"Passi avanti"

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Quando i ragazzi se ne vanno sono le diciannove, tra poco dovrebbe arrivare Scott.

Inizio a preparare la cena, Paul stranamente mi aiuta ad apparecchiare, ma non mi dice una parola.

In verità preferisco così, perché se deve parlare tanto per insultarmi é meglio che non lo faccia.

Dopo una mezz'oretta, arriva Scott.

Mi sembra strano, ha una faccia sconvolta, anzi, anche un pò incazzata.

"Che cosa ti é successo Scott, hai una faccia" chieda Paul.

Caspita, sembra che mi abbia letto nella mente.

"Ho litigato con Charlotte, lei mi ha detto che sono uno stronzo, io ho perso le staffe e le ho tirato uno schiaffo!"

"Hai tirato uno schiaffo a Charlotte!? Ma che ti é passato in mente!?"

"Non lo so! Lo sai che non lo avrei mai fatto! Almeno non con lei!"

"Però con me si vero!? Anzi, ti permetti pure di tirarmi pugni e calci! Oppure ti permetti di farmi trattare come una puttana!" Sputo fuori, prendendo tutto il coraggio che ho in corpo.

La testa di Scott si gira lentamente verso di me e rimane qualche secondo a fissarmi intensamente.

Il suo sguardo mi fa subito pentire delle mie stesse parole, così mi butto a terra e gli abbraccio le gambe scoppiando a piangere.

"No! No! Scusa! Non intendevo dire questo! Non farmi male te ne prego!" Inizio a piangere disperato.

Scott mette una mano sui miei capelli e li tira facendomi alzare da terra con un urlo di puro dolore.

Carica un pugno ma la voce di Paul lo blocca.

"Tale e quale a papá." Dice aspro.

Cosa vuol dire, papá non era come lui, papá con me era buono e gentile...

Beh con Paul un po meno ma io credo sia stato per il fatto che lo faceva sempre arrabbiare.

"Non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere!" Dice Scott a Paul.

"Cosa? Non posso dirti la verità? Bhe io te la dico! Sei come papá perché te la stai prendendo con un innocente! Stai menando una persona con meno della metà della tua forza! Proprio come faceva papá!"

"Lui se lo merita."

"Non é affatto vero, lui non c'entra niente con le cose che ha fatto nostro padre a noi."

"Se lui non fosse nato mamma sarebbe ancora qua! E noi non avremmo dovuto passare quello che abbiamo passato!"

"Non é colpa sua se è nato! É colpa di nostro padre! Che ha tradito nostra madre! Lasciamo in pace una buona volta! Gli hai fatto cose orribili! E lui non ha mai avuto la possibilitá di difendersi."

Scott piano piano, molla la presa dai miei capelli, io sospiro sollevato, ma non mi muovo da dove sono.

sono troppo spaventato per fare qualsiasi cosa.

Lui mi guarda e per la prima volta, noto un pò di tristezza e di pentimento dei suoi occhi.

Si siede su una sedia e si porta le mani sul viso.

"Mi dispiace..." sussurra.

Spalanco gli occhi...

Si é appena scusato...? Con me...?

Bad brothersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora