Capitolo 30

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Sasuke;
Erano due giorni che dormiva ed iniziavo a preoccuparmi seriamente.

-Itachi perché continua a dormire ?
Gli chiesi.
- E normale dopo tutto quello che ha passato, per il momento tutto quello di cui ha bisogno è tanto riposo e tranquillità. Non le diremo subito del bambino...

-Va bene...
-Se non te la senti glielo dirò io, Sasuke...

-No Itachi, ti ringrazio ma devo diglielo io...

Uscì dalla camera e come di abitudine per quei due giorni, rimasi attaccato al suo letto. Non volevo staccarmi da lei, non dopo tutto quello che aveva passato.
Le tenevo la mano, quando iniziai a sentire che si stava muovendo.
Lentamente apri gli occhi e per qualche istante mi fissò per poi distogliere lo sguardo.
Non aveva più la luce negli occhi, erano spenti quasi tendente al grigio.
Restammo la in quella posizione, ed il tempo sembrava essersi bloccato.
-Sakura come ti senti?

-Come vuoi che mi senta...

Mi rispose in modo apatico. E poi mi disse;
-Perché non sei venuto prima?...perché hai permesso che mi succedesse tutto questo?

Quelle parole mi ferirono più di una coltellata a pieno petto.

-Sakura...io...ho cercato di essere da te il prima possibile...e non sai...quando mi faccia soffrire vederti così. Mi sono tormentato così tanto, quando ti ho visto la...poi lui...in quel momento volevo morire. Poi quando tu...mi hai allontanato...il mondo mi è caduto addosso...non posso tornare in dietro ma lo vorrei tanto. Darei la mia vita per non farti passare tutto quello che hai vissuto.
E forse se non mi avessi mai incontrato ora saresti felice...ed in questo momento ti vorrei solamente abbracciare ma ho paura di farti male per quanto forte ti stringerei a me..

Vidi il suo viso irrogato dalle lacrime.

-Sasuke ho avuto così paura...ed in quel momento desideravo solo morire. Ogni volta che chiudo gli occhi mi immagino quella scena e sento le sue parole rimbombarmi nel cervello, senza fine. Ho pensato tanto in quel momento, per dimenticare tutto. Ed quello che riuscivo a pensare era perché non c'eri in quel momento per salvarmi.
Ora ho paura di qualsiasi persona che provi soltanto a sfiorarmi. Non ho la forza per fermare o reagire contro nessuno e né la forza di vivere con questa paura...

Cercai di sfiorarla, ma di distaccò immediatamente.

-Neppure io posso sfiorati...?

-Sasuke per favore cerca di capire...solo che...
Io...

Pingeva così tanto che ogni parola che pronunciava le mancava un respiro.
-Voglio che capisci...che io non sarò mai più quella di prima...io e il bambino...

Desideravo che questo momento non fosse mai arrivato...

-il bambino...Sakura io devo dirti una cosa...ma sappi che non è colpa tua...Il bambino...

E mi bloccai, sentii un peso enorme sulla gola, come se fosse oppressa.

-Il bambino...

-SASUKE TI PREGO NON DIRLO! NON DIRLO TI PREGO...
E scoppio in un pianto tumultuoso, non l'avevo mai sentita piangere in questo modo, ed ogni sua lacrima esprimeva in suo dolore.
E con le lacrime agli occhi conclusi la frase.

-Il bambino non è riuscito a sopravvivere, ha subito troppi traumi...

-Non può essere vero Sasuke, questo bambino è riuscito a sopravvivere insieme a me alla meningite. Questo bambino...il mio piccolo bambino.

Le presi il volto tra le mani, e per fortuna non sì scansó.

-Sakura...lo supereremo, come abbiamo superato tutto insieme. Io e te.

La presi tra le mie braccia e l'abbracciai forte, mi era manca tanto e dopo tutto quello che aveva passato si meritava di essere consolata.

-Sasuke...come faremo. Io.........mi ero immaginata...noi tre...per sempre...come una famiglia felice.
E perdere il nostro bambino prima di averlo sentito piangere, non toglie nulla al dolore che si prova per la perdita.

Continuai ad abbracciarla finché non sentii che si fosse calmata.

-Sasuke promettimi che non mi abbandonerai mai più...

-Lo giuro sulla mia vita...

Spazio autrice
Non avrei mai pensato di arrivare al trentesimo capitolo, comunque ho deciso di fare più capitoli ma più corti. Comunque fatemi sapere se vi sta piacendo votando la storia

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