

Andrea's POV

La musica e la festa si erano trasformate in urla e disperazione.

Io e Matteo seguiamo la folla che si dirige verso le scale per i ponti superiori, mentre la prima acqua inizia a bagnare il pavimento. In prossimità della porta la gente però si ferma e inizia a gridare contro qualcuno.

IO: Ma che succede??

Un uomo davanti a noi ci spiega che gli accessi sono bloccati con dei cancelli di ferro e dei membri dell'equipaggio rimangono lì a sorvegliarle e a impedirne la rottura.

IO: Ci vogliono tutti morti?

Matteo: Non lo so. Qui l'acqua continua a crescere.

Matteo scavalca tutta la folla per poter parlare con l'equipaggio oltre il cancello.

Matteo: Aprite! Qui ci sono donne e bambini e l'acqua sta salendo.

Membro equipaggio: Non finché ci daranno l'ordine i superiori.

Matteo: Ma ragionate con la vostra testa. Moriremo se non ci aprite.

L'equipaggio non risponde e si gira dall'altra parte. Le urla continuano a invadere l'ambiente.

Forse questa sarà la mia fine, bloccato nella terza classe di una nave che presto finirà in fondo al gelido oceano.

Giovanni's POV

L'ufficiale, seguito dal nobile, mi porta nella sua cabina posta 2 ponti sopra il ponte E, nell'area a prua della nave, e mi ammanetta attorno ad un tubo bianco di medie dimensioni.

Ufficiale: Signor Tubotu, qui ci penso io. Lei vada al sicuro nella sala principale.

Tubotu: Ha fatto proprio un ottimo lavoro.

Ufficiale: Grazie.

Tubotu: Posso parlare da solo con il prigioniero per un attimo?

Ufficiale: Eh...

Tubotu: La prego.

L'ufficiale esce dalla stanza, mentre il nobile si avvicina a me.

Tubotu: Lei deve essere Giovanni Leveghi? Mi spiace che abbia dovuto collaborare con una persona come il signor Muratore e questo non sarebbe dovuto accadere a lei.

Tubotu mi sferra un pugno nell'addome facendomi piegare in due dal dolore.

IO: Perché?

Tubotu: Non è nulla di personale, ma è una caratteristica della mia persona. È la mia giustizia. So che per lei ciò che ha fatto a me il signor Muratore questa mattina può essere stato un gesto di poco conto, ma per me non è così. Ognuno deve capire il proprio posto della società e ciò che deve fare per rispettare coloro che si trovano al di sopra, sennò tutta questa gerarchia e tutto questo ordine andrebbe a scatafascio. Comprende?

IO: No, lei è solo un pazzo.

Tubotu: Giovanni! Posso darti del tu? Non mi cadere così in basso. Sii superiore al suo collega.

IO: E lei mi liberi.

Tubotu: Ma non hai ancora capito? Tu sarai l'esca per Muratore, perché, da ciò che ho scoperto, voi due più i due giovani ricchi siete molto amici, quindi di sicuro verranno in tuo soccorso.

IO: Ora penso che lei non sia pazzo, ma malato.

Tubotu: Voglio solo un mondo in cui regni la giustizia.

IO: La SUA giustizia non è quella vera. Lei vuole solo sfruttare nel peggior dei modi il suo titolo nobiliare per interessi e divertimento personale.

Tubotu: Fors...

Le parole di Tubotu vengono interrotte da uno strano rumore che si diffonde per tutta la nave tramite le pareti. Sembra un suono pieno di dolore, come se la nave avesse un'anima.

Tubotu: Forse è meglio che io vada. La lascerò in compagnia del mio amico Ufficiale. Chissà se ci rivedremo un giorno.

IO: Spero di rivederla solo su un necrologio.

Tubotu: Data la situazione è più probabile che accada il contrario.

Si volta ed esce dalla cabina con un sorrisetto di vittoria.

Non può finire così, questo non è come devo morire.

Federico's POV

Io, Luca, Mauricio e Giorgio corriamo verso i ponti inferiori attraverso delle scale secondarie, scoperte durante le nostre varie perlustrazioni, per evitare di incontrare ufficiali e altri membri dell'equipaggio.

Luca: Per di qua!

IO: Sì, poi giù per quelle scale e arriveremo all'ingresso della terza classe.

Scendiamo le scale e iniziamo già a sentire grida e rumore di metallo agitato.

Membro equipaggio: Signori tornate immediatamente in prima classe e mettetevi al sicuro!

Luca: No, prima apra i cancelli!

Matteo: Luca!!!

Mauricio: Matteo!!! Andrea! Eccovi!

IO: Li faccia uscire! Non vede che l'acqua sta salendo sempre di più!!

Un altro membro dell'equipaggio compare dalla parte opposta del corridoio.

Sottoufficiale: Servono uomini in prima. Lasciate la postazione e venite.

Membro equipaggio: Signorsì signore!

IO: Aspettate! Aprite qui!

Gli uomini corrono via lasciandoci davanti a quel cancello di metallo.

Matteo: NOOOO!!!

Guardo Andrea e Matteo negli occhi.

IO: Tranquilli. Noi non vi abbandoniamo. Troveremo il modo di liberarvi.


SPAZIO AUTRICE

Weilà gente!!! Come state?

Come promesso eccomi qui, nonostante il bug di Wattpad che non mostra il reale numero di voti del capitolo precedente. Ho capito che non devo più pubblicare da telefono...😑 Balls!

Vi consiglio dal prossimo capitolo di tenere a portata di mano i fazzoletti. Non si sa mai.😁

1 voto = 1 fazzoletto in più per ognuno

1 commento = 1 preghiera

🤣🤣🤣🤣

Ora vado, devo portare avanti la storia senza scoppiare a piangere ad ogni parola battuta.😥🤐

ASGANAWAY!!!😎


FriendShip ~ Illuminati CrewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora