why can't you be like them?

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Jason's p.o.v.
Corrugai la fronte quando lessi il messaggio di Kai che mi chiedeva di andare a vedere dove fosse finito Justin, mi alzai dal divano e vidi Alex camminare verso di me.
"Dove vai?" Chiese mentre indossavo la giacca.
"Da Justin, rimani qui con la mamma" gli diedi un bacio sulla guancia dopo aver preso le chiavi della macchina dal divano e uscii fuori, faceva freddo ma non tanto come al solito, mi diressi verso il garage per poi aprire la porta e salire nella macchina, misi in retromarcia dopo averla accesa e poi cominciai a guidare verso casa di Justin, parcheggiai la macchina nel suo giardino e scesi dalla macchina, camminai verso la porta e presi la copia di chiavi che mi ero fatto per poter entrare senza dover aspettare che mi aprissero.
"Justin" lo chiamai mentre entravo, andai in salotto da dove sentivo il rumore della tv, le tapparelle della stanza erano chiuse e la luce spenta, l'unica cosa che illuminava la stanza era la tv, si sentiva un forte odore di alcol, sospirai pesantemente per poi avvicinarmi a lui, dormiva mentre teneva in mano la bottiglia, la tolsi lentamente e lo vidi alzarsi lentamente mentre apriva gli occhi.
"Jason" disse mentre si strofinava gli occhi.
"Stenditi, resta giù" lo spinsi lentamente in modo da farlo sdraiare di nuovo.
"Avevi detto di aver chiuso con l'alcol" lo guardai male e lui fece spallucce mentre sbagliava.
"Non sei mio fratello" disse e scossi la testa.
"No, infatti, grazie a Dio" gli diedi ragione.
"Dammi le chiavi della macchina" gli porsi la mano e roteò gli occhi..
"E quella della moto"
"Che palle" sbuffò per poi darmele.
"Vado io a prendere Florence da Kai e resta da me"
"Ecco cosa ho dimenticato di fare" spinse la testa all'indietro e scossi la testa incredulo, mi alzai dopo aver preso la bottiglia, versai tutte le bevande alcoliche dentro al lavandino e poi andai di sopra, presi un cuscino e una coperta.
"Alza la testa" gli dissi e lo fece, misi il cuscino sotto la testa e lo corpii con la coperta.
"Cerca di mangiare qualcosa" lui annuì mentre chiudeva gli occhi, salii in macchina e andai da Kai.
La casa del piccolo Bieber era distante, in quel momento mi chiesi il perché lo chiamassi così visto non era il più piccolo, forse perché i più piccoli non erano dei veri Bieber. Mi passai la mano tra i capelli mentre sospiravo pesantemente, usai il comando vocale della macchina per chiamare Gomez ma non rispose, sbuffai sonoramente e fermai la macchina davanti alla casa di Kai, lo vidi mentre giocava con Florence e il loro cane, si girarono verso la macchina quando sentirono il rumore del motore, scesi dalla macchina e vidi Florence sorridere mentre correva verso di me.
"Zio Jason!" Disse felicemente e la abbracciai per poi prenderla in braccio.
"Hey, piccolina" dissi mentre sorridevo.
"Continua ad adorare te a me" sbuffò sonoramente e risi divertito.
"Dovresti parlare con tuo fratello, non sta bene" lo avvertii e sospirò.
"Vado da lui più tardi" disse e io annui.
"Voglio andare da papà" disse la piccola, sembrava come se stesse per mettersi a piangere.
"Tuo padre è a lavoro" mentii ma lei scosse la testa.
"Voglio andare da papà!" Disse ancora e sospirai.
"Alex vuole andare insieme a te al parco divertimenti" dissi dolcemente e mi guardò felicemente mentre si stringeva forte a me, salutai Kai e salii in macchina dopo averle messo la cintura.
"Potremo mangiare tanti dolci?" Chiese e sorrisi debolmente.
"Certo che potete" risposi e chiamai Mia per dirle di prepararsi sia lei che Alex e che saremmo andati al luna park.
Il viaggio verso casa fu silenzioso, parcheggiai la macchina davanti casa e dissi a Florence di andare a chiamare mia moglie e mio figlio, lei scese dalla macchina e corse verso casa mia, sospirai pesantemente e presi il telefono dalla tasca, cercai il numero americano di Selena e le mandai un messaggio quando finalmente lo trovai, le dissi che avrebbe dovuto chiamare Justin e parlarci, non rispose, presi il computer dal cruscotto, lo accesi per poi collegarmi alla rete Wi-Fi di casa e triangolai la posizione di Selena in base al segnale GPS del suo telefono, era a casa sua e mi chiesi al perché cavolo non rispondeva così mi collegai alle telecamere della casa, cosa che non facevo da quando Selena era venuta in Canada a fare il college, la vidi, anche lei come il suo marito, dormiva sul divano con la tv accesa.
"Non mi va di uscire" sentii la voce di Mia e chiusi velocemente il computer, vidi anche Alex e Florence nei sedili posteriori.
"Metti dentro" le porsi il computer e lo mise dentro al cruscotto, io accesi la macchina e cominciai a guidare verso il luna park.
"Possiamo andare nelle montagne russe?" Chiese Alex e scossi la testa.
"Certo che no" risposi e lo sentii sbuffare.
"Cosa ti fa pensare che ti dia retta? Non sei mio padre" disse facendo sgranare gli occhi sia a me che mia moglie, la guardai negli occhi per poco e tornai a guardare la strada.
