Chapter 12

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Hey, ho perdonato Jimin.
Ma te lo aspettavi, vero? Sapevi che l'avrei fatto, prima o poi.
Non ho potuto fare altrimenti. È stato più forte di me, dovevo stringerlo. Dovevo perdonarlo.
Sai bene quanto detesti vederlo in lacrime e, mentre si scusava con il sottoscritto, era un vero e proprio fiume in piena. Continuava a singhiozzare contro il mio petto mentre quelle piccole gocce salate gli rigavano incessantemente le guance soffici.
Alla fine una seconda possibilità si dà a tutti, no?
Soprattutto se questa persona ha giocato un ruolo importante nella tua vita. È impossibile scordare tutti i momenti che abbiamo passato insieme, belli o brutti che siano.
E sai...non ha affatto intenzione di tornare a Busan, vuole restare qui. Vuole restare per me.
Ha detto che ormai niente lo tiene legato alla nostra città natale, che tutto ciò di cui ha bisogno è qui a Daegu. Sì, si riferiva proprio a me.
Infine ha aggiunto che sarebbe rimasto anche se lo avessi cacciato a calci in culo perché gli sarebbe bastato vedermi - ogni tanto - da lontano. Per puro caso.
Gli sarebbe bastato vedermi felice. Anche senza di lui, senza la sua presenza nella mia vita. Felice con qualcun altro.
Comunque, tutto questo non ha fatto per nulla piacere a Taehyung. Appena l'ha saputo ha tenuto il muso per ore, credi sia geloso?
Lui dice di no, ma trovo che il suo comportamento sia abbastanza strano.
Diventa ancora più strano quando Jimin viene a trovarmi, cosa che capita piuttosto spesso ultimamente. Il mio ex ci tiene davvero a recuperare il nostro vecchio rapporto e me lo sta dimostrando perfettamente (parlo per quanto riguarda l'amicizia, io amo Taehyung).
Sarò sincero, mi era mancato parecchio passare del tempo in sua compagnia. Anche se le battutine acide di Tae non fanno che metterlo in imbarazzo. Più volte l'ho pregato di evitare ma è come parlare con un muro, assurdo!
Questo suo atteggiamento un po' mi infastidisce, lo trovo immotivato. Sa che non provo più niente per Jimin e che, probabilmente, per quest'ultimo ho sempre e solo provato un profondo affetto fraterno.
Ciò che provavo in compagnia del mio amico d'infanzia non eguaglia minimamente quello che ora provo con il cretino. Con Tae mi sento benissimo, mi sembra di toccare il cielo con un dito.
Mi sento incredibilmente amato e desiderato, darei la vita per lui. Dico sul serio.
Hobi, non ho intenzione di uccidermi. Quindi non allarmarti inutilmente, amico mio.

Jungkook alzò lo sguardo verso l'orologio appeso alla parete, sbiancando.
Era irrimediabilmente in ritardo, Yoongi hyung l'avrebbe ucciso.
Si alzò velocemente, catapultandosi al piano inferiore ed uscendo di casa.
In quel preciso momento il telefono vibrò all'interno della sua tasca, lo estrasse incuriosito.

Da: Jiminie
"Posso venire da te, Kookie? ❤️"

Il corvino fissò il messaggio per un paio di secondi, era piuttosto incerto.
Alla fine si decise ed alzò con noncuranza le spalle, digitando con una velocità impressionante una risposta.

