Piangendo cercai di racimolare le poche cose di davvero importanti che volevo portare con me a palazzo.
-Non sei contenta Kris?- disse mia madre entrando nella stanza.
Scrollai la testa.
Non volevo diventare una uno.
-Io... io non sarò mai una brava principessa- dissi chiudendo gli occhi e appoggiandomi una mano sulla fronte.
Essere principesse voleva dire avere troppi impegni: dover tenere conversazioni in varie lingue, scegliere il bene del popolo, appoggiare le decisioni e apparire sempre perfetta.
Io non ero brava in niente di quello e soprattutto non ero perfetta.
Ero un disastro, non riuscivo nemmeno a portare sempre a casa il cibo alle mie sorelle!
-Kristen, l'importante non è diventare una principessa, ma...-
-I soldi che riceverai ogni giorno che starai lì. Lo so, me l'hai già detto- presi il mio libro preferito e lo appoggiai vicino al mio zaino.
Da quando mio padre era morto io ed Elys avevamo preso il posto suo aiutando mamma a gestire la famiglia numerosa. OEa che però lei non c'era più ero rimasta solo io e mia madre a dover sfamare quattro persone. No era facile, per niente.
Di sicuro i soldi del giochino del principe ci sarebbero serviti, ci avrebbero sfamato per diversi mesi.
-Kris...- disse mia madre appoggiandomi una mano sulla schiena.
-E se non mi piacesse il principe? Se si rendesse conto che sono lì per sbaglio? Se non mi comportassi bene? Non ho l'educazione di una due o di una tre, ammettiamolo, sono la ragazza di livello sociale più basso lì dentro. Non... non posso reggere il confronto- gettai dentro allo zaino un paio di collanine e un braccialetto in argento.
Troppi se mi affollavano la testa, sentivo che stavo per esplodere, ne ero sicura.
-Mamma, ci sono i consiglieri di palazzo, vogliono vedere Kris- ci interruppe Momo sbucando in camera.
Mi guardò con sguardo interrogativo e poi uscì.
-Kristen Style, asciugati le lacrime e fai vedere chi sei- disse mia madre prendendo il libro che avevo messo vicino a me e nascondendolo sotto alle coperte prima di uscire. Sorrisi a quel gesto.
Asciugai le lacrime col dito e tirai su col naso, sperai non si notasse troppo che avessi appena finito di piangere.
-Buongiorno Lady Kristen- disse una voce famigliare entrando nella mia camera.
Harry.
Era colpa sua e del suo vestito se ero finita lì. Sentii montare la rabbia mentre coi suoi occhi smeraldo si faceva spazio nella stanza.
-Lady Kristen è un piacere conoscerla- disse un uomo minuto e bianco entrando nella camera appena dopo il ragazzo.
-O, che sgarbata, non vi ho preparato delle sedie. Prego sedetevi pure dove trovate posto- dissi alzando il mento senza sorriso.
Avevo gli occhi rossi e riuscivo a stento a trattenere le lacrime.
Harry mi fissava.
L'uomo vicino a lui prese due sedie posizionandole vicino alla scrivania ed io mi sedetti sulla poltrona di fronte a loro.
-Allora, passiamo subito alla parte democratica della faccenda- disse l'ometto -lei è proprietà di Nuova America ora quindi dovrà prendersi cura del suo corpo, della sua immagine pubblica e della sua alimentazione....-
-In poche parole non posso più uscire di casa come vorrei io, ma come vorrete voi?- feci una smorfia. Era inaccettabile.
Harry sorrise lateralmente.
-In pratica non dovrà uscire da palazzo, ma teoricamente sì. Dicevo, prenderà delle vitamine due volte al giorno, essendo una quattro non avrà sempre avuto dei pasti regolari- continuò lui mettendo sul tavolo una scatoletta di pillole.
Soffocai una risata nervosa incrociando lo sguardo interrogativo di Harry.
