Capitolo 24

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Sakura.
Non ricordo nulla dopo che la carrozza si fermò, solo il buio che mi circondava.
Mi ritrovai in luogo, ero spaventata e sola...istintivamente incominciai ad urlare;

-ITACHI...IZUMI.....
Avevo le mani legate dietro la schiena, i piedi fossi sul pavimento ed i vestiti ormai sgualciti e rovinati per i continuii cambiamenti.
In quel momento ripensai a tutte le possibili possiblità ed il motivo per cui ero li...da sola.

Passaro dei giorni ormai ne ero sicura...ma rimasi al buio per cosi tanti giorni che non mi rendevo conto di nulla, non mangiavo ed avevo una grande sete, le mani mi facevano male ed ormai non sentivo più le gambe.
Perché a me? Dove erano Izumi ed Itachi? Perché non erano con me? Gli interrogativi erano tanti e nessuna risposta.
Fino a quando non sentii la porta aprirsi...e comparve lei...mia madre.
Era un sogno o realtà?

-Sakura...è un piacere rincontrarti, ho saputo che ti sei sposata...

Non era cambiata per niente, i capelli biondi le cadevano sulle spalle ed anche il modo di vestire era invariato.
Per osannare la sua imponenza indossava sempre abito di velluto nero.
Si avvicinò lentamente e mi prese per i capelli, dicendo;

- e tu stupida ingrata non mi hai neppure invitata, cosi si trattano i genitori?

- tu non sei mai stata una vera madre per me, l'unica persona che mi voleva bene l'hai uccisa!

- ah parli di tuo padre? Quell'uomo era patetico, credeva fino alla fine che avrei cambiato idea e che finalmente avrei lasciato Madara, lo sciocco si è solamente illluso.

-non definire mio padre cosi!

- Sakura tra tutte le mie figlie tu sei sempre stata la più legata a tuo padre, e quella che gli assomigliava di più. E per questo morirai...Hai ostacolato in ogni modo il mio sogno, anche mettendoti con il nipotino di Madara! Anche non volendo mi rovinerai la vita!

E usci dalla camera, lasciandomi al buoi. In quel momento iniziai veramente
ad aver paura per la mia incolumità e soprattutto per quella del bambino.


ITACHI.

Eravamo diretti ad Edimburgo quando la nostra carrozza fu travolta, io e Izumi ci ritrovammo sdraiati sul suolo...ma Sakura non c'era più. Avevamo le mani legate, ed eravamo circondati di terra, ovunque.

- Izumi come stai?

-Io bene...ma Sakura dov'è?

La cercammo in lungo e in largo ma non la trovammo da nessuna parte.

- Izumi dobbiamo correre da Sasuke...
Le dissi in preda al panico. Se succedesse qualcosa a Sakura nelle sue condizioni attuali, mi ucciderebbe.

Ci dirigemmo nella residenza di mio fratello e quando ci vide ...sbiancò.

-Itachi...Izumi cosa ci fa qua? Dov'è Sakura?

- Sasuke abbiamo avuto un incidente...e

-SAKURA DOV'E?

e mi prese per il colletto, sollevandomi dal pavimento. Per fortuna in quel momento intervenne Naruto che riusci a bloccarlo.

-ITACHI MIA MOGLIE CHE FINE HA FATTO?!

-Sasuke non lo sappiamo, abbiamo avuto un incidente.. e quando ci siamo svegliati...Sakura era scomparsa...avevamo entrambi le mani legati...

Sasuke.

« E poi da un momento all'altro mi cadde il mondo addosso.

E già. Un semplice insieme di parole non basta a descrivere il mio stato d'animo.. Proprio quando pensavi che andasse secondo il previsto.Quella sensazione di disperazione che ti invade la testa,la pancia. Quella stanchezza di piangere,ma la voglia di farlo,la voglia di urlare,la voglia di gridare.Il respiro affannato,i singhiozzi,il petto stretto. Quella solitudine, quel vuoto.Quello,quello è il mio inferno. Non ho piu voglia di vivere. Senza di lei.

Ma intanto l'angoscia aumentava, su questo non c'era dubbio; già ne conosceva la formazione: prima una vaga incertezza, un senso di sfiducia, di vanità, un bisogno di affaccendarsi, di appassionarsi: poi pian piano, la gola secca, la bocca amara, gli occhi sbarrati; il ritorno insistente nella sua testa vuota di certe frasi assurde, insomma una disperazione furiosa e senza illusioni. Mi accasciai a terra e in ginocchio iniziai a pronunciare sempre la stessa frase,costantemente.

"Dobbiamo trovarla"

Una, due, tre volte fino a quando Naruto non si mise al mio livello, e guardandomi mi disse;

-Sasuke te lo giuro la troveremo, te lo giuro...

e con le lacrime agli occhi risposi;

- Naruto io la amo, non voglio perderla.

Naruto.

Sakura era sparita, Itachi e Izumi mal ridotti e Sasuke era in uno stato di disperazione travolgente. Chiamai Neji e Shikamaru e supplicai il loro aiuto, non solo per l'arresto di Madara e MIkatu ma anche per la sparizione di Sakura.

Gli raccontammo tutte le vicende accadute nell'arco di quei mesi, e confermarono le nostre teorie. Sicuramente dietro il rapimento di Sakura c'erano Madara e Mikatu. L'unico problema adesso era capire dove fossero, conoscendo Madara non potevano di certo essersi nascosti in un luogo scontato.

Passaro due giorni e non avemmo nessuna notizia di Sakura, e più passava il tempo e più Sasuke stava morendo lentamente per il dolore. Mi faceva male veder il mio migliore amico in queste condizioni, per cui ero più che determinato a ritrovare Sakura, non solo per Sasuke ma perché quella ragazza fin da giovane aveva sofferto già troppo e non si meritava anche questo.

Neji finalmente ci venne a informare sulla situazione e sui progressi fatti insieme all'aiuto di Shikamaru e del Signor Kakashi. Appena ci informarono d'avere dele novità, notai un miglioramento in Sasuke.

- Allora secondo le nostre fonti Sakura si dovrebbe trovare in uno dei tre casolari appartenenti a Obito, ed non a Madara. Abbiamo già controllato un casolare, l'unico che manca all'appello, è il più antico...che si trova esattamente a Brighton. Ha scelto quel casolare, perchè è l'unico che non appartine alla famiglia Uchiha, quindi l'unico di cui non ne eravate a conoscenza.

Sasuke si alzò dal divano e disse;

-Andiamo a recuperare mia moglie e lo giuro che farò passare le pene dell'inferno sia a Madara che a Mikatu. Lo giuro sul mio onore di Uchiha.

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