7. Sveglie alternative

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(Anche immagini alternative)

Giorgio's POV

*driiiiin driiiiin*

Ufficiale: Sveglia uomini, è ora di prepararsi!!

La voce di uno degli ufficiali riecheggia metallicamente nel corridoio; il suono delle sveglie nelle cabine mi fa venir voglia di tagliarmi le orecchie.

Giovanni: Ehy buongiorno!

Lui è già vestito e pronto per la nuova giornata, mentre io sono ancora avvolto dalla coperta di lana e nascondo la faccia nel cuscino.

Giovanni: Giorgio è tardi.

Giovanni's POV

Appena suona la sveglia mi alzo dal letto e inizio a vestirmi; l'ultima volta che mi sono riappisolato sono finito per una giornata intera a pulire i cessi dell'intera nave e per fortuna quella nave era di dimensioni ridotte.

IO: Giorgio è tardi.

Giorgio: Ummmm sì...

IO: Ti devi vestire prima che entri uno dei superiori.

Giorgio: Ummm sì...

IO: Ohi, sei sveglio??

Giorgio: Ummm sì sì...

Aspetta, aspetta.

IO: Giorgio?

Giorgio: Ummm sì...

IO: Giorgio sei gay? *cercando di trattenere le risate*

Giorgio: Ummm sì... ...cioè... NO!!!

Si gira con uno sguardo confuso ed assonnato. Io non riesco più a trattenermi e mi metto a ridere. All'improvviso mi arriva una cuscinata dritta in faccia.

Giorgio: Idiota!

IO: Dai muoviti. *rilanciandogli il cuscino addosso* Tra poco probabilmente passerà l'ufficiale.

Giorgio: Va bene, va bene, ma queste sveglie sono impostate troppo presto e tu sei un bastardo!

IO: Eh purtroppo per entrambe le cose non c'è nessun rimedio.

Giorgio: Che due palle!

Mauricio's POV

Un'altra giornata è iniziata e già non vedo l'ora che sia sera per andare al bar, non tanto per prendere da bere, ma più che altro per poter essere in mezzo a volti allegri e per poter parlare con qualcuno. Qui, ai forni, non si parla molto; le uniche parole che ho sentito pronunciare sono state "Passami quella pala" "Qui c'è bisogno di più carbone" "Muovetevi!" e altre cose simili. Diciamo che i dialoghi sono al minimo.

Pietro's POV

Penso sia quasi l'alba, ho sonno, ma non riesco più ad addormentarmi, così decido di alzarmi e uscire dalla cabina cercando di non svegliare nessuno. Inizio a girare per i corridoi con le mani nelle tasche della mia felpa nera. Dopo un po' raggiungo la porta per il ponte esterno, allora esco per prendere un po' di aria fresca.

Il vento scompiglia i miei capelli e mi leva il primo strato di sonno. Sembro un zombie che si aggira per il desolato ponte. Mi guardo attorno: i tre fumaioli non hanno mai smesso di emettere quel fumo nero, la fredda rugiada, che copre ogni cosa, inizia ad evaporare al calore del primo sole.

Ad un tratto qualcosa tocca la mia spalla.

???: Ehy, che ci fai qua?

Chi ha parlato? Il sonno opprime ancora i miei sensi. Ti prego dimmi che non è Giorgio! Non Giorgio. Non appena mi giro tiro un sospiro di sollievo.

IO: Andrea.

Andrea: E chi altro?

IO: No, niente, scusa. Che ci fai qui?

Andrea: Ho visto alzarti e uscire, così ho deciso di seguirti. È da ieri che ti comporti in maniera strana. Tutto okay?

IO: ...Sì sì, tutto okay...

Andrea: Allora mi puoi spiegare cosa è successo ieri sera. Perché sei scappato così all'improvviso?

Sarà meglio dirglielo, magari mi può dare qualche consiglio.

IO: In pratica ieri sera, al bancone del bar, c'era il mio amico Giorgio, quello di cui ti avevo parlato, che è stato assunto come cameriere su questa nave.

Andrea: Stai parlando di quelli vestiti di bianco?

IO: Sì, uno di loro era Giorgio.

Andrea: E perché non sei andato a salutarlo.

IO: Non lo so.

Andrea: Cosa vuoi dire con 'non lo so'?

IO: Che non lo so e basta. Sono combattuto. Da una parte penso sia felice di vedermi su questa nave, ma dall'altra penso di aver fatto una cazzata e che si incazzerà tantissimo.

Andrea: Ormai sei qua, a meno che tu non ti voglia buttare giù dalla nave e tornare indietro a nuoto. Penso che se è un vero amico accetterà la situazione e ne sarà felice.

IO: Davvero?

Andrea: Che ne so, non ho mai avuto dei veri amici.

IO: Mi dispiace. Però direi che noi due ormai siamo amici.

Andrea: Non ti allargare. Conoscenti.

IO: Va bene, conoscenti.

Andrea: Rientriamo che fa freddo.

IO: Sì, sto iniziando a congelare.

Lentamente rientriamo nella nostra cabina.

Luca's POV

Ormai sono le 9 e Fede non ha proprio intenzione di svegliarsi.

Beh, se non ha intenzione di alzarsi da solo, ci penserò io.

Tiro via il lenzuolo bianco dal mio letto e le indosso in modo da sembrare un fantasma, anche se assomiglio di più ad un idiota. Apro lentamente la porta della sua stanza in modo che cigolasse il più possibile per iniziare a svegliarlo, poi mi avvicino al letto e sussurro "Feeeedeee... Feeeeeeeeeedee. Sono il fantaaaasma del tuo futuuuuro!"

La reazione di Federico è fantastica, quasi da premio oscar per la migliore recitazione.

Fede: Oh mio dio!!!! Va viaaa. *rotolando giù dal letto avvolto nelle coperte*

Scoppio a ridere nell'immediato.

IO: Piaciuta la sveglia?!

Dico ridendo, rimuovendo il lenzuolo e lasciandolo cadere a terra.

Fede: TI ODIO.

IO: Non è vero. Tu mi adori. Solo io ho delle idee così... illuminanti per ogni giorno della settimana, e a qualsiasi ora!

Fede sbuffa. Si rialza da terra e va in bagno a lavarsi. Io, nel frattempo, gli prendo una camicia e un paio di pantaloni dall'armadio, tra poco arriveranno Giovanni e Giorgio per la colazione.


SPAZIO AUTRICE

Weilà gente!!!

Ecco un altro capitolozzo!!!

Non so perché, ma Fede ha sempre delle sveglie un po' traumatiche (Vi ricordate la particolare sveglia di Fede in 'Always & Forever'??)

Presto arriveranno i primi problemi, ve lo assicuro, ma saranno delle sciocchezze in confronto a quello che accadrà successivamente... *risata malefica*😝

Ci vediamo tra sei giorni con il capitolo 8, nel quale ci sarà una piccola sorpresa.🎁

ASGANAWAY!!!😎

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