what the hell happened between you two?

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Lo guardai attentamente negli occhi mentre lui faceva lo stesso, vedevo i suoi occhi brillare di speranza, si notava che stava trattenendo il respiro, si morse il labbro inferiore mentre io pensavo ai pro e ai contro ma in quel momento non mi veniva in mente nessun contro, era vero, ero ancora arrabbiata con lui per avermi mentito su un sacco di cose ma infondo non aveva avuto altra scelta, ma io sì, avevo la possibilità di ricominciare da capo, di avere una nuova vita con lui e la nostra bambina e non avrei più commesso gli stessi sbagli, gli sarei rimasta accanto finchè la morte non ci avrebbe separati.

"Lo voglio" risposi e lo sentii sospirare di sollievo e smise di mordere il suo labbro, no, non ci fu un lunghissimo bacio passionale sopra lo scoglio mentre il vento ci scompigliava i capelli, ah sì, quello c'era, lui aveva i miei capelli in faccia mentre ci abbracciavamo, potevo sentire i suoi battiti cardiaci, erano così veloci ma comunque non quanto i miei.
"Ti amo da morire" sentii le sue mani calde sul mio volto mentre le mie fredde e intorpidite erano tra i suoi capelli morbidi, sorrisi quando sentii le sue labbra sulle mie, fu un bacio diverso da quelli che ci scambiavamo di solito, non si sentiva la passione ma solo la felicità.
"Ti amo anche io" dissi mentre sorridevo come una scema, lui mi guardava negli occhi ma in quel momento non stava solo guardando i miei occhi, fu come se stesse guardando dentro la mia anima, fu stranissimo ma anche piacevole perché io stavo facendo lo stesso con lui.
"Faremo tutto diversamente questa volta, farò tutto diversamente, te lo prometto" mi promise mentre mi guardava negli occhi con il mio volto tra le mani e annui sorridendo.
"Anche io, non ti lascerò mai più, hai capito? Non ti lascerò mai più. Potresti essere nell'altra parte del mondo a combattere, potresti essere lontano da me anni vita ma resterò al tuo fianco per sempre" lo vidi sorridere dolcemente ma poi scosse la testa mentre mi guardava negli occhi e corrugai la fronte confusa dal suo gesto.
"Non per sempre, amore" scosse la testa di nuovo e prese un grosso respiro.
"Potrebbe succedere qualcosa di brutto, potrebbe succedermi qualcosa di brutto.." non lo lasciai finire perché scossi la testa con gli occhi lucidi, non volevo ascoltare.
"Non- non dirlo" dissi scuotendo la testa e chiudendo gli occhi per impedire alle lacrime di fuoriuscire.
"No, devi ascoltarmi, mamacita, devi ascoltarmi" afferrò di nuovo il mio volto mentre aprivo gli occhi di nuovo per poterlo guardare.
"Potrebbe succedermi qualcosa, potrei morire, dovrai andare avanti, trovare qualcun'altro, hai capito?" Chiese ma scossi la testa.
"Scordatelo"
"Sel" mi richiamò ma non gli diedi retta, mi girai ma mi sentii afferrare per il polso.
"Dammi la mano" mi porse la sua mano mentre sentivo il rumore delle onde che sbattevano contro gli scogli, gli diedi la mano e sgranai gli occhi quando lo vidi prendere l'anello di fidanzamento e la fede per poi lanciarli in acqua mentre io lo guardavo incredula.
"O mio Dio, che cavolo hai fatto?" Gli chiesi mentre lo guardavo avvicinandomi al bordo dello scoglio.
"Tu sei pazzo, sei impazzito" scossi la testa incredula mentre guardavo il mare.
"Tanto mi ami comunque"
Sentire la sua voce vicino al mio orecchio così improvvisamente mi fece sobbalzare e spostarmi involontariamente in avanti, caddi in acqua prima che potessi accorgermene.
Sentivo la risata di Justin mentre cercavo di stare a galla, tolsi l'acqua in eccesso dal mio volto, alzai lo sguardo mentre lo guardavo malissimo.
"Fa freddo, mamacita?" Chiese divertito mentre mi guardava, l'acqua era fredda ma la parte del mio corpo che era bagnato ma fuori dell'acqua stava morendo di freddo.
"Sei un uomo morto, Bieber" dissi rabbiosamente e lo sentii ridere.
"Non mi sento le gambe, o mio Dio non mi sento le gambe!" Dissi mentre cominciando ad agitare le mie braccia facendo muovere le braccia velocemente e facendo muovere molta acqua.
