"Sel?" Mi sentii chiamare e mi girai per poi vedere Lilith e corrugai la fronte.
"Pensavo fossi in Canada"
"Lo pensavo che io di te, che cavolo ci fai qui?" Chiese avvicinandosi a me e sospirai pesantemente mentre facevo spallucce.
"Ho bisogno di tempo" risposi e mise una mano sulla mia spalla mentre si leccava le labbra.
"Credo che tu abbia ragione ma non dovevi andartene così"
"Lo so, ho fatto un casino" sbuffai sonoramente e mi tirai le punte dei capelli dopo averci passato la mano.
"Perché non sei rimasta in Canada?" Chiesi e distolse lo sguardo.
"E vederlo essere felice con qualcun'altro? No, grazie" scosse la testa e corrugai la fronte.
"Kai?" Chiesi incredula ma non rispose, e io che credevo che loro due insieme era solo frutto della mia immaginazione durante il coma.
"Lo sai che Kai è gay, vero?" Chiesi e scosse la testa.
"Kai non è gay, basta che qualcuno sia bello abbastanza da catturare la sua attenzione" roteò gli occhi e fece spallucce.
"Sono parole sue" aggiunse e mi avvicinai a lei ma scosse la testa.
"Non sono qui per parlare dei miei problemi ma dei tuoi" mi indicò mentre mi guardava negli occhi.
"Credo che io abbia solo bisogno di stare da sola e non pensare a niente" sospirai pesantemente e lei si alzò per poi annuire.
"Ci vediamo quando vorrai parlare" detto questo uscì di casa e io presi il telefono per mandare un messaggio a Justin e gli chiesi se potevamo parlare ma non rispose, proprio come non rispose a tutti gli altri messaggi che gli mandai, l'ansia si impossessò di me, avevo paura che gli fosse successo qualcosa, Jason aveva detto che stava male, mandai un messaggio a Kai e gli chiesi se sapeva dove Justin fosse ma non rispose nemmeno lui, sospirai pesantemente e mi alzai in piedi per poi andare in camera e prendere il computer, non so come feci, nemmeno sapevo di saper rintracciare un telefono, una scritta con scritto "nessun segnale GPS" comparse sullo schermo i miei occhi diventarono lucidi, dove cavolo era?
Odiavo non sapere dove fosse, presi il telefono e provai a chiamarlo di nuovo.
"Bieber" disse appena accettò la chiamata.
"Sono Selena, volevo dirti che sono arrivata" fece un sospiro di sollievo.
"Ci voglio venti minuti per andare a casa tua dalla biblioteca"
"Mi stavo facendo la doccia" mi giustificai dopo aver leccato le labbra.
"Scusa per prima, non dovevo arrabbiarmi" lo sentii sospirare
"Oh andiamo Bieber, sei un criminale, smettila di comportarti come una femminuccia" rise nel sentire quella frase
"Non ti piacerebbe vedere il mio lato criminale, te lo assicuro" si sentì un rumore come se si fosse alzato dal letto e poi sentii il rumore di una zip e corrugai la fronte chiedendomi che cavolo stesse facendo.
"Hai mai ucciso?" Chiesi di punto un bianco
"No" rispose secco
"Ferito gravemente?" Chiesi ancora.
"Non dovremmo parlare di questo per telefono"
"Rispondi alla mia domanda" lo sentii sbuffare sonoramente
"Sì" rispose alla mia precedente domanda.
"Quante volte?" Chiesi
"Sei seria?" Chiese a sua volta.
"Bieber" lo chiamai
"Presto sarà anche il tuo cognome, tesoro" sbuffai sonoramente e lo sentii ridere.
Chiusi e riaprii gli occhi più volte mentre cercavo di rallentare il mio respiro, sorrisi debolmente e pensai al fatto che ero una vera stronza con lui, lo ero allora e lo ero anche adesso.
"Bieber" sentii la sua voce
"Jus-" non finii la frase
"Lasciate un messaggio e richiamerò più tardi" sbuffai sonoramente e chiusi la chiama visto che sapevo che non avrebbe ascoltato la segreteria telefonica, non lo faceva mai, diceva che chi voleva parlare avrebbe chiamato di nuovo, e io lo avrei fatto.
