Sentii suonare il campanello, scesi di sotto, aprii la porta e vidi Kai, i suoi occhi erano rossi per via dell'alcool, si notava che era ubriaco anche se non c'era molta differenza tra Kai e Kai ubriaco, era solo più intrattabile.
"Wow, allora ho fatto bene ad uscire" rise guardandomi e lo guardai malissimo per poi farlo entrare.
"Dov'è mio fratello?" Chiese guardandosi intorno e notando che non c'era.
"È uscito" risposi chiudendo la porta quando lui fu dentro casa.
"Doveva prendere delle medicine per Mia" aggiunsi e lo sentii sospirare pesantemente.
"Sta male di nuovo" dedusse e annui debolmente.
"Posso farti una domanda?" Chiesi mentre si sdraiava sul divano e metteva le braccia sotto la testa.
"Ti impedirebbe di farla se dicessi di no?" Chiese a sua volta e scossi la testa.
"Ne ero sicuro" roteò gli occhi e mi sedetti sulla poltroncina, mi leccai le labbra e presi un grosso respiro.
"Woah, calmati, non è che mi stai per chiedere consigli su come uccidere qualcuno o altro" corrugò la fronte dopo che disse quella frase.
"Credo.. spero" disse perplesso e roteai gli occhi.
"Non voglio uccidere nessuno"
Lui alzò un sopracciglio mentre mi guardava negli occhi.
"Hai studiato medicina, vero?" Chiesi e corrugò la fronte.
"Quando mi sono arruolato" rispose comunque confuso dalla mia domanda.
"Quanto ne sai di psicologia?" Chiesi ancora mentre lui si sedeva composto.
"Abbastanza ma Justin ne sa più di me" rispose, lo guardai negli occhi e sembrò capire.
"Si tratta di Justin" sospirò pesantemente e annui leggermente mentre prendevo un grosso respiro.
"Non so cosa è successo precisamente, ma poi era lui ma non era lui"
"Che figlio di puttana! Aveva detto di essere guarito" serrò la mandibola e si passò la mano tra i capelli neri.
"Credeva di essere guarito" lo difesi e lui tornò a guardarmi negli occhi.
"È una cosa che succede spesso alle persone con disturbo post traumatico da stress, è raro guarire se non impossibile" disse e sgranai gli occhi.
"Se dovrebbe succedere ancora, devi stargli lontano, è pericoloso, altamente sociopatico e violento" mi guardò negli occhi ma poi corrugò la fronte e rise.
"Wow, sembra quasi una mia descrizione" rise per poi tornare a stare sdraiato.
"Kai" lo chiamai quando chiuse gli occhi.
"Mmm" rispose semplicemente, sembrava così calmo, era adorabile per quanto Kai potesse esserlo.
"Hai mangiato?" Chiesi e scosse la testa, sospirai pesantemente, andai in bagno, riempii il secchio pieno di acqua fredda, tornai in salotto, sapevo che era una terribile idea e che mi avrebbe probabilmente uccisa ma lo feci comunque, gli tirai l'acqua in faccia e ringraziai il cielo visto che il divano era in pelle. Si alzò di colpì mentre respirava affannosamente, si passò la mano tra i capelli e li portò all'idietro, mi guardò malissimo, quei occhi azzurri potevano ucciderti in un nanosecondo.
"Tu sei pazza!" Si alzò di colpo e roteai gli occhi.
"Prego"
"Oh grazie per aver tentato di uccidermi, lo apprezzo davvero tanto!" Disse sarcasticamente, ed eccolo lì, il Kai Parker che conoscevano tutti, mi ero sempre chiesto il perché avesse cambiato cognome ma nessuno di loro rispondeva quando chiedeva, probabilmente perché non avevo mai chiesto alla persona giusta, e non parlavo di Kai, probabilmente non voleva che si sapesse in giro, quando sarei tornata in Canada avrei chiesto a Jason, a lui ciò che voleva Kai o Justin non gli importava un cavolo.
"Hai fame?" Chiesi semplicemente mentre scrollavo le spalle.
"No" rispose acidamente e roteai gli occhi.
