Capitolo 8 - May 2
May
Stavo così male da quando Graham aveva lasciato la nostra casa.
Sapere che era da qualche parte, da solo, ad allenarsi o a combattere, mi faceva male. Poi quella nausea non voleva andarsene, ce l'avevo la mattina ed il pomeriggio, un po' la sera passava ma avevo anche tanto sonno. Ero sempre a letto, non avevo neppure la forza di andare in cucina o di andare in bagno. Non avevo fame e mi sentivo tanto debole e vulnerabile. Mia sorella Joy veniva a trovarmi ogni giorno, a volte c'era anche Richard, a volte anche mia madre.
Non stavo molto bene per tante cose, ed il mio piano di cercare il padre di Graham era andato in fumo per colpa di questo virus intestinale che non voleva lasciarmi andare.
Mi stiracchiai leggermente, avevo dormito così bene quella mattina! Poi Graham mi era apparso in sogno e aveva sussurrato di amarmi, tenendomi stretta tra le sue braccia per tutto il tempo. Non volevo svegliarmi da quel paradiso, ma avevo sentito Richard e Joy entrare in camera mia e parlare di qualcosa che non avevo capito poiché parlavano a bassa voce.
«D'accordo, vai, le parlo io». Stava dicendo Joy a Richard quando aprii gli occhi verso la loro direzione.
«Oh, finalmente ti sei svegliata! Come ti senti?» Joy mi sorrise, ma mentre stavo per risponderle mi venne da vomitare e corsi subito in bagno ad aggrapparmi alla tazza del water. Si stava creando una forte amicizia tra noi visto che ultimamente ci capivamo. Odiavo tutta quella storia delle nausee mattutine.
«Forse dovresti usare questo». Mia sorella mi porse un test di gravidanza ed io sgranai gli occhi quando lo vidi.
«Cosa? No, non è possibile!» raggiunsi il lavandino e mi lavai i denti sciacquando la bocca. Un bambino. Caspita, com'era possibile? Noi stavamo sempre attenti, prendendo precauzioni ogni volta. Ma, un bambino. Un bambino tutto nostro, mio e di Graham. Cavolo.
«Sorellina, i sintomi sono quelli, non c'è dubbio».
«Ma il medico ha detto...» Joy mi bloccò.
«Il medico ti ha dato assoluto riposo, ma non hai notato che non ti ha prescritto nessun farmaco?» In effetti non prendevo nessuna medicina al momento.
«Joy...»
«Fai quel test, Norah».
Annuii ancora sotto shock, forse era la cosa giusta da fare.L'attesa mi stava uccidendo.
Joy ed io stavamo aspettando il risultato del test sedute sul letto, spalla contro spalla a sostenerci come ai vecchi tempi, mancava solo mia sorella Katy e poi il trio era completo. Richard non c'era, era dovuto correre in studio per un colloquio importante.
Mi torturai le mani e il labbro, mordendolo forte. L'idea di avere un bambino con Graham mi piaceva così tanto che speravo che il risultato fosse positivo. Non sarei riuscita a tollerare un risultato negativo perché amavo l'idea di vedere camminare un piccolo Graham per casa, con i suoi stessi occhi, con i suoi stessi capelli e con le sue labbra carnose.
Ma ero anche triste, in effetti non doveva esserci Joy accanto a me ma Graham il quale era troppo lontano per esserci.
«Hanno suonato alla porta, vado ad aprire». Mi informò Joy mentre lasciava il suo posto accanto a me.
Adesso ero sola, con il test tra le mani e un'idea in testa che mi terrorizzava. E se Graham non volesse un bambino?
Cavolo, questo pensiero mi uccise.
Ma non poteva di certo essere così, lui mi amava, amava noi e la nostra piccola dimora, amava ogni singolo dettaglio della nostra vita. Avrebbe amato anche il nostro bambino.
Mi presi di coraggio e girai lentamente il test per vedere il risultato. Dovevo farlo da sola perché era giusto così.
