a normal day in our family

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Mi svegliai sentendo dei passi in casa, aprii gli occhi e notai che Justin dormiva ancora mentre mi dava le spalle. Mi cambiai visto che alla fine mi ero addormentata senza aver messo il pigiama, ero troppo arrabbiata con lui per fare qualsiasi cosa.
Andai in camera di mia figlia dopo essermi lavata la faccia e i denti ma lei non c'era, corrugai la fronte per poi scendere velocemente di sotto dove la vidi sul divano mentre guardava tv.
"Florence" la chiamai e si girò verso di me.
"Buon giorno!" Disse felicemente e corse verso di me per poi abbracciarmi, sorrisi per poi abbracciarla e prenderla in braccio mentre andavo in cucina.
"Cosa vuoi per colazione?" Chiesi mentre aprivo il frigo e lei guardò attentamente il cibo al suo interno.
"Latte e cereali!" Rispose e alzai un sopracciglio visto che non le davo mai da mangiare i cereali ma preparavo la tipica colazione americana a base di uova, bacon, latte e una fetta di pane con marmellata.
"Chi ti ha dato da mangiare cereali?" Chiesi facendola scendere e lei si nascose dietro il frigo facendomi ridere.
"Papà" dedussi ma lei non disse niente, sospirai scuotendo la testa divertita per poi prendere la bottiglia di latte dal frigo.
"Puoi mangiarli anche oggi ma è l'ultima volta" lei si spostò per poi correre verso lo scaffale in basso e prese la scatola di riso soffiato immersi nel cioccolato.
Feci riscaldare il latte per poi apparecchiare la tavola, preparai la colazione anche per me e Justin e dissi a Florence di andarlo a svegliare, lei annuì felicemente per poi correre di sopra mentre chiamava felicemente il padre.
Tirai i cereali nella tazza di Florence e poi ci tirai il latte, lo misi sul suo posto per poi prendere due bicchieri e riempirli di succo d'arancia, misi i piatti con le uova e il bacon fritto sul posto mio e di Justin, presi dal frigo i cornetti alla crema per poi riscaldarli al microonde.
"Buongiorno amore" vidi mio marito venire verso di me ancora assonnato ma sorrideva comunque, era impossibile essere arrabbiati con lui.
"Buongiorno" sorrisi anche io prima di dargli un bacio a stampo che lo fece sorrise ancora di più.
Era bellissimo.
Tutto quanto era bellissimo.
Ci sedemmo tutti a tavola e facemmo colazione tra una chicchiera e l'altra, alzai su le maniche della maglietta di Florence in modo da non bagnarle mentre si lavava le mani, lei corse in bagno e io sparecchiai il tavolo per poi cominciare a lavare i piatti, sorrisi quando sentii qualcuno cingere i miei fianchi e poi appoggiò la sua testa sulla mia spalla mentre io continuavo a lavare i piatti.
"Non hai idea di quanto mi è mancato svegliarmi così" disse e mi girai verso di lui dopo aver lavato le mani e afferrai il suo volto con le mie mani mentre lui mi guardava con gli occhi che brillavano di felicità.
"Non ti mancherà più perché io non me ne vado da nessuna parte" scossi la testa mentre lo guardavo negli occhi, lui sorrise ampiamente prima di unire le nostre labbra in un bacio dolce e poi mi strinse forte a sé, sorrisi anche io facendo lo stesso.
"Ti amo" dissi dandogli un bacio sulla guancia.
"Ti amo molto di più" sorrisi e dopo misi a posto i piatti e le posate.
Mi feci una doccia e poi lavai anche Florence prima di scendere di sotto insieme a lei dove vedemmo Justin che dormiva di nuovo sul divano, scossi la testa incredula per poi avvicinarmi a lui e scuoterlo per la spalla in modo da svegliarlo.
Aprì lentamente gli occhi per poi strofinarsi e mettersi seduto mentre mi guardava attentamente, sapevo il perché così sospirai pesantemente e sorrisi in modo da convincerlo di star bene perché era così, stavo bene.
"Stavo pensando..." cominciò la frase e lo interruppi alzando un sopracciglio guardandolo divertita.
"Stavi dormendo" lo corressi e rise roteando gli occhi.
"Oh andiamo" sbuffò e anche Florence rise.
"La mamma ha ragione" disse guardandomi e battemmo il cinque facendolo sbuffare.
"Andiamo principessa, devi stare dalla parte di papà" mise il broncio incrociando le braccia al petto e lei lasciò la mia mano per poi abbracciare il padre che mi guardò vittorioso e fui io a sbuffare mentre lui abbracciava la bambina.
"Comunque sia, stavo pensando che dobbiamo trovare una scuola abbastanza decente in cui mandare Florence a settembre" finì la frase facendo sedere la bambina sulle sua gambe.
"C'è la Strattford primary school" dissi e scosse la testa disgustato.
"Fa pena e poi hanno una cosa contro noi Bieber" disse e risi sedendomi accanto a lui sul divano.
"Possiamo mandarla in una scuola privata" proposi e lui alzò un sopracciglio guardandomi negli occhi.
"I soldi ti escono dal culo?" Chiese e lo guardai malissimo mentre Florence lo stesso.
"Possiamo dire a Jason di darci i soldi dei ragazzi come facevamo all'inizio" gli consigliai e lui sospirò pesantemente annuendo.
"Credo che tu abbia ragione" mi guardò negli occhi.
"Possiamo mandarla nella stessa dove va Alex così sappiamo che non è da sola" dedusse lui e annuì visto che aveva ragione, mandarli nella stessa scuola sarebbe stato un bene per entrambi.
"Vuoi andare a scuola con Alex?" Chiese Justin e lei sorrise annuendo felicemente.
"Siii!" Rispose facendo ridere Justin che le diede un bacio sulla guancia.

