Il giorno dopo
Jackson's Pov.
I miei fratelli, sono usciti a fare delle commissioni, ed ora sono solo in casa con Lucas e Thomas.
Il più piccolo dei due mi sta sempre dietro e non mi lascia mai un attimo.
Non che la cosa mi dia fastidio, ma viene con me anche quando vado in bagno, non è che sia la cosa migliore del mondo.
Invece Lucas, é stato tutto il giorno sul divano a far niente.
Così vado da lui, con sempre Thomas che mi sta appiccicato.
"Ehy Lucas, che ne dici di aiutarmi a fare una torta?" Propongo.
"Avevi detto che ti potevo aiutare io!" Interviene Thomas.
"Si piccolo mi aiuti anche tu, Lucas vieni?"
"No" dice cambiando programma.
"Come no? Dai vieni che ci divertiamo" dico.
"No! Non ho voglia!" Dice incrociando le braccia.
Okey, non lo avrei mai detto il primo giorno che l'ho visto, ma questo ragazzino é testardo come un mulo.
"Non puoi stare tutto il giorno sul divano" dico.
"E chi me lo può impedire? Tu?" Dice scoppiando a ridere.
"Si io. Ora alzati da quel divano e fai qualcosa!"
"Non mi rompere"
"Guarda che chiamo Paul."
"Non ti sai fare rispettare da solo? O devi chiamare il fratellone?" Mi sfida lui.
Alzo gli occhi al cielo e con poca fatica lo faccio alzare dal divano tirandogli una sculacciata che lo fa saltare in aria.
"Ora vieni con noi a fare la Torta senza lamentarti." Dico serio.
"Non voglio fare nessuna torta!" dice lui.
"Allora apparecchia che tra poco arrivano Scott e Paul"
"Fallo tu!" Dice spingendomi.
"Lucas! Basta!"
"Tu non mi comandi! Capito femminuccia!?"
All'espressione femminuccia mi blocco...
Mi sta facendo ricordare tutte le volte che Scott mi picchiava...
Scott mi chiamava sempre femminuccia.
Sento la rabbia salirmi nel corpo e mi butto addosso a lui.
Lucas cade a terra, io resto a cavalcioni su di lui e inizio a tirare pugni e schiaffi sul suo viso.
Vorrei fermarmi, ma non riesco, non so casa mi stia succedendo.
Lui urla e mi chiede ripetutamente scusa.
Thomas che é affianco a noi si mette a piangere e mi supplica di fermarmi.
"J..Jackson f..fai m..male..." dice Lucas tra le lacrime.
Sto per tirare un altro pugno quando mi blocco a guardare il suo viso.
Ha il labbro spaccato in due punti, le guance rosse e gli occhi pieni di lacrime.
"Oddio...scusami tanto..." Dico alzandomi e prendendolo in braccio.
Lo porto sul divano e lo faccio stendere.
Gli curo velocemente le ferite, e lui piano piano piano smette di piangere.
"Mi dispiace davvero...non volevo farti male..." Dico sentendomi in colpa.
"Però me lo hai fatto..." dice asciugandosi gli occhi.
Io sospiro e lo abbraccio.
"Scusa"
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Bad brothers
Teen FictionEssere insultati, picchiati e maltrattati da qualcuno é brutto... Ma se questo qualcuno fossero i tuoi fratelli?...