-Ora... non sia timida, deve assicurarci che lei sia vergine- disse lui guardandomi.
Sbarrai gli occhi. Senti salire un misto tra rabbia, disgusto e tristezza nel corpo.
-Certo che sono vergine signore! So che non si può avere figli senza essere sposati ufficialmente, non sono stupida!- Scattai in piedi stringendo le mani a pugno e schiacciandole contro il piano del tavolo. Se avessi potuto avrei incenerito entrambi con gli occhi.
-Firmi questo modulo per dichiararlo- disse lui porgendomi un foglio e una penna impassibile. Mi risedetti e firmai scocciata, non sarebbe servito a nulla comunque.
-Ora ripasseremo un pò di regole. Harry, vuoi dirle tu?- chiese l'omino guardandolo.
Lui annuì.
-Non potrà uscire dal palazzo senza l'autorizzazione del principe, pena l'eliminazione. Non potrà avere altri legami d'amore con uomini del palazzo o di altre caste, pena l'eliminazione e verrà declassata a sei. Non potrà chiedere al principe di avere incontri a quatr'occhi, dovrà essere lui stesso a chiederglielo, pena la sospensione temporanea dalla scelta. Non potrà mai richiedere al principe di svelare il suo volto se non sarà lui di sua spontanea volontà a farlo, pena l'eliminazione. Che vada d'accordo oppure no con le altre ventitrè concorrenti non potrà mai recar loro danno né fisico né morale, pena l'eliminazione. Dovrà rimanere nella scelta fino a quando il principe vorrà, dovrà sempre presentarsi al meglio e dovrà indossare e mangiare unicamente cose preparate a palazzo, questo per la sua sicurezza. Consiglio più che regola, non si sottragga a qualsiasi cosa le chieda di fare il principe: baci, carezze o di più. Tutto chiaro?- non l'avevo mai sentito così freddo e autoritario.
Strinsi i denti.
Non ero di proprietà di nessuno, io potevo fare ciò che volevo. Se mi fossi innamorata di una guardia non potevo? Se volevo tirare uno schiaffo ad un'altra concorrente chi me lo impediva? Se volevo andare a fare un giro fuori dal palazzo perchè non potevo?
-E' un'assurdità- dissi stringendo le mani a pugno.
-Assurdità o no oramai ne è dentro. Ora firmi quest'altro modulo- Harry mi passo altri fogli di carta.
Li firmai.
Non volevo.
-Da questo momento è una due, ma la sua famiglia è lo stesso una quattro, se diventerà regina sia lei che la sua famiglia diventerete uno- concluse l'uomo minuto.
Ero una due? Non poteva essere possibile.
-Domani si faccia trovare pronta per le dieci di mattina, indossi il vestito rosa e si prepari a cambiare totalmente la sua vita- Harry mi sorrise in modo amichevole.
-E se non volessi?- dissi fissandolo negli occhi provando a trasmettergli tutto l'odio per quella stupida cosa nella quale lui mi aveva cacciato.
-Il principe ne rimarrebbe molto deluso- disse facendo un occhiolino e beccandosi una sberla leggera dall'altro.
-A domani Lady Kristen- e l'uomo pallido uscì dalla camera.
-Spero di rivederla a castello Kristen- poi Harry si inchinò elegantemente per baciarmi una mano e sorridendomi maliziosamente uscì lasciandomi sola nella stanza.
Aspettai di sentir allontanare la macchina reale, poi afferrai la prima cosa che avevo tra le mani e la scagliai al suolo urlando.
Ero esausta e non era ancora cominciato niente.
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The choice
Fantasy[Ispirato a "The Selection" di Kiera Cass] Il principe Harold deve oramai scegliere moglie e di sicuro non è facile quando si ha un intero stato e non si è mai usciti dal castello. Ventiquattro ragazze verranno scelte e lui dovrà sceglierne una, la...