"Ora sto uscendo, sto andando al karaoke vicino alla mia scuola. Vuoi venire? Immagino di sì, ti aspetto all'ingresso"

Jungkook ormai conosceva perfettamente il più grande e sapeva quanto questo amasse cantare. Difatti la sua risposta entusiasta non lo sorprese minimamente.
In seguito a questa piccola distrazione rimise il telefono in tasca e ricominciò disperatamente a correre, arrivando - in un tempo da record - dinanzi all'ingresso del luogo nominato in precedenza. Si appoggiò quindi ad una parete, aspettando di scorgere il corpo minuto del suo amico.
Gli altri erano tutti dentro, ma ormai era già in ritardo. Cinque minuti in più non avrebbero di certo fatto la differenza. Sarebbe morto in ogni caso per mano del nano.
Jungkookiee
Jimin lo chiamò da lontano, nel mentre scuoteva energicamente una mano verso l'alto. Lo raggiunse poco dopo, sorridendogli allegramente.
Entriamo?
Gli domandò il più piccolo, aprendo la porta d'ingresso. Il biondino si affrettò ad annuire ed entrambi sgattaiolarono all'interno.
Oltre a noi due, chi altro c'è?
Domandò con curiosità Jiminie, lanciando occhiate ovunque. Quel posto per lui era il paradiso.
Tae ed altri tre ragazzi, te li presenterò. Li hai già visti a scuola comunque
Kookie camminò con sicurezza verso una piccola sala, trascinando l'altro ragazzo dietro di sé.
Il tuo ragazzo mi detesta
Il minore gli rivolse una veloce occhiata, stringendosi nelle spalle. Sapeva quanto Jimin detestasse non piacere a qualcuno, lui voleva per forza piacere sempre a tutti.
Non credo ti detesti, Taehyung è davvero una persona molto gentile e socievole. Probabilmente deve ancora metabolizzare la cosa
Detto questo gli sorrise ed insieme entrarono in quella piccola saletta.
Tutti si voltarono immediatamente verso di loro e quattro paia di occhi iniziarono a scrutare il nuovo arrivato.
Taehyung distolse subito lo sguardo dal biondastro e rivolse un'occhiata gelida al proprio ragazzo, cosa cazzo stava a significare?
Ragazzi...lui è Jimin. Jimin, Taehyung già lo conosci. Quindi quei tre sono: Namjoon, Seokjin e Yoongi
Jungkook parlò con lentezza, indicando ognuno dei ragazzi.
Jimin si ritrovò ad annuire molto distrattamente, troppo preso ad ammirare la bellezza disarmante di Min Yoongi. Era bellissimo. Il ragazzo più bello che avesse mai visto. Come poteva essere legale?
Perché lo hai portato qui?
Tae parlò con tono freddo, facendo rabbrividire tutti. Che gli prendeva?
Incrociò entrambe le braccia al petto, rivolgendo un orribile occhiata a Jungkook.
È mio amico, ho tutto il diritto di portare un mio amico al karaoke, Tae. Si può sapere che ti prende?
Sbottò infastidito il più piccolo, quella situazione era incredibilmente ridicola.
E soprattutto, perché lo guardava in quel modo? Non aveva mica ucciso qualcuno.
Ne parleremo un'altra volta. Ora non ho voglia di discutere con te
Disse con rabbia il maggiore, stringendo con forza il bracciolo della poltroncina su cui era comodamente seduto.
Non gli piaceva quel tizio, per niente. Era ovunque, sempre presente indipendentemente dalla situazione. Jungkook non faceva altro che parlare di lui, da giorni ormai.
Jimin ha detto, Jimin ha fatto, Jimin qui, Jimin lì, Jimin, Jimin e ancora Jimin.
Odiava sentirlo nominare ed odiava ancora di più avercelo di fronte. Con quella sua espressione da finto innocente ed il visetto perfetto. In più era l'ex di Kookie, del suo Kookie. E la relazione tra quei due non durò certo un paio di mesi, durò anni. Cazzo.
Si sentiva così inferiore dinanzi a quel cosetto minuscolo. Era talmente carino che il solo guardarlo gli faceva venire una carie.