"Sta zitto, Alex"
"Solo se mi fai salire nelle montagne russe" lo vidi incrociare le braccia al petto e guardare in avanti con aria di sfida.
"Raccogli ciò che semini, amore" disse Mia e roteai gli occhi.
"O mio Dio" fermai la macchina nel parcheggio e scesi dalla macchina.
"Staremo dei d'intorni, capito moccioso?" Chiesi porgendogli i soldi e lui rise per annuire.
"Abbraccia zio tu visto che lui non lo farebbe mai" indicai mio figlio e lei rise per poi abbracciarmi.
"Papà sta male, vero?" Chiese e mi leccai le labbra.
"Andate a divertirvi, ti do il permesso di picchiarlo" le dissi e sorrise, alex la prese per mano per poi andare verso le giostre per bambini mentre io e Mia li guardavamo da terra.
"È una bambina intelligente" sospirò mia moglie e sospirai pesantemente.
"Non si merita tutto questo, è solo una bambina" scossi la testa e la guardai.
"Succedono cose terribili a persone fantastiche" disse e sorrisi per poi darle un bacio sulla guancia.
"Chi ha detto ad Alex che è adottato?" Corrugai la fronte e fece spallucce mentre guardava i bambini.
"Non lo so" rispose sinceramente e misi un braccio intorno alla vita.
"Florence resterà con noi finché Justin starà bene" si girò verso di me e la guardai negli occhi per poi sorridere.
"Lo sai che sei fantastica, vero?" Chiesi e rise annuendo consapevolmente.
"È per questo che mi ami"
"Infatti" la diedi un bacio dolce che lei ricambiò.
Passarono delle ore e camminammo lungo il chiosco dove vendevano dolci e caramelle, vidi Alex e Florence correre verso il chiosco mentre sorridevano felicemente.
"Papà ce le compri?" Chiese indicando i lecca lecca giganti.
"Ma proprio quelli?" Chiesi divertito e beccai uno schiaffo giocoso sulla spalla dalla parte di Mia.
"Sei un idiota" disse mentre rideva e risi anche io mentre loro ci guardavano confusi.
"Ma che problemi avete?" Chiese Alex e scossi la testa mentre mi leccavo le labbra.
"Prendeteli, io pago" dissi e pagai.
"Seriamente, sei un cretino" rise mentre io cercavo di non farlo.
"Non ho detto niente di male!" Mi difesi e alzò un sopracciglio e scoppiai a ridere anche io, afferrai il suo volto con le mani per poi darle un bacio, mise le mani dietro le mani dietro la mia testa per approfondire il bacio.
"Ew, smettetela!" Sentimmo la voce di mio figlio e lo guardai malissimo.
"Shh tu e torna a mangiare il Lollipop" dissi mentre Mia mi colpiva la spalla.
"Jason!" Mi richiamò e roteai gli occhi.
"Volete prendere altro?" Chiesi e loro annuirono, comprammo altri dolci mentre Mia mi guardava male e poi cominciammo a camminare verso la macchina.
"Nostro figlio sarà obeso e diabetico per colpa tua" disse acidamente e sbuffai.
"Chi è quello con sbalzi d'umore?" Chiesi divertito e mi guardò male.
"Che c'è?"Chiesi corrugando la fronte e afferrandola per il polso.
"Niente ma tu lo vizi" fece spallucce e roteai gli occhi.
"Voglio abbia ciò che noi non abbiamo mai avuto, voglio che lui abbia un'infanzia e una vita normale e non voglio che gli manchi assolutamente niente" la guardai negli occhi mentre sentivo il rumore delle portiere.
"Non voglio litigare, non oggi, ok?" Chiesi e annuì debolmente.
Arrivammo a casa, mi feci una doccia veloce e poi andai in camera per prendere una maglietta, vidi la luce delle notifiche del mio telefono accesa così lo presi e vidi che avevo una decina di messaggi da parte di Selena, non avevo voglia di scrivere così la chiamai e rispose quasi subito.
"Jason! Che succede a Justin?" Chiese appena rispose e presi un grosso respiro.
"Molto probabilmente non te lo ricordi ma quando Justin tornò l'ultima volta dalla guerra era strano, non parlava con nessuno"
"Cosa c'entra? Sta bene ora" chiese confusa e sospirai pesantemente.
"Aveva un disturbo post traumatico da stress" dissi e mi passai la mano tra i capelli.
"Che ha sempre cercato di reprimere ma adesso sta malissimo" finii la frase e la sentii deglutire pesantemente.
"O mio Dio" disse semplicemente.
"Cosa posso fare?" Chiese e feci spallucce anche se non poteva vedermi.
"Chiamalo, parlaci, ha bisogno di te" risposi e sentii la voce di Florence.
"Zio ti vuole Alex!" Mi chiamò e aprì la porta.
"Vuoi parlare con la mamma?"Chiesi e annuì felicemente.
"Sii" rispose venendo verso di me e le porsi il telefono.
"Mamma" la chiamò sedendosi accanto a me.
"Sì, mi sono divertita" sorrise innocentemente.
"Sono stata con zio Kai e poi con zio Jason"
"Quando torni a casa?" Chiese con gli occhi lucidi.
"Mi manchi" una lacrima le rigò il volto.
"Manchi anche a papà" aggiunse e la guardai attentamente, e fin troppo intelligente per essere solo una bambina.
"Perché non siete come zio Jason e zio Mia?"Chiese e la sua domanda mi colse così di sorpresa che mi girai verso di lei.
"Loro si amano"

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