"Sei seria?" Chiese preoccupato e lo guardai malissimo mentre respiravo affannosamente.
"Ti sembra che io stia scherzando?!" Chiesi acidamente mentre continuavo ad agitarmi come una scimmia.
Mi sentii bagnare da degli schizzi d'acqua, mi sentii afferrare per le cosce e cinsi le gambe ai suoi fianchi e lo sentii ridere.
"Alla faccia che non sentivi le gambe" disse sarcastico e risi mentre cingevo anche le mie braccia attorno al suo collo.
"Mi hai spaventato a morte" disse e gli diedi un bacio veloce.
"Anche tu a me, razza di idiota" lo colpii sulla spalla scherzosamente.
"Non è poi così fredda" scosse la testa e alzai un sopracciglio lo guardavo scettica.
"Se resto ancora qui credo che avrò un attacco cardiaco" scherzai e lo sentii ridere e poi mi spostai per cominciare a camminare verso la riva insieme a lui, uscimmo fuori dall'acqua e cercai di strizzare un po' i miei vestiti ma il vento toccava violentemente la mia pelle bagnata che mi faceva morire di freddo.
Guardai il paesaggio intorno a noi, tutto intorno a noi si muoveva velocemente per via del vento, tutto tranne noi.
Mi girai verso di lui e lo vidi prendere il telefono dalla tasca dei pantaloni ma poi sbuffò sonoramente per lanciarlo a terra.
"Resistente all'acqua un corno" sbuffò sonoramente e risi per poi avvicinarmi a lui mentre facevo spallucce.
"Il mio sarà caduto in acqua" lo vidi avvicinarsi a me e mi cinse la vita da dietro per impedire al vento di darmi fastidio sulla schiena, sorrisi dolcemente mentre guardavo in avanti.
"Non sapevo che sapessi nuotare così bene" disse sorpreso e risi scuotendo la testa.
"Vivo vicino al mare Bieber, è normale che sappia nuotare" dissi e notai la marea alzarsi lentamente e mi girai verso di lui.
"Tu più che altro, dove hai imparato a farlo?" Chiesi divertita e mi guardò oltraggiato ma poi rise anche lui.
"Andiamo a casa, fa freddo" mi prese per mano e cominciammo a camminare verso la macchina.
"Kai ci ucciderà se bagneremo i sedili" dissi mentre aprivo lo sportello, lui fece spallucce mentre entrava dentro la macchina.
"Kai tornerà così ubriaco che si sveglierà domani pomeriggio, non credo nemmeno che riuscirà ad alzarsi, figuriamoci per guidare" disse mettendo in moto e sospirai pesantemente mentre scuotevo la testa.
"Non è giusto, era felice" sospirai pesantemente e lui cominciò a guidare, io invece guardavo fuori dal finestrino.
"Sei consapevole del fatto che Kai è sociopatico al 100% e che l'unica cosa che lui riesce ad amare e la sua famiglia, vero?" Chiese e mi girai verso di lui di colpo
"Non è vero, amava Henry, ne sono sicura" dissi e lo vidi guardarmi sia confuso che sorpreso, probabilmente per via di ciò che avevo detto.
"Hai sempre saputo di Henry e Kai?" Chiese incredulo e corrugai la fronte confusa.
"Beh, non da sempre, dopo che Henry è morto" risposi e scosse la testa incredulo.
"Che grandissimo figlio di puttana!" Disse e sgranai gli occhi per poi guardarlo malissimo.
"O mio Dio! JUSTIN!" Lo richiamai e roteò gli occhi per poi scuotere la testa.
Fermò la macchina davanti a casa ed entrammo dentro, vidi Kai addormentato sul divano, aveva un livido sullo zigomo, solo allora notai la cicatrice al latto dell'occhio, corrugai la fronte girandomi verso Justin che sembrò capire il mio sguardo, fece spallucce e scosse la testa facendomi capire che non sapesse nemmeno lui come se la sia fatta.
"Non me n'ero mai accorto" disse sinceramente e si portò i capelli all'indietro e si leccò le labbra.
"Ti va di farci una bellissima doccia calda? Sto morendo di freddo" chiese ma scossi la testa mentre lo guardavo negli occhi.