Dalle sue labbra fini fuoriuscì un lieve ringhio che attirò l'attenzione della persona al suo fianco.
Yoongi lanciò un'occhiata preoccupata al ragazzo seduto vicino a lui, riusciva perfettamente a percepire tutta l'irritazione e la frustrazione dell'amico. Che poteva fare per aiutarlo?
Si mangiucchio le unghie, profondamente incerto.
Come vuoi tu, Taehyung
Sospirò sconfitto Jungkook, prendendo posto vicino a Jin. Evitò di incrociare nuovamente lo sguardo del suo ragazzo e giocherellò con le proprie dita per l'intera serata.
...Kookie? Ehy, mi stai ascoltando? JUNGKOOK!
Il corvino sobbalzò spaventato, voltandosi subito dopo verso quel rompi coglioni di Min. Gli aveva urlato in un orecchio, che odioso.
Ah, alla buonora. Sono dieci minuti che provo ad attirare la tua attenzione
Soffiò infastidito il ragazzo dai capelli color cielo, scoccandogli l'ennesima occhiataccia della serata. Ma che avevano tutti?
Stavo dicendo: domani ci sarai sì o no?
Jungkook fissò l'amico, senza dire una parola. Cosa ci sarebbe stato la serata successiva? Non riusciva a ricordarlo.
Oh...uhm, Yoongi non ricordo cosa ci sarà domani
Mormorò timidamente, mentre le guance assumevano una lieve sfumatura rossastra a causa della vergogna.
Mi deludi, Jeon. Domani ci sarà il primo concerto di Taehyung. È una settimana che proviamo ininterrottamente, non ne sapevi nulla? Tae non te l'ha detto?
Chiese infine, dopo aver notato l'espressione sorpresa del più piccolo.
No, non mi ha detto assolutamente niente
Lanciò uno sguardo ferito e deluso al proprio ragazzo, perché glielo aveva tenuto nascosto?
Quest'ultimo, notando la sua espressione, decise di alzarsi e dirigersi verso l'uscita. Lanciò un'ultima occhiata in direzione del piccolo, una muta richiesta di raggiungerlo fuori.
Jungkook si alzò immediatamente e borbottò un: "vado in bagno, torno subito" prima di correre dietro al più grande, seguendolo nel retro.
Appena furono da soli Kookie si posizionò di fronte al maggiore, fissandolo intensamente.
Mi spieghi perché diavolo non me lo hai detto?
Sbottò infine, col dolce visino arrossato per via della rabbia.
'Devo calmarmi' pensò.
Ah, ti interessava saperlo?
Gli chiese ironicamente Taehyung, lanciandogli un'occhiata di fuoco ed appoggiando la propria schiena alla parete in mattoni.
Certo che mi interessava saperlo, razza di idiota. Che cazzo stai dicendo?
Il moro corrugò la fronte, irritato. Aveva forse sbattuto la testa e perso alcune facoltà mentali?
Mah non sembrava più di tanto, sai? Sono giorni che vengo messo in disparte perché sei troppo impegnato con quello. 'Oggi non puoi venire TaeTae, devo uscire con Jimin'
'Puoi evitare di accompagnarmi a casa per oggi, Jiminie è venuto in macchina'
Jimin, Jimin, Jimin e ancora quel cazzo di Jimin.
Perdonami se il fatto di essere messo in secondo piano da chi, tecnicamente, sarebbe il mio ragazzo mi turba, eh
Tea si ritrovò ad alzare la voce, stringendo i pugni lungo i fianchi. Dopo più di sette giorni era finalmente esploso dinanzi al corvino, vomitandogli addosso tutta la rabbia (e...gelosia?) che aveva cercato inutilmente di reprimere. Si sentiva meglio, incredibilmente meglio.
Jungkook, sentendo quelle parole, sbarrò i suoi occhioni scuri. Indietreggiando leggermente. Non lo aveva mai ignorato o...lo aveva fatto? Deglutì, sentendosi uno stupido.
Lo aveva sul serio messo in disparte? Percepì alcune lacrime inumidirgli gli occhi ed iniziò a vedere offuscato. Si sentiva in colpa, uno schifo. Lo aveva ferito.
Vuoi lasciarmi?
Mormorò il minore, tremando al pensiero.