"Ok, allora ordinerò un pizza solo per me" feci spallucce e mi girai per andare a prendere il telefono.
"Troia"
"Come scusa?" Chiesi girandomi verso di lui mentre alzavo un sopracciglio, lui rise facendo spallucce.
"Mi hai sentito, Gomez"
Lo guardai malissimo, se avessi saputo guardarlo male cone faceva lui, lo avrei ucciso con lo sguardo. Lo vidi prendere il telefono dalla tasca e chiamare qualcuno mentre io corrugavo la fronte visto che stava parlando in portoghese.
"Parli il portoghese?" Chiesi confusa quando chiuse la chiamata.
"E il Russo, il cinese mandarino, giapponese e coreano" rispose e lo guardai incredula, lui rise mentre mi guardava.
"Come?" Chiesi incredula e fece spallucce.
"Viaggio molto" rispose e corrugai la fronte.
"Non sono lingue che impari in una settimana"
"Non ho detto di esserci stato per poco" fece spallucce
"Ero ricercato dall'FBI così sono scappato in paesi dove non sarebbero mai venuti a cercarmi" rispose e sgranai gli occhi incredula.
"Che cavolo ci fai qui allora?"
"Ho detto ero, abbiamo un accordo" rispose alla mia domanda.
"Ho ordinato tacos comunque" mi avvisò e lo guardai malissimo.
"Sono vegetariana" gli ricordai e sbuffò sonoramente.
"Wow Justin ti ha contagiata" roteò gli occhi.
"Comunque meglio per me, significa che li mangerò io entrambi"
"Sei un grandissimo bastardo" dissi e sentii la porta di casa aprirsi, mi girai e vidi Justin che ci guardava confusi.
"Tua moglie ha cercato di uccidermi" mi indicò e lo guardai incredula, Justin invece rise.
"E perché sei ancora vivo?" Chiese alzò un sopracciglio mentre Kai gli faceva il dito medio.
"Fottiti"
"Prima tu, fratellino" gli sorrise falsamente per poi mettersi accanto a me e cingermi la vita, io appoggiai la testa sulla spalla.
"Ah già, a te ci pensa lei" mi indicò e lo guardai malissimo sentendomi terribilmente in imbarazzo.
"Ricordami perché sei ancora in casa mia?" Chiese alzando un sopracciglio.
"Perché sei mia cognata e ti voglio bene?" Chiese perplesso e lo guardai scettica.
"Perché sono tuo cognato e mi vuoi bene?" Chiese ancora e roteai gli occhi sbuffando, sentii la risata soffocata di Justin.
Ordinammo due pizze vegetariane, mangiammo tutti insieme tra una chiacchiera e l'altra, era strano, sembrava come se nulla fosse mai successo, come se io Justin non avessimo una figlia in un altro paese, come se il nostro matrimonio non stesse passando problemi, come se io e Kai fossimo amici.
Vidi Justin appoggiare il bicchiere sul tavolo e prendere un grosso respiro, sia io che suo fratello minore corrugammo la fronte e lo guardammo.
"Jus" lo chiamai e lo vidi alzare lo sguardo dal piatto e guardare me, si leccò le labbra e le morse leggermente.
"Devo dirvi qualcosa" disse finalmente.
"Di che si tratta?" Chiese Kai guardandolo seriamente.
"Il mio lavoro alla D.E.A. è finito"
"Che significa?" Chiese il fratello minore.
"L'accordo che avevano con l'esercito era che mi tenevano con loro finché gli servivo, la mia missione è terminata quando abbiamo preso il nostro uomo"
"Quando stavamo parlando insieme" corrugai la fronte e lui annuì.
"Se l'accordo con la D.E.A è finito..." Kai non finì la frase perché lo fece Justin per lui.
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Marry you again?
Fanfic"papà dov'è la mamma?" Chiese la piccola "È andata via" risposi semplicemente. "ci ha lasciati?" chiese con gli occhi lucidi. "no, ha lasciato me, per te verrà e ti porterà con sé" risposi e vidi una lacrima rigarle il volto. "Mi vuoi sposare?" "Mi...