"Non insieme" risposi alla sua domanda e sospirò pesantemente per poi darmi un bacio sulla fronte per poi andare di sopra, poco dopo andai anche io, presi i vestiti e andai nel bagno nella stanza dei miei genitori, tolsi i vestiti bagnati per poi buttarli nel cesto dei panno sporchi, slegai i capelli che erano ancora bagnati e ci feci passare le dita tra di loro e poi mi fermai a guardare la mano, la fede e l'anello di fidanzamento avevano lasciato un segno sul mio anulare. Era così strano non indossarli più, sorrisi ampiamente all'idea che presto ne avrei avuti altri.
Mi feci una doccia calda, fu così piacevole il contatto dell'acqua calda con la mia pelle, la doccia non durò a lungo, uscii dalla doccia per poi avvolegere il mio corpo con il telo caldo visto che era appoggiato al termosifone acceso, sospirai pesantemente e spostai la testa all'indietro sentendomi stanca sia mentalmente che fisicamente.
Mi pettinai e notai una tonnellata di capelli tra i denti del pettine, feci una smorfia di disgusto ma anche di preoccupazione, era da qualche giorno che mi cadevano i capelli in modo anomalo, credetti che fosse colpa dello stress, nient'altro.
Scesi di sotto dopo essere stata in camera e notai che Justin non era in casa, vidi un foglio sul tavolo dove c'era scritto che era andato a fare delle commissioni per Jason, sospirai pesantemente sapendo di che tipo di commissioni erano.
Era tardi,erano almeno le nove di sera, fui sorpresa del fatto che Kai era a casa e non in qualche pub a bere qualunque tipo di alcolico avrebbe visto, un po' ne fui felice.
Andai in cucina e decisi di cominciare a preparare una zuppa visto che adoravo mangiare le zuppe la sera, decisi anche di preparare qualcos'altro per Kai visto che sapevo che non avrebbe mai mangiato una zuppa, dirgli di farlo e era come dirgli di spararsi in testa.
Finii di cucinare e andai in salotto di nuovo, vidi Kai strofinare i suoi occhi azzurri che avevo sempre invidiato, erano bellissimi.
"Hey" disse semplicemente quando mi vide e si sedette mentre si massaggiava le tempie.
"Stai bene?" Corrugai la fronte mentre lo guardavo, era così pallido, era Kai, lui era sempre pallido ma in quel momento lo era più del solito.
"Sì, è solo che ho mal di testa, ho mal di reni e ho uno stranissimo gusto in bocca ma sto bene" rispose alzandosi in piedi e indossare anche la felpa per poi chiuderla, notai le sue unghie blu e mi avvicinai a lui velocemente.
"Fammi vedere le mani" gli dissi e corrugò la fronte confuso mentre io gli porgevo la mano ma lo fece, le sue unghie erano così scure e le sue mani erano gelide.
"Che tipo di gusto senti?" Chiesi mentre lui mi guardava perplesso, le sue braccia invece sembravano più gonfie del solito.
"È ferroso, quasi come il sangue" rispose e sgranai gli occhi incredula, mi leccai le labbra per poi farlo sedere di nuovo.
"Hai avuto altri dolori come il mal di schiena, mal di testa, mal di gambe, gambe gonfie e pesanti?" Chiesi preoccupata mentre lo guardavo negli occhi.
"Lo sai non posso essere incinta vero?" Chiese scherzando ma lo guardai male.
"Sì comunque, ce l'ho spesso" rispose alle mie domande.
"Hai perso peso ultimamente?" Chiesi e annuì.
"Sì, parecchio, perché?" Chiese confuso dalle mie domande.
"Quanto hai bevuto negli ultimi giorni?" Chiesi e roteò gli occhi distogliendo lo sguardo.
"Kai" lo richiamai severamente e sbuffò.
"Parecchio" rispose leccandosi le labbra.
"Dovresti andare in ospedale"
"Hai una laurea in medicina?" Chiese alzando un sopracciglio e sbuffai sonoramente.
"Sono i sintomi d'un insufficienza renale, Kai" dissi seriamente mentre incrociavo le braccia al petto, lui rise alzandosi in piedi.
"Sto bene, Gomez" mi guardò negli occhi e sentii la porta di casa aprirsi, mi girai e vidi Justin con in mano una busta della farmacia.
"Ciao fratellino" lo salutò e Kai gli fece solo un cenno con la mano.
"Perché sei così bianco?" Chiese corrugando la fronte e Kai roteò gli occhi sbuffando.
"È come chiedere a Donald Trump perché è presidente, inspiegabile" rispose alla domanda del fratello e Justin roteò gli occhi.
"Ti ho preso un telefono" mi porse la scatola e la presi in mano dopo avergli dato un bacio sulla guancia.