Decisi di preparare qualcosa da mangiare mentre controllavo il telefono ogni due minuti per vedere se Justin avesse risposto, ma non lo fece mai, almeno non quella sera.
Presi il telefono per l'ennesima volta e poi lo appoggiai al bancone di marmo con molta forza, decisi di mandare un messaggio alla madre di Justin, per prima cosa le chiesi come stesse e aspettai una sua risposta, sorrisi debolmente quando disse di stare bene proprio come Jeremy, dopo ciò che i Calaveras gli avevano fatto erano stati davvero fortunati a sopravvivere anche data la loro età, non erano anziani come i miei ma erano comunque vecchi. Le chiesi se avesse notizie di Justin oppure di Kai ma non sapeva dove fossero nemmeno lei o suo marito.
Cenai in solitudine, tutto quel silenzio mi stava rendendo sorda, sobbalzai quando sentii la suoneria del mio telefono visto che non mi aspettavo che avrebbe suonato, mi avventai su di esso sperando che fosse Justin ma sospirai pesantemente quando vidi il nome di Jason.
"Hey, Gomez!" Mi salutò quando risposi.
"Ciao Jason" lo salutai anche io e sbuffò.
"Quanta allegria"
"Non sono dell'umore giusto" lo zittii e lo sentii sospirare.
"Justin non risponde al telefono, ho provato a rintracciare il suo telefono ma probabilmente è spento" lo informai.
"E Justin diceva che non avrei dovuto insegnarti a farlo" disse e capii come facevo a sapere come rintracciare il suo telefono.
"Comunque sia è con Kai" mi informò e sospirai sollevata ma poi mi ricordai che nemmeno il piccolo Bieber non rispondeva ai miei messaggi.
"Sarei felice di sapere dove sono allora"
"Perché?" Chiese quasi divertito e mi venne voglio di menarlo.
"Perché sono preoccupata, tu che dici?" Chiesi retorica.
"Se ti importasse qualcosa non lo avresti lasciato" disse acidamente e roteai gli occhi.
"Sta zitto, Jason" sbuffai sonoramente.
"Come vuole, singora"
"Dove sono?" Chiesi
"Sono partiti" rispose r corrugai la fronte confusa.
"Partiti dove?" Chiesi ancora.
"Ma ti sembro la loro agenda? Che vuoi che ne sappia io? Sono solo passati a dirmi che sarebbero stati via per un po'"
Sbuffai sonoramente ma poi annui anche se lui non poteva vedermi.
"Prima che tu me lo chieda, si, Florence sta bene" sorrisi nel sentire quella frase.
"Mi manca da morire" i miei occhi diventarono lucidi.
"Se ti mancasse così tanto torneresti qui" disse e il modo in cui lo disse, la sua voce, diversa dal solito, mi fece sembrare come se fosse la voce di Justin.
"Jason" lo richiamai mentre sospiravo.
"Jason niente" lo immaginai scuotere la testa.
"Non puoi capire cosa io stia provando"
"Tu soffri perché non ti ricordi niente, perché Justin è un idiota, lui soffre perché si ricorda tutto e perché sei un'idiota"
"Detto da te è un complimento" sbuffai sonoramente.
"Non sto scherzando"
"Nemmeno io"
"Comunque sia, non provare a chiamare Bieber, non è in Canada"
Chiuse la chiamata prima che potessi dire qualunque cosa e mi lasciò con mille domande in testa a cui poteva rispondere solo lui, o Justin se avesse risposto alle chiamate.
Andai a dormire con mille domande in testa e una voglia di averlo accanto a me in quel momento e per tutta la vita.
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Marry you again?
Fanfiction"papà dov'è la mamma?" Chiese la piccola "È andata via" risposi semplicemente. "ci ha lasciati?" chiese con gli occhi lucidi. "no, ha lasciato me, per te verrà e ti porterà con sé" risposi e vidi una lacrima rigarle il volto. "Mi vuoi sposare?" "Mi...