30. Fare la cosa giusta

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Giorgio's POV

Dopo minuti e minuti passati in quei corridoi labirintici usciamo fuori all'aria fresca, o più che altro fredda; i vestiti bagnati probabilmente mi fanno percepire una temperatura inferiore a quella reale. Sembra di essere in una notte invernale in montagna, immersi nel silenzio del bosco, ma qui non ci sono né la montagna né il silenzio.

Se all'interno c'era il delirio, qua sul ponte delle scialuppe è un inferno.

Matteo: Ma quello è Mauricio?

IO: Sì, è lui! MAURICIO!!!

Egli si gira verso la nostra direzione e, dopo aver fatto un cenno a due ragazzi a fianco a lui, si dirige verso di noi.

Mauricio: State bene? Tutto okay Giampiero?

Vedendolo appoggiato a noi.

Pietro: Abbastanza.

IO: Ora molto meglio. Ma gli altri?

Mauricio: Luca e Fede sono in salvo su una scialuppa, mentre Andrea era rimasto ad aiutare Giovanni, spero arrivino il prima possibile. Intanto cerchiamo una scialuppa per voi e per loro.

Seguiamo Mauricio per il ponte, facendoci largo tra la gente, finché non arriviamo ad una delle ultime scialuppe di legno rimaste.

Mauricio: Per favore fate salire queste cinque persone.

Ufficiale: C'è posto solo per tre.

Io e Matteo ci scambiamo diversi sguardi di consenso.

Matteo: Faccia salire i due ragazzi e lui.

Ci avviciniamo al bordo del ponte e iniziamo a staccarci da Giampiero.

Pietro: No, aspettate! Cosa state facendo?

IO: Devi salire sulla scialuppa.

Pietro: Ma voi? Io non vi lascio qui!

Matteo: Non c'è altra possibilità. Noi ce la caveremo, non ti preoccupare.

Pietro: No, vi prego. Non potete...

IO: Giampy...

Con un brusco movimento lo spingo sulla scialuppa affidandolo all'ufficiale e a quei due ragazzi.

Pietro: NOO!!!

Ufficiale: Calate!!!!

Pietro: NO ASPETTATE!!! GIORGIO!!!

IO: Ci rivedremo presto.

Non sapevo cos'altro dire. In questo momento voglio solo che lui sia al sicuro e che si allontani il più possibile da questo inferno.

Mauricio: Hai fatto la cosa giusta.

IO: *sospiro* Lo so.

Andrea's POV

Giovanni: Ecco la nostra via d'uscita.

IO: Forse, Giovanni. Forse.

Giovanni: Perché? Cosa c'è che non v....Merda!

La porta, la nostra via di fuga, la nostra speranza di salvezza, è chiusa con più giri di una catena, bloccata da un grosso lucchetto.

IO: Ce ne andasse bene una. UNA!

Giovanni: Merda. Merda! MERDA!

Giovanni colpisce, con i pugni serrati, prima l'acqua e poi le pareti ripetutamente. Quando inizio a vedere del sangue uscire dalle sue nocche lo blocco prendendolo per le spalle.

IO: Ehi calmati!

Giovanni: Non posso, non ci riesco. Sembra che il mondo ci sia contro ed è colpa mia se tu sei bloccato qui con me senza via d'uscita.

IO: Non è colpa tua. Io ho deciso di rimanere ad aiutarti, non tu, io! Probabilmente è il mio alone di sfiga, che sta contagiando tutti, quindi al massimo la colpa è la mia.

Giovanni prende qualche respiro profondo, mentre io lo lascio andare e controllo la situazione della catena.

IO: Che si fa?

Giovanni: Riusciamo a spezzarla?

IO: A mani nude no, a meno che tu non sia Hulk e tu non me lo abbia mai detto, in tal caso ti picchierei a sangue.

Giovanni: Eh? Okay, no. Servirebbero delle tronchesi, oppure...

IO e Giovanni: Il martello!

IO: Dovrebbe essere rimasto nell'ufficio di quell'ufficiale...Nella parte completamente sommersa della nave...

Giovanni: Vado io.

Luca's POV

Amelia: Ora dovrebbe andare meglio.

Fede: Sì molto meglio. Grazie Amelia!

IO: Grazie davvero.

Amelia: Felice di essere stata d'aiuto.

Amelia torna a sedersi con le altre donne, mentre io mi riavvicino a Federico.

IO: Fa ancora tanto male?

Non mi risponde.

Fede: Secondo te ce la faranno?

Anche a qualche centinaia di metri dal Conte Rosso le urla sono ancora udibili, si vedono delle sagome gettarsi nelle fredde acque dell'oceano, scialuppe che piano piano vengono calate e i razzi di emergenza fatti esplodere al di sopra della nave.

Non so come rispondere alla domanda di Federico. Vorrei essere positivo e dirgli che andrà tutto bene, ma non ci riesco, non riesco a mentirgli così spudoratamente, poiché anche lui infondo sa già che non c'è una risposta.

Gli metto semplicemente una mano sulla spalla e lui mi risponde nella stessa maniera: stringendomi la mano e voltandosi verso di me accennando un lieve sorriso.



SPAZIO AUTRICE

Weilà gente!!! Come state?

Scusate per l'assenza, ma non ho avuto il tempo e la forza di portare avanti la storia. Ora cercherò di portarla avanti il più possibile prima che le mie vacanze al mare interrompano il flusso di idee.

Inoltre volevo dirvi che, molto probabilmente, appena avrò terminato questa storia mi metterò subito all'opera per il sequel di "Always & Forever" o qualcosa del tipo thriller/horror. Ho già qualche idea in mente, ma per ora preferisco concentrarmi su un'avventura alla volta.

Con questo vi saluto e al prossimo capitolo (cercherò di pubblicarlo prima che passi un intero mese🤞)

ASGANAWAY!!!😎

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