Entrai dentro casa e vidi tutti a tavola, misi lo zaino sopra il divano e andai a sedermi anche io, non dissi niente, ero ancora arrabbiata con loro.
Finimmo di mangiare e andammo tutti quanti in salotto, presi il mio vecchio numero e lo misi sul telefono per poi accenderlo, mia madre corrugò la fronte quando vide il telefono.
"E quello?" Chiese mio fratello.
"Me lo ha comprato Justin" risposi e lui roteò gli occhi.
"Così aumentano i nostri debiti con lui, grazie Selena" disse acidamente e lo guardai male.
"È un regalo, uno stupidissimo regalo" sbuffai e presi un grosso respiro.
" siamo in questa situazione per colpa vostra" gli ricordai.
"E ovviamente sono io a doverne pagare le conseguenze" sospirai, odiavo tutto ciò che stava accadendo.
"Prefersci che ci uccida?" Chiese mamma alzando la voce.
"Sì" risposi e papà sospirò.
"Selena calmati, con lui avrai un futuro stabile" risi istericamente.
"Non mi importa niente dei suoi soldi!" Dissi esasperata.
"Non mi importa se va in giro con una macchina costosa, se mi fa regali costosi" indicai il telefono.
"Cosa dovrei fare quando lo arresteranno? Huh? Cosa? Cosa dovrei fare se in una lotta tra gang lui viene ferito? Cosa?!" Chiesi e feci un grosso respiro per poi alzarmi in piedi.
"Io volevo sposarmi a ventidue anni, conoscerlo bene prima, io volevo una brava persona, un ragazzo dolce, protettivo, uno che mi fa sorridere" sorrisi amaramente.
"Non voglio sposarmi con uno che nemmeno conosco" sbuffai cercando di non crollare in un pianto isterico.
"Come chi? Huh? Come il tuo ex?!" Chiese mio fratello e lo fulminai con lo sguardo.
"Quel pezzo di merda che non ti ha nemmeno chiesto scusa?" Chiese guardandoni negli occhi.
"Sta zitto" dissi con odio.

Scossi la testa e appoggiai la scatola sul tavolo da caffè per guardare i due ragazzi.
"Andiamo a mangiare?" Chiesi e Justin annuì.
"Certo" rispose semplicemente e sia io che Justin guardammo Kai che si era seduto di nuovo.
"Non ho fame" disse semplicemente e lo guardai malissimo.
"Oh andiamo, ho persino fatto qualcosa apposta per te" sbuffai sonoramente e lui fece spallucce.
"Te l'ho detto, mi scoppia la testa e non ho fame"
"Come vuoi" disse Justin come se nulla fosse e lo guardai malissimo.
"Che c'è non è un bambino!" Si difese ma lo guardai male comunque.
"Non guardarmi così, amore" disse mentre andavamo in cucina a mangiare dopo che chiusi la porta.
"Secondo me sta male" dissi sedendomi a tavola e Justin sospirò pesantemente.
"Ho già una figlia a cui pensare e tre fratelli e sorelle molto più piccoli, non posso pensare anche a Kai" scosse la testa mentre prendeva un pezzo di pane tostato.
"Sì però è Kai che ha sempre avuto problemi di salute" gli ricordai e riempii il mio cucchiaio con un po' di zuppa per poi mangiarla, lui mi guardò confuso.
"Secondo me sta avendo un'altra insufficienza renale" confessai le mie preoccupazioni e scosse la testa non volendo crederci.
"No, è impossibile" scosse la testa e bevve dell'acqua.
"Se stesse male lo saprebbe, sa i sintomi, è quasi morto a causa di quello!"
"Infatti lo sa ma non gli importa" confermai e sospirò pesantemente per mangiare ancora un po' di zuppa.
"Te l'ho detto io che è sociopatico" mi guardò negli occhi e distolsi lo sguardo.
"È ferito" lo difesi.
"Tu odi Kai"
"Io non odio Kai" scossi la testa e alzò un sopracciglio mentre mi guardava scettico.
"Non lo sopporto la maggior parte delle volte ma gli voglio bene"
"Benvenuta nel mio mondo"
"Cosa-" non finii la frase perché sentii suonare il campanello, ci alzammo entrambi per andare in cucina e li vedemmo uno davanti all'altro mentre si guardavano intensamente.
"Kai" disse quasi in un sussurro.
"Io dovrei andare" uscì di casa superando la ragazza, potevo vederlo nei suoi occhi, potevo vedere il suo dolore.
"Ma si può succedere cosa è successo tra di voi?"

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