Chapter 6

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Hey Hobi.
Ho fatto una cosa e mi sento tremendamente in colpa. Non avevo mai mentito ai miei genitori prima di ieri pomeriggio.
È vero, qualche volta non puoi fare altro che mentire a tua madre e a tuo padre, però ieri ero particolarmente spaventato.
E se lo avessero scoperto?
Ora ti spiego, così capirai meglio. Parto dall'inizio.
La scorsa mattina Tae infilò un biglietto all'interno del mio armadietto.

Stasera c'è un concerto a Seoul, prenderemo il Korea Train eXpress ed in un'ora e mezza saremo arrivati a destinazione. Vuoi venire? [sì] o [sì]
Metti una X sulla tua scelta!

Sorrisi mentre leggevo quel bigliettino, ovviamente accettai la proposta. Avevo forse altra scelta?
Il problema era dirlo ai miei, sai come sono fatti. Odiano cose del genere e, in più, dovevamo dormire fuori, da alcuni amici di Taehyung.
Una volta arrivato a casa decisi di chiamare mia madre perché, naturalmente, ero completamente solo. Le dissi che dovevo preparare un progetto di storia con una mia compagna di classe e che, di conseguenza, sarei rimasto da lei per la notte. Mia madre non ci trovò niente di male anche perché, secondo lei, con l'espressione compagna di classe intendevo in realtà possibile fidanzata.
Esatto Hobi, non ho ancora detto a nessuno della mia omosessualità. Ho paura di farlo, se non mi accettassero?
Ma in ogni caso, ne valeva la pena. Di mentire intendo.
I ragazzi sul parco erano così bravi! Erano assolutamente fantastici.
Durante una canzone Tae si avvicinò a me, sussurrandomi all'orecchio
Come sta andando il tuo primo concerto?
Non riuscii a spiccicare parola, gli sorrisi soltanto. Ero talmente felice ed emozionato che sentii delle lacrime di gioia inumidirmi gli occhi.
Lui si limitò ad abbracciarmi da dietro, avvolgendo le sue braccia attorno alla mia vita. Mi ritrovai bloccato in una stretta forte e rassicurante, incredibilmente calda.
Credo comprese alla perfezione il mio stato d'animo, quel mix di emozioni e sensazioni impegnate a devastarmi lo stomaco, stringendolo in una forte morsa. Togliendomi il fiato.
Durante l'intera durata del concerto mi divertii un mondo, non credo di aver mai riso così tanto in tutta la mia vita.
Per raggiungere la casa di quel suo amico prendemmo un pullman, non ci mettemmo molto, giusto dieci minuti.
L'amico - un certo Choi Minho se non ricordo male - indicò ad ogni coppia una determinata porta.
Mi sentii piuttosto in imbarazzo appena questo tizio espresse la sua preferenza nel voler dormire con Tae...io dovevo quindi dormire assieme a Yoongi.
Mentirei se dicessi di non esserci rimasto male, quel Minho guardava Tae in un modo strano. Se lo stava mangiando con gli occhi, in sostanza.
Yoongi mi levò qualsiasi dubbio appena si chiuse la porta della nostra camera alle spalle.
Se te lo stai chiedendo - e so che lo stai facendo - sì, in passato hanno scopato. Non chiedermi quante volte, ma di certo è successo parecchie volte. Credo che Minho abbia in programma di farlo pure stanotte, tappati le orecchie ragazzino.
Purtroppo c'era un solo letto nella stanza, quindi dovevamo dividercelo.
Mi immersi completamente tre le coperte, provando a tapparmi le orecchie...sperando di non sentire alcun rumore molesto.
Purtroppo un paio di gemiti raggiunsero le mie orecchie, percepii un piccolo sbuffo da parte del mio compagno di stanza e lo vidi alzarsi dal letto, per poi uscire velocemente dalla camera. Mi strinsi nelle spalle, nascondendo il volto sotto al cuscino.
Un paio di minuti più tardi sentii il materasso abbassarsi sotto al peso del corpo che prendeva spazio affianco a me. Due braccia mi avvolsero e il mio volto venne liberato dal cuscino.
Era Taehyung a stringermi, ciò mi confuse. Di chi erano quei gemiti?
Sono Jin e Nam, si frequentano da un po'
Mi sorrise raggiante, iniziando a coccolarmi.
Poco dopo spense le luci, ero girato verso di lui ed i miei occhi pian piano cominciavano ad abituarsi all'assenza di luce.
Il mio cuore batteva fortissimo, Hobi. Avevo paura potesse sentire il rumore dei miei battiti accelerati, ad un certo punto decisi di girarmi, dandogli le spalle.
Ero nervosissimo, mi irrigidii un poco appena avvicinò la bocca al mio orecchio, sfiorandomi la pelle con le labbra. Non credo dimenticherò mai ciò che mi sussurrò. Quel suo: mi piaci veramente
Continua a ronzarmi nella mente.
Speravo veramente che intendesse quello che intendevo io. Non gli sto solo simpatico, vero?
In risposta mi ritrovai ad annuire lievemente, spero non abbia frainteso questo mio gesto, prendendolo come una sorta di rifiuto.
Spero avremo modo di parlarne tranquillamente.

Spero avremo modo di parlarne tranquillamente

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