Taehyung - visibilmente più calmo dopo essersi tolto quel peso che gli opprimeva il petto - scrutò con attenzione la figura del ragazzo a pochi metri da lui. Voleva lasciarlo? Assolutamente no.
Non voglio lasciarti, Kookie. Voglio solo non essere messo da parte, lo capisci? Sono io il tuo ragazzo, non lui. In questi giorni è sembrato l'opposto. Sembrava che io fossi l'amico e lui il fidanzato e beh...questa cosa non mi piace
Gli si avvicinò, prendendo il suo piccolo viso tra le mani.
Era bellissimo il suo Kookie. Perfetto.
Con un lieve movimenti dei pollici gli asciugò le guance, guardandolo negli occhioni.
Quel biondo da quattro soldi deve capire che tu, Jeon Jungkook, sei solo ed esclusivamente mio. Sono stato abbastanza chiaro?
L'interpellato schiuse - abbastanza sorpreso - le labbra, arrossendo un poco.
Jungkook ancora non si era abituato a trovarsi così vicino alle labbra del suo hyung, a poter toccare ed amare quel viso, quel corpo.
Sono stato chiaro, Jungkookie?
Ripetè Taehyung, sfiorandogli le labbra rosee con il proprio indice.
Chiarissimo, hyung
Mormorò Jungkook, socchiudendo appena gli occhi, rilassato dal tocco delicato del più grande. Si ritrovò poi a sporgere involontariamente le labbra, facendo ridacchiare il suo TaeTae.
Cosa vuoi, piccolo?
Si avvicinò alle labbra ancora schiuse del minore, deviando - all'ultimo - verso una delle sue liscissime guance. Ci stampò un rumoroso bacio.
Il piccolo arricciò infastidito il naso, lo aveva illuso. Sporse il labbro inferiore verso l'esterno, assumendo un'espressione imbronciata.
Eddai Tae, mi mancano le tue labbra premute sulle mie
Sbuffò e, una volta resosi conto di ciò che uscì dalla sua adorabile boccuccia, il suo volto si infiammò dalla vergogna.
Ah sì? Interessante. Che altro ti manca, amore?
Taehyung adorava mettere in imbarazzo il suo ragazzo. Lo trovava troppo carino. E quelle guance completamente arrossate poi...
Adorabile.
Oh, non fare lo stronzo e smettila di parlare così tanto. Vuoi usare la lingua? Bene, usala per baciarmi
Sibilò il ragazzo dai capelli scuri, indispettito. L'altro non riuscì a trattenere una risatina divertita prima di fiondarsi sulle labbra morbide del minore.
'Sanno di cioccolato' pensò, sorridendo lievemente durante il bacio.
Fu la suoneria di uno dei loro cellulari ad interromperli, una melodia piuttosto acuta e fastidiosa.
Ma che cazzo Taehyung, perché hai Havana della Cabello come suoneria? È una tortura quella canzone!
Jungkook si stacco dalle labbra al sapore di zucchero che tanto amava, incrociando le braccia al petto. Detestava quella canzone.
Ehy, non guardarmi così
Disse con un broncio il piccolo Kim, afferrando il proprio telefono tra le mani.
È stato Yoongi a cambiare la mia precedente suoneria con questa, io non c'entro
Tentò infine di giustificarsi, passandosi una mano tra i capelli biondi. Lui non c'entrava per davvero. Che colpa ne aveva se il suo basso amico aveva una sorta di fissazione per quella canzone?
Chi ti ha chiamato?
Gli chiese infine Kookie, provando a sbirciare il nome sullo schermo del telefono.
Yoongi, probabilmente ci rivogliono dentro
L'altro annuì e, timidamente, intrecciò le proprie dita con quelle del compagno.
Entriamo allora
Insieme si avviarono verso la piccola sala ma, prima che Jungkook potesse aprire la porticina bordeaux, Taehyung lo bloccò, avvicinandosi al suo orecchio.
Comunque, il colore biondo sta decisamente meglio addosso a me

Comunque, il colore biondo sta decisamente meglio addosso a me

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