15. Strade

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Pietro's POV
IO: Compà, non è la stessa cosa!

Giorgio: Senti, un giorno le nostre strade si separeranno, avremo delle ragazze e poi una famiglia. Noi ci saremo sempre l'uno per l'altro, anche se distanti. Ma devi capire che non potrai avere sempre me nei paraggi, non potrai venire sempre con me in ogni viaggio.

Non so cosa rispondere, perché in fondo in fondo so che ha ragione, però io non so bene che fare della mia vita.

IO: Senza di te non so cosa fare della mia vita.

Giorgio: Non dire così. Ormai siamo adulti entrambi e possiamo superare ogni problema anche da soli, basta volerlo. Perché mi sembra che tu non lo voglia?

IO: Non è così. È solo che... Giorgio, tu...

Giorgio: No, basta Giampiero. Sai cosa? Tu sei rimasto ancora il bambino che ho conosciuto anni fa in quell'orfanotrofio.

IO: Non è vero. Tu non sai come ci si sente ad essere abbandonati.

Giorgio: Cosa c'entra adesso?! Anch'io sono stato abbandonato alla nascita ti vorrei ricordare!

IO: Quindi tu non hai mai conosciuto i tuoi genitori, ma io sì. Sono stato abbandonato quando avevo già due anni, perciò ho avuto molte difficoltà a fidarmi degli altri. Però ho conosciuto te e quel giorno mi sono promesso che non avrei perso nessun'altro, specialmente te. Quindi non potevo lasciare che te ne andassi così! Capisci il problema?

Giorgio: No, sei tu che non lo capisci. Il vero problema sei tu!

A quelle parole tutto in me si bloccò. Davvero per il mio migliore amico sono un problema? Cosa ho fatto realmente di sbagliato?
Non riesco a controbattere, non riesco a trovare le parole. La mia mente continua ad andare su e giù per i ricordi, le risate, le cazzate fatte insieme; non è possibile che ora siamo finiti così.

Giorgio: ......detto in parole povere, accadrà che ci vedremo ben poco per stare con...

IO: Okay, ho capito!

Non sono più riuscito a trattenermi.

IO: Io ero venuto qui per farti un piacere, ma ho compreso una cosa: con questo viaggio ci diremo addio per sempre. Io per la mia strada e tu per la tua.

Finito di dire queste poche parole, gli do le spalle e me ne vado con passo veloce, tornando alla mia cabina e cercando di trattenere le lacrime. Non avrei mai pensato di dover dire quelle cose proprio a lui, proprio a Giorgio.

Federico's POV
Luca: Comunque ieri sera, a parte alcune sorprese, ci siamo divertiti molto. Dovremmo tornare lì ogni sera.

Giovanni: Diciamo che le persone di terza classe sono più ospitali rispetto a quelle di prima.

Luca: Vero. Poi abbiamo creato un bel gruppetto. Io, te, Fede, Mauricio, Matteo e l'altro ragazzo...

Giovanni: Andrea.

Luca: Sì, lui.

IO: E poi ci sono anche Giorgio e il suo amico, che abbiamo visto un po' di sfuggita.

Luca: Allora arriviamo a otto. Wow! Così tanti in così poco tempo!! Questo viaggio diventa migliore ogni giorno, chissà quando arriveremo alle Terre Rosse cosa accadrà.

Vedo il volto di Giovanni incupirsi.

IO: Cercheremo di rimanere tutti in contatto. Penso che più o meno tutti ci trasferiremo nella città di approdo della nave, e quindi saremo sempre nelle vicinanze.

Adoro la sintonia che si è creata con gli altri ragazzi, vorrei davvero che continuasse anche una volta scesi dalla nave.

Narratore's POV
Giampiero, dopo la discussione con Giorgio, se ne tornò in cabina perso nei suoi pensieri.

Andrea: Tutto okay?

Pietro: NO.

Andrea: Cosa è successo con Giorgio?

Pietro: Giorgio? Io non conosco più nessun Giorgio.

Andrea non sapeva come comportarsi, così decise di lasciarlo un po' da solo.

Andrea: Ooookay. Io vado a fare un giro, ci vediamo a pranzo?

Pietro: Non penso che mangerò oggi.

Andrea: Va bene... Ciao.

Andrea in fondo voleva aiutarlo, ma aveva paura di peggiorare solo la situazione.

La giornata passò lentamente, tutta secondo la routine: Giorgio e Giovanni a completare le varie richieste, Matteo ad esercitarsi su nuovi brani e Mauricio in sala caldaie.

Giovanni's POV
IO: Ehy, come va?

Giorgio: Ho appena finito di litigare con Giampiero e penso di aver esagerato un po'.

Il volto di Giorgio si incupisce.

IO: Dai che presto vi chiarirete. Poi la vostra non sembra proprio un'amicizia debole. Siete molto legati.

Giorgio: Non so, questa volta ci sono andato giù pesante, come non avevo mai fatto prima.

IO: Me ne vuoi parlare?

Giorgio: No, tranquillo. Terminiamo questi incarichi il prima possibile, così possiamo rilassarci un po'.

IO: Va bene.

Quella litigata pesa veramente tanto a Giorgio; non ha più la stessa espressione allegra dei giorni precedenti e per tutta la mattinata non riesce ad essere completamente focalizzato sui compiti assegnati. Probabilmente anche Giampiero sarà all'incirca nella stessa situazione, forse dovrei confrontarmi con la sola persona che, in un certo senso, mi rispecchia al momento: Andrea.

SPAZIO AUTRICE

Weilà gente!!! Come state?
E sono partiti i litigi!!! Yeahhh!!!!😆😆 L'atmosfera sta cambiando piano piano. Chissà cosa ho in mente per i prossimi capitoli...😈😈 Preparatevi, non dico altro!

Ci vediamo al prossimo capitolo.
ASGANAWAY!!! 😎

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