Capitolo 22

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SASUKE.

-Kakashi su che piano ci troviamo?

-il secondo...

-Dobbiamo saltare assolutamente a costo di romperci le gambe, non dobbiamo perdere i documenti.

Mi affacciai alla finestra, mancava poco tempo ed era l'unico rischio che dovevamo correre.
Ma subito dopo notai un piccolo balcone sotto la camera di Madara.

-Kakashi dobbiamo buttarci sopra quel balcone.
Mi lanciai prima io e poi al seguito Kakashi, per fortuna riuscimmo a non farci male o meglio, durante la caduta mi slogai solo la spalla...

-Sasuke stai bene?

-Si...aiutami con la spalla.

-Sasuke lo sai che ti farà male, io ti avviso...

-Non mi importa, MUOVITI!

-Va bene stronzo...
E dopo che ebbe pronunciato questa frase mi rimise la spalla al suo posto con un colpa secco.
Non volevo dargli dimostrazioni, quindi non emisi neppure un rumore.
Uscimmo dal locale e Kakashi face l'occhiolino a Konan.

-Ci vediamo baby...

-Kakashi smettila di fare il conquistatore, andiamo.

-Va bene!non posso crederci che abbiamo recuperato i documenti, la signora Sakura sarà soddisfatta.

-Non stiamo ancora al sicuro, dobbiamo tornare a Londra. L'imbarco a che ora è prenotato?

-Tra un'ora...

-Benissimo, meno tempo dovremo aspettare e meno pericolo ci sarà che Madara ci scopra.

Londra due giorni dopo.
-Kakashi non vedo l'ora di riabbracciare mia moglie, la nostra missione è durata più del previsto, e sai nelle sue condizioni...stare lontano da lei per un mese mi ha reso abbastanza irrequieto e preoccupato.

-Sasuke non posso dire che ti capisco, perché come ben sai non so sposato però immagino la tua preoccupazione. La signora Sakura non è come le altre, e si merita solo il meglio. Ma non preoccuparti con lei c'è'tuo fratello Itachi, Inuzi, Naruto e Hinata, che sicuramente durante la tua assenza non l'avranno abbandonata un attimo .

Prima di conoscere Sakura non apprezzavo nulla, né la mia famiglia e neppure i miei amici.
Ed è grazie a lei che sono migliorato tanto, prima ero un ragazzino viziato e strafottente, ma grazie a lei ho capito cos'è l'amore.

-Kakashi non vedo l'ora di riabbracciarla...

Villa Uchiha.

Scendemmo dalla carrozza ed ad accoglierci davanti al portane c'era Iruka.

-Salve Iruka, dove mia moglie?

-Salve Signor Sasuke, la signora Sakura sta nella biblioteca.

Corsi per tutta la casa, quando finalmente aprii la porta della biblioteca.
Era là, seduta sulla poltrona con un vestito verde smeraldo a maniche corte a tre quarti, in stile impero, i capelli ormai cresciuti raccolti in una coda molto bassa con due ciuffi che le cadevano morbidi sul viso. Era raggiante, non era la Sakura che avevo lasciato, dimagrita, pallida e deperita. Era ritornata la Sakura che avevo conosciuto, con la sua candida pelle rosa chiaro, i suoi indistinguibili capelli rosa e quegli occhi che mi facevano morire. Alzo lo sguardo, ed i nostri sguardi si incrociarono.

-Sasuke finalmente sei tornato.
Disse piangendo. Quando si alzò notai il pancione, non era enorme poiché Sakura era abbastanza minuta, ma si notava che era arrivata al sesto mese di gravidanza.

-Sakura finalmente, mi sei mancata così tanto...mi siete mancati così tanto.

E la baciai posando le mani sul pancione. Erano mesi che non potevo farlo per via della malattia, e mi era mancato, mi era mancato tutti di lei, la sua risata, i suoi baci, il poter dormire accanto a lei, mi era mancato godermi mia moglie.
Mi staccai da lei e le dissi;

-Ora ti senti meglio?

-Si più che bene, solamente la gravidanza mi affatica un po'...ma ormai Itachi ha detto che sono completamente guarita, superando ogni pronostico...

-A proposito, ma Itachi?

-Itachi sta all'ultimo piano che sta preparando l'ultima iniezione per completare la cura.

Ci avviamo verso l'ultimo piano e quando vidi Itachi lo abbracciai istintivamente.

-Fratellone grazie per esserti preso cura di Sakura nel periodo in cui sono mancata, e lo so che non te lo dico spesso ma ti voglio bene, e sono contento di averti come fratello.

Rimase senza parole per un paio di secondi e poi rispose;

-Sasuke sono contento, lo sai che si tengo tantissimo sia a te che Sakura. E poi lo sai che se fosse accaduto qualcosa a Sakura non mi avresti ucciso solo tu, ma anche Naruto.

-Naruto?

-Si viene notte e giorno per assistere Sakura, a volte da solo ma altre volte con Hinata. Non voleva lasciarla da sola.

-Quello studioso Dobe, quando lo vedo gli farò una tirata d'orecchie.

Ed in quel momento scoppiammo tutti a ridere, era da tanto che non ridevamo così.
Dopo che Sakura fece l'iniezione, accompagnammo Itachi alla porta...

-Sasuke cosa avete scoperto a Dublino?
Mi chiese in tono serio.

-Tante cose, ma ora non voglio parlarne perché voglio passare un po' di tempo con mia moglie.

Entrammo in camera ed iniziai a baciala, ma dopo un po' mi fermai...

-Sakura è meglio che ci fermiamo ed andiamo a dormire...

-Perché?!

-Sai...per il bambino, ancora può succedere qualcosa...

-non preoccuparti ho chiesto a riguardo, non c'è nessun rischio per il bambino, devi essere solo meno irruento del solito.
E subito dopo mi fece l'occhiolino.
Facendomi esplodere.

Ricomincia a baciarla e nello stesso tempo iniziai a sbottonarle in vestito...
Si posò sul letto ed io accanto a lei con l'affanno. Quando lei guardandomi si posò sopra a cavalcioni e iniziò a spogliami.
Mi fissò quasi come se mi volesse mangiarmi e poco dopo mi sussuró;

"Mi sei mancato così tanto in questi mesi, non poterti avere, non poterti baciare ed averti dentro di me. Sasuke io ti amo così tanto"

-Sakura lo stesso vale per me...

Mi alzai in posizione seduta, con lei sulle mie cosce, e continuammo a spogliarci mentre ci guardavamo costantemente.
Con tono prepotente mi disse;

-Ora sdraiati, che ti dimostro quanto mi sei mancato.

Mi tolse Il pantaloni e si riposò completamente nuda sul mio bacino.
La penetri lentamente e dalla sua faccia capii che quella sensazione le era mancata.
Iniziò a muoversi lentamente ma piano piano accelerò il ritmo.
Sentivo che voleva darmi tutto quello che provava, ma per via della gravidanza e per paura del bambino non poteva.
Arrivammo al culmine insieme e si stese sul mio petto, e accarezzandolo mi disse;

-Mi era mancata questa sensazione di pienezza.

-Non sei l'unica...
E le poisai un bacio sulla fronte.
Fu una delle notti più belle della mia vita, finalmente dopo tempo io e Sakura eravamo ritornati quelli di una volta, senza pensieri e preoccupazioni.

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