Capitolo 11

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VILLA UCHIHA
1 Dicembre.

Erano ormai due settimane che io e Sasuke non ci rivolgevamo parola, e con il rientro dei signore Uchiha i rapporti divennero glaciali.
Gli unici a conoscenza della storia erano Naruto, Hinata e Itachi per via dell'operazione.
Peró anche se lo amavo non riuscivo a perdonare, quando si dice che l'orgoglio è la vera tomba dell'amore! Sotto il suo effetto la ragione è sempre e comunque dalla propria parte, sotto il suo effetto chiedere scusa è da perdenti e mettersi in discussione una cosa impensabile. L'orgoglio è peggio di una droga, dà assuefazione e rende dipendenti, ma non esiste legge che ne vieti la diffusione. Libero di agire senza restrizioni miete vittime anche tra gli insospettabili, riconoscerlo è difficile, disfarsene particolarmente complicato.
L'amore ha e avrà sempre un limite che si chiama dignità. Perché il rispetto per se stessi ha un prezzo molto alto, che non ammette sconti.

Ed era proprio quello il nostro problema entrambi troppi orgogliosi per ammettere i nostri sentimenti e chiedere scusa. Troppo cocciuti per fare un passo indietro, l'orgoglio è una specie di autodistruzione senza fine.
La mia mente si ostinava a respingerli ma il mio cuore lo amava e come lo amava. Per due settimane mangia poco e niente causando la preoccupazione della signora Mikoto.

-Sakura nell'ultimo periodo ti vedo troppo deperita, e Itachi mi ha informato della tua operazione. Dovresti mangiare di più e lavorare di meno in ospedale.

Non avevo un attimo libero e se lo avevo, andavo a lavorare in ospedale. Ormai facevo di tutto per non incontrarlo e facendo turni extra in ospedale riuscì nel mio intendo, ma indebolendomi. Il culmine arrivò quando mentre mi dirigevo a casa, dopo aver rassettato la Villa, svenni sulle scale. Per mia fortuna in casa stava il signor Iruka..........ma sfortunatamente anche Sasuke. E le ultima cosa che mi ricordo è, il signore Iruka che chiama costantemente Sasuke, poi il vuoto assoluto.

SASUKE;
Stare nella stessa casa e non poterla toccare, baciare e accarezzarla fu una vera tortura.
Salutai appena i miei genitori che in quel momento stavano partendo per un altro viaggio quando sentii Iruka urlare;

- Signor Sasuke la signorina Haruno è svenuta!
Il mio cuore si bloccò per due secondi, vedere Sakura distesa sulle scale inerme mi fece provare sensazioni contrastanti.

- Iruka vai a chiamare mio fratello, io porterò la signorina Haruno nella sua camera.

Era leggera stranamente leggere, aveva perso peso tanto peso. La sua pelle era color neve, non del suo candido rosa, io suo viso non più luminoso ma leggermente scavato.
Evitando qualsiasi contatto con lei in queste settimane non avevo notato il suo repentivo dimagrimento. La distesi sul letto e aspettai con lei fino all'arrivo di Utachi.

-Sakura scusami
E le accarezzai dolcemente il capo, per fortuna arrivò subito Itachi e mi sentii subito sollevato.

- allora Sasuke, ho trovato Sakura denutrita , disidratata e soprattutto molto molto stressata per il lavoro, ma non credo che sia l'unica causa.
-quanto tempo ci vorrà per rimettersi?

-un paio di giorni e starà subito meglio, ha bisogno soprattutto di riposo e di MANGIARE!

-Itachi non so come ringraziarti.

-Un modo c'è, non farla soffrire ha già patito troppo.

Sakura;
Quando mi alzai non capii subito dove fossi, la luce era bassa in camera e sentivo una presenza appoggiata al vertice del letto che dormiva.
Appena mossi la gamba si alzò istintivamente.

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