Chapter 9

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Hobi, oggi non è affatto giornata.
Mi sento così incredibilmente stupido ed irrilevante.
Ma alla fine è...ciò che sono, no? Sono una persona terribilmente stupida e di scarsa importanza. Oltre che un tremendo illuso.
Tutto è iniziato questa mattina mentre mi lamentavo con Tae.
Avevo appena realizzato che questo, per lui, Yoongi, Nam e Jin sarebbe stato l'ultimo anno di scuola.
Lui mi teneva tra le sue braccia - avevamo deciso di rifugiarci sul tetto della scuola - ed io mi lasciavo accarezzare dolcemente la testa, mentre borbottavo frasi sconnesse.
Fin qui non c'è nulla di strano, giusto?
I problemi si verificarono appena iniziai ingenuamente a pianificare alcune cose.

Mi sentirò così solo, aish. Verrai a trovarmi, vero?
Potresti venirmi a prendere a scuola, ogni tanto.

Infatti, dopo queste parole, lo sentii irrigidirsi. Ero decisamente confuso.
Che avevo detto di sbagliato? Dopotutto stavo solo fantasticando un po'.
Smise tutto ad un tratto di accarezzarmi e notai che la stretta sui miei fianchi si era lievemente allentata. Di istinto puntai i miei occhi nei suoi, in cerca di risposte. Perché si stava comportando così?
Si prese il labbro inferiore tra i denti, distogliendo il proprio sguardo dal mio.
Va tutto bene, Tae..?
Chiesi con incertezza, provando ad accarezzargli il volto.
'Provando', sì. Ha scacciato la mia mano mentre questa era ancora a mezz'aria, Hobi. Ci sono rimasto malissimo.
Stavo per chiedergli nuovamente cosa non andasse ma riuscì ad anticiparmi.

Partirò una volta terminato l'anno scolastico, Kookie.

Ti giuro, inizialmente ho pensato che mi stesse prendendo per il culo. Ma, purtroppo per me, mentre quelle parole scivolavano fuori dalla sua bella bocca, non c'era alcun segno di divertimento sul suo volto. Era serio, serissimo.
In che senso sarebbe partito? Dove diavolo voleva andare?
Gliel'ho chiesto, hyung.
Con una voce orribilmente tremante gli chiesi dove se ne sarebbe andato e, soprattutto, per quanto tempo.
Lui mi rispose dopo interminabili secondi di silenzio, sembravano non passare mai. Credimi.
Una volta sentita la sua risposta non riuscii a trattenere le lacrime, queste scivolavano in un modo incredibilmente veloce sulle mie guance. Così calde, così salate e sovraccariche di tristezza. Di delusione.
Non riuscivo a fermarle.
Improvvisamente le sue braccia mi avvolsero di nuovo, trattenendomi contro il suo petto.
Andrà in America, Hobi.
Vuole continuare la sua carriera come modello lì, mi sento a pezzi.
Immagino stia pianificando questo suo "viaggio" da anni, è seriamente deciso a farlo.
È ciò che più desidera alla fine.
Tutti sono d'accordo con lui, lo sostengono e...beh, è giusto così.
Dovrei farlo anche io, vero? Allora perché non ci riesco?
Perché vedo tutto questo come una sorta di tradimento alla mia fiducia? Come l'ennesimo abbandono?

Quindi al termine dell'anno scolastico io...io non ti vedrò più, ho capito bene?

Provai a trattenere i singhiozzi, pensa che il petto mi doleva tremendamente tanto erano frequenti.
Riversai tutte le mie lacrime contro la giacca della sua divisa, stringendo il tessuto in due pugni.
Lui se ne rimase a fissarmi in silenzio, con uno sguardo dispiaciuto e gli angoli della bocca piegati verso il basso.

Ehy, divertiamoci. Finché possiamo...

Riuscii a sentire il mio cuore spezzarsi in mille e piccoli pezzi. Cosa intendeva con quel "divertiamoci"? Ero forse solo un passatempo?
Non gli lasciai dire altro, nemmeno gli risposi. Mi alzai soltanto e, velocemente, rientrai a scuola, lasciandolo completamente solo su quel grande terrazzo.
Ho fatto bene secondo te? Perché io penso di essermi comportato da stupido e da egoista. Dovrei pensare a ciò che è meglio per lui, merita di essere felice.
Ma quel che è peggio è che (credo) si sia arrabbiato con me - e ne avrebbe tutte le ragioni - considerando che, dopo ciò che è successo, non mi ha chiamato o scritto neppure una volta.
Ora sono come sempre sdraiato sul mio comodo letto, a deprimermi.
Gli ho inviato un paio di messaggi, qualche ora fa, ma non li ha ancora visualizzato. Ho provato anche a chiamarlo...ed è scattata la segreteria telefonica. Non so cosa fare.
Voglio andare da lui. Voglio scusarmi, stringerlo e baciarlo ripetutamente.
Ma, considerando che i nostri incontri sono quasi sempre avvenuti a casa mia, non ho la benché minima idea di quale sia il suo indirizzo. Questo è un grosso problema.

Notes  «Taekook»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora