Capitolo 6

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Capitolo 6 - May 2

May

Non cercarmi, non chiamarmi. È finita, May. Non ti ho mai amato, fattene una ragione. Ti ho solo usata per avere un tetto e una ragazza da scopare. Non eri altro che questo per me.

NO, NO, NO!
Non di nuovo, Graham.
Non di nuovo...
Strinsi ancora più forte la presa sulla camicia di mia sorella Joy, mi stavo aggrappando con tutte le mie forze all'unico appiglio che mi era rimasto.
Quando avevo aperto gli occhi quella mattina, ero così felice! Graham aveva fatto l'amore con me per tutta la notte ed era stato così bello, ma così straziante. Come se volesse dirmi addio, come se quella fosse l'ultima volta che mi avrebbe toccata in quel modo. Avevo lasciato le mie stupide preoccupazioni in un angolo del mio cuore ed ero corsa a cercarlo perché non era più al mio fianco. Il bagno era vuoto, il corridoio era vuoto... l'armadio era vuoto. Non c'era più la sua roba, i suoi vestiti e tutto di lui. In preda al panico avevo sbirciato dalla finestra per vedere se la macchina era ancora lì, ma tutto quello che avevo visto era stato solo il mare possente e arrabbiato. Così ero scesa in cucina, ancora incredula e tremante, ed avevo trovato un biglietto con la sua calligrafia.
Quelle parole mi uccisero, ogni singola sillaba mi aveva oltrepassato il corpo come una lama invisibile, facendomi sanguinare.
Distrutta ed ancora incosciente, mi ero accasciata a terra piangendo e singhiozzando senza sosta.
Graham se n'era andato.
Mi aveva lasciata, sola ed appagata, un'altra volta.
«Oh piccola!»
Le parole di mia sorella Joy mi avevano riportato alla realtà; un mondo dove Graham non c'era. Sentii tutto il dolore soffocarmi e quasi non riuscii a respirare per un minuto che mi sembrò un'eternità. Non capii nemmeno come avesse fatto Joy ad entrare in casa mia, ma quello era un problema di meno conto.
Adesso se ne stava lì, ancora a terra, abbracciandomi e sostenendomi come non mai.
Il suo futuro marito Richard se ne stava seduto con le mani in mano a guardare la scena straziante di me in preda alle pene più atroci.
«Richard, devi dirglielo». Stava dicendo Joy mentre continuava ad accarezzarmi come se fossi un cucciolo ferito. Be', lo ero. Lo ero eccome.
«Non posso, Joy. Non riguarda solo lei, c'è di più, non voglio assolutamente compromettere la missione. Deve stare al sicuro».
Missione? Ma di cosa stava parlando? E perché avevo l'impressione che lui sapesse dov'era Graham?
«Devi dirle la verità, sta soffrendo troppo. Ha bisogno di sapere la verità, Richard».
«Joy» imprecò Richard passandosi furiosamente la mano tra i capelli corti. «È per la sua incolumità, deve stare al sicuro. L'ho promesso».
«Cazzo, a chi? A chi l'hai promesso?»
Mi alzai di scatto, dando uno strattone a Joy mentre mi avvicinavo furiosamente a Richard. Lui sapeva qualcosa, glielo si leggeva in faccia.
«Rispondi!»
Il mio urlo squarciò l'atmosfera tesa che si era creata. Richard sospirò, annuendo.
«A Graham, l'ho promesso a Graham».
Un tuffo al cuore.
Ecco cosa successe quando Richard disse il suo nome.
«Adesso tu mi dice che succede e nessuno si farà male».
La voce calma che uscì dalla mia gola mi mise paura, era terrificante tutto quello che stava succedendo.
«Non posso, Norah. Non posso, tu devi stare al sicuro» le parole gli morirono in gola «Lui vuole che tu stia al sicuro».
«Cazzo, Richard! Tu non hai idea di quanto mi ha ferito quel biglietto, devo sapere se mi ha lasciato perché non mi ama».
Trattenni le lacrime, non volevo pensare a nessuna delle opzioni che riguardavano il "non amarmi".
Perché io ci credevo ancora al nostro amore, era vivo ed era forte qualsiasi cosa stesse accadendo.
«Come fai a non rendertene conto?! Lui ti ama, ti ama così tanto da andarsene affinché tu resti al sicuro. Per questo devi dimenticarlo, Norah».
«NO!» risposi di scatto.
«Io non dimenticherò mai Graham, MAI!».
«Ric, diglielo. Ora».
Mia sorella stava minacciando il suo futuro marito per me e per Graham,  ed in quel momento capii quanto mi volesse bene. Inoltre, il suo atteggiamento durante la cena mi fu più chiaro. Graham nascondeva qualcosa a me, e a lei non stava bene.
«Okay, okay. Graham è nei guai». Cosa? Ingoiai il groppo in gola e mi sedetti sul divano accanto a Joy, mentre Richard continuava a parlare.
«Non è colpa sua, Norah. È colpa di suo padre, ha dei debiti con gente davvero brutta, con cui non si scherza. Ha dato loro modo di trovare il figlio, ha detto che lui avrebbe risolto i suoi problemi. A loro serviva un pugile bravo per gli incontri clandestini, così Graham ha dovuto accettare. Avevano minacciato di ucciderti, di uccidere suo padre e sua sorella. Ha solo fatto in modo di salvare la pelle a tutti, rischiando la sua vita».
Ecco perché aveva cominciato a combattere di nuovo...che cosa orribile. Aveva nascosto i suoi problemi dietro la sua falsa allegria, affogandoli dentro di me ogni volta che poteva.
«Non so dov'è, so solo che ha un incontro tra due settimane fuori città e deve allenarsi, il tizio con cui combatterà è davvero tosto. Ma devi stare tranquilla e promettermi che non farai nulla di insensato, non gli faremo finire l'incontro. Ho già parlato con la polizia, manderemo degli agenti in borghese per tenerlo sotto controllo quando ci sarà l'indirizzo dove si terrà l'incontro. Sarà al sicuro, saranno pronti ad intervenire in ogni momento. Stanno cercando quei tizi da anni, hanno l'opportunità di prenderli e di mandarli in prigione, così Graham sarà libero e tu sarai al sicuro. A lui importa di te, ti ama tantissimo. Ora devi fare ciò che ti dico, okay?»
Annuii, ancora sotto shock.
«Okay».
«Bene, non devi chiamarlo. I tizi tengono sotto controllo il suo cellulare, lo metteresti solo in pericolo. Dobbiamo aspettare, Norah».
Io non posso aspettare...devo sentirlo. Devo sapere che sta bene.
«Dimmi solo che sta bene, ti prego». Lo supplicai, cacciando indietro le lacrime.
«Norah, lui sta bene. Dovrà contattarmi prima o poi, è questione di giorni. Ti dirò di più quando sarà il momento, devi solo fidarti di me, di Graham».
Come potevo fidarmi? Graham mi aveva mentito!
Acconsentii, non ero più arrabbiata con Graham. Cioè, un po' lo ero perché mi aveva tenuta all'oscuro di tutto, ma adesso non aveva più importanza.
Ero solo molto preoccupata, volevo che tornasse a casa, da me, sano e salvo. Mi importava solo di questo, il resto poteva andare a fanculo. E soprattutto, suo padre.
Dovevo trovarlo, meritava di esserci lui al posto di Graham.
Avevo un piano, ero una donna innamorata e dovevo salvare l'amore della mia vita.

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