Decidemmo di andare al parco prima di andare a stare un po' dai genitori di Justin, prendemmo anche Alex con noi e il grande pastore tedesco. Io e Justin eravamo appoggiati al tronco del grande salice piangente mentre li guardavamo giocare insieme, erano adorabili, adoravo il fatto che andavano d'accordo, infondo quando noi non ci saremmo stati più noi, loro sarebbero stati gli ultimi Bieber/ McCann in vita.
Justin mi disse di mettermi davanti a lui e lo feci, lo vidi sorridere per poi cominciare a giocare con i capelli, risi quando le sue dita toccavano il mio collo.
"Posso farti una traccia?" Chiese e sorrisi per poi annuire.
"Se li intrecci ti strappo le mani" lo minacciai e lui rise.
"Oh andiamo, ci perdersti tu, non io" disse vicino al mio orecchio e fece scendere le mani fino ai miei fianchi, io invece sgranai gli occhi.
"Siamo in un luogo pubblico!" Spostai le sue mani dal mio corpo e lui rise.
"Eh?" Chiese alzando un sopracciglio e lo guardai incredula.
"Sai, possiamo continuare ciò che abbiamo cominciato ieri" disse per poi baciare teneramente il mio collo.
"Ma anche no" scossi la testa spostandomi da lui, gesto che lo fece sbuffare.
"Alex lo prendiamo con noi?"  Chiesi e annuì soltanto.
"Torna qui, stronza, voglio farti la treccia" disse e risi per poi roteare gli occhi.
"Non credo che la treccia sia l'unica cosa che vuoi fare in questo momento" risi e lui fece lo stesso.
"Non hai torto" disse cominciando a fare la treccia a spina di pesce, era parecchio bravo a farlo, infatti le faceva sempre a Florence.
"Posso farti una domanda?" Divenne serio e mi girai verso di lui visto che aveva finito ormai di fare la treccia.
"Cosa ne pensi di avere un altro bambino?" Chiese guardandomi negli occhi e corrugai la fronte perplessa e sorpresa.
"Non so che dire" risposi sinceramente dopo aver preso un grosso respiro e lui distolse lo sguardo.
"So che sarebbe bellissimo, per noi, Florence. Ma tu probabilmente partirai di nuovo e non so se voglio crescere un bambino da sola"  risposi e sospirò pesantemente e annuì consapevolmente.
"Mi dispiace tanto" mi trascinò a sé per poi abbracciarmi e sorrisi dolcemente abbracciandolo.
"Ti amo" dissi per prima questa e lo vidi sorridere ampiamente.
"Lo so" rise e lo guardai male, ciò lo fece ridere ancora di più.
"Ti amo anche io"

Marry you again?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora