Chapter VIII: Telediario

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I primi giorni erano passati normalmente.

Colazione con il principe Harold, al mattino lezione di galateo, pranzo comune senza il principe ed Harry, al pomeriggio scuola e poi cena con Harry.

Oggi era il giorno del telediario della Scelta, ovverò u resoconto pubblico di quello che era successo fino a lì.

Stavo cenando con Harry e tenere la calma era quasi impossibile.

-Pronta per sta sera?- chiese Harry tagliando un pezzo di carne.

Io mi inumidii le labbra con un bicchiere di acqua e poi annuii.

Non riuscivo a parlare quella sera, ero troppo agitata. Cosa.. cosa avrebbero detto? Come dovevo comportarmi?

-Kris?- mi chiamò puntando i suoi penetranti occhi verdi nei miei scuri.

Sembrava che mi conoscesse da tempo. Era incredibile quanto fossi trasparente per lui.

-Si?- poggiai due dita sulla tempia guardando il cibo praticamente intoccato.

-Sei nervosa e non riesco a capire di che- poggiò semplicemente le posate sul piatto totalmente pulito e si pulì la bocca con il tovagliolo.

Sospirai chiudendo gli occhi.

-Non so come dovrei comportarmi...- abbassai lo sguardo sulle mie mani.

Lui si alzò scrollando la testa sospirando e mi prese una mano aiutandomi a stare in piedi di fronte a lui.

Il cuore accelerò i battiti. Ancora non riuscivo a capirne il motivo.

-Sii te stessa- mi sussurrò sorridendomi genuinamente.

Poi aprì la porta della mia camera, si passò una mano tra i ricci ed uscì dalla stanza. Non salutava mai prima di andare.

Mi diressi verso il letto; Heisel aveva lasciato il vestito per quella sera.

Era un vestito acquamarina corto fino al ginocchio sul davanti, ma poi scendeva lungo fino alle caviglie nella parte posteriore, aveva una unica spallina sulla parte sinistra e dei ricami con diamantini dello stesso colore del vestito sul corpetto; ci avrei scommesso il mio posto a Palazzo che quel vestito era stato fatto dalle mani sinuose di Kassy.

Kassy...

Mi mancava la mia vecchia vita composta di poche e semplici cose, vestiti sporchi, logori e di colori spenti. Volevo tornare a casa.

Sospirai tristemente mentre mi spogliavo per indossare quel capolavoro di sartoria.

Presi dei tacchi trasparenti abbastanza alti e poi un paio di pendenti argento e una collana abbinata.

Mi pettinai i capelli di lato, li fermai con una molletta argento e poi mi truccai con un leggero strato di lucidalabbra rosa e un altro di mascara.

Ero pronta.

Uscii dalla camera e camminai precariamente verso la sala centrale, ovvero quella nella quale si teneva il telediario. Straordinariamente riuscii pure a fare la grande scalinata senza cadere.

Tutte le ragazze erano già lì.

Cornelia indossava un lungo vestito verde mela aderente con uno spacco sul lato sinistro. I tacchi altissimi riprendevano i gioielli oro. Era bellissima.

Poi vidi Baely, aveva un vestito fino al ginocchio rosso fuoco con paiette arancioni e gialle disposte dalla parte sinistra verso al centro.

Mi vide, mi salutò con la mano facendomi segno di raggiungerla. Era l'unica che mi parlava.

-Ciao- dissi sorridendole -sei stupenda- le sorrisi di cuore. Lo pensavo veramente, era davvero stupenda.

-Grazie mille. Comunque anche tu la sei- mi fece l'occhiolino scoppiando a ridere.

Era più alta di me di una bella spanna e il vestito le snelliva la sua figura.

Mi guardai in giro cercando Harry, ma non lo vidi.

La regina ci diede ordine di sistemarci sulle sedie già predisposte.

Mi sedetti al fianco di Baely nelle sedie centrali.

La famiglia reale prese posto sui troni. Harold era sempre coperto. Poi entrò Greek, disse due parole al re e raggiunse il centro della sala. Aspettò il segnale dei cameraman e iniziò a dire le ultime notizie.

Ero un fascio di nervi. Tremavo e mi mordevo le labbra. Ero nel panico. Volevo che tutto quello finisse il prima possibile.

-Ora, popolo di Nuova America, andremo a presentarvi le nostre selezionate- disse Greek entusiasta.

Volevo incontrare lo sguardo di Harry, ma non lo vedevo sul set. Dov'era?

Harold mi stava guardando e potei intuire che stava sorridendo. Risposi al sorriso timidamente.

-Il giorno del loro arrivo le nostre bellezze hanno fatto un piccolo servizietto fotografico col nostro amato principe Harold. Voi durante la settimana avete potuto votare gli abum dal più bello al più brutto. Ora vi faremo vedere i tre più belli. Al terzo posto la serie di lady Baely!- Greek puntò una mano verso una schermata alle nostre spalle.

Le foto di Baely e Harold riempivano l'intero schermo.

Erano sorridenti, vivaci e scherzosi. Sembravo così in complicità.

-Sono molto emozionata di entrare in questa competizione. Amo le sfide e, soprattutto, mi piace conoscere gente nuova. Spero di farmi qualche amica in questa avventura- la voce di Baely accompagnò l'intera esposizione.

-Al secondo posto la serie di lady Cornelia!- potevo immaginare il sorrisino soddisfatto sulle labbra di quella ragazza.

Le loro pose erano sensuali, unite, come se fossero degli amanti costretti a non poter stare insieme.

-Non tutte sono fatte per diventare regina; ci vuole classe, eleganza e gentilezza- la sua voce seducente riempì la sala.

Falsa.

-A primo posto la serie di lady Kristen!- annunciò Greek.

Sgranai gli occhi incredula.

Le nostre foto erano dolci, tenere, come se fossimo fratello e sorella, ma c'era un qualcosa in più. Forse quella scintilla di semplicità che le rendeva realistiche.

-Come si sente adesso?- disse la voce di un giornalista.

L'intervista del primo giorno, no....

-Se lei venisse ribaltato in una realtà totalmente diversa dalla sua contro la sua volontà, come si sentirebbe?- disse la mia voce fredda.

Una foto era rimasta su quella schermata: io che stavo per cadere e Harold che mi prendeva al volo. Feci correre il  mio sguardo su di lui incrociando i suoi occhi. Sembravano rilassati al contrario dei miei terrorizzati.

-Piaciute? Alla prossima settimana- disse la voce di Greek prima che le telecamere e tutto venisse spento.

Rimasi impietrita sulla sedia a guardare Harold.

Come poteva essere?


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