Le mie dita tremarono per l'agitazione fino a quando non fu chiaro quello che c'era scritto. Battei le palpebre più volte, sconvolta dal risultato e impossessata dalle lacrime che mi annebbiarono la vista.
All'improvviso entrarono dalla porta Joy e Katy, entrambe sorridenti e felici. Restai a guardarle pietrificata, mentre loro si avvicinavano piano al letto, sedendosi ai miei lati.
Mi abbracciarono ed io scoppiai a piangere.
«Norah May Alcott vuoi dirci che succede?» mi chiese la voce emozionata di Katy.
«Sono incinta». Sussurrai piano, ancora incredula.
Dentro di me stava crescendo un piccolo dolce bambino. Un figlio tutto mio e di Graham, l'unione del nostro amore.
«ODDIO!» urlarono entrambe prima di avvolgermi in un abbraccio di gruppo. Le strinsi a me, le mie due sorelle erano qui e mi stavano supportando in tutto e per tutto.
«Dobbiamo festeggiare e dirlo a mamma e papà!»
«No». Mi opposi subito, non volevo dirlo a nessuno. C'era una persona che meritava di saperlo prima di chiunque altro.
«Devo dirlo a Graham, quindi tenete la bocca chiusa fino al suo ritorno, okay?»
«Sì, hai ragione». Rispose Joy, mentre Katy annuiva d'accordo.Joy e Katy restarono per le tre ore successive, ordinammo la pizza e Joy mi cucinò i pancakes. Ero ritornata di buon umore e non era tornato solo quello, ma anche la fame! Divorai ogni cosa nel giro di pochi minuti, finalmente sazia e appagata.
Vedemmo anche un film, poi Katy tornò a casa e Richard venne a prendere Joy.
Ero felice e non riuscivo a togliermi il sorriso dalla faccia, eppure sentivo che c'era qualcosa che non andava. Tutto quell'entusiasmo non condiviso con l'unica persona che volevo qui, mi mise tristezza.
Graham doveva saperlo subito, avevo bisogno di dirglielo perché era l'unico che avrebbe capito il mio stato d'animo. E poi ero super sicura che avrebbe combattuto per noi con molta più forza e amore. Perché Graham doveva ritornare a casa, doveva sopravvivere per noi.
Pensai anche che fosse depresso e arrabbiato, triste e solo, aveva bisogno che gli dicessi che lo stavo aspettando, anzi che lo stavamo aspettando.
Fargli una chiamata era rischioso, ma un sms?
Sì, gli avrei mandato un sms e poi lo avrebbe cancellato subito dopo senza lasciare traccia.
Sperando che il suo cellulare fosse ancora attivo, scrissi:
Torna tutto intero, io ed il nostro piccolo abbiamo bisogno di te. Ti amiamo.
Lasciai che il cellulare mi scivolasse tra le mani sul cuscino, mi girai a guardarlo in attesa di una risposta. Stavo piangendo di gioia quando lo schermo si illuminò ed il cellulare mi segnalò l'arrivo di un nuovo messaggio, quindi lo aprii:
Torno presto, vi amo più della mia stessa vita.Sorrisi e chiusi gli occhi.
Era la prima notte, dopo sette giorni, in cui riuscii a dormire serenamente._______________________
Premesso che: HO PIANTO sul finale di questo capitolo.
Vi sta piacendo May 2? Fatemi sapere perché ho intenzione di scrivere ancora di Graham e May❤
Spero di riuscire ad aggiornare ancora, ma se non ci riuscirò perché ci sono le feste allora vi auguro BUONA NATALE E FELICE ANNO NUOVO ❤ Fede
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May - May 2
ChickLitMAY Bukowski scrisse: "Era bello che fosse lei a stringermi, a lasciar perdere le parole." Aveva ragione. Quando Norah May Alcott mi teneva tra le sue braccia, stretto al suo corpo caldo, le parole non servivano. Curava le mie cicatrici con la forz...