-Lady Kristen si svegli- disse la voce di una delle mie cameriere.
Aprii gli occhi guardando il soffitto bianco.
Avevo sognato di essere tornata a casa perchè non adatta al ruolo di regina.
Che bel sogno.
-Buongiorno- sbadigliai mentre mi stropicciavo.
-La colazione sarà in camera, scelga il vestito ora- disse Heisel mentre portava un vassoio colmo di delizie nella camera per appoggiarlo sopra un tavolino da parete che non avevo notato il giorno prima.
-Mi preparerò io- mi alzai dal letto rabbrividendo al contatto gelido col pavimento.
-Ma Lady Kristen...- provò ad opporsi la domestica.
-Grazie così, ora potete andare a sbrigare le altre vostre faccende. Penso siano molte- buttai all'indietro i capelli passando le dita tra essi. Non avevo molti nodi fortunatamente.
-Ma noi dobbiamo servirla..- disse Aly facendo un passo verso di me.
-Vi ordino di andare a sbrigare ciò che dovete fare- affermai con autorità sperando che sta volta funzionasse.
Heisel sospirò ed uscì seguita da Aly.
Appoggiai una mano sulla fronte, non mi ci abituerò mai. E soprattutto odiavo usare quel tono di voce con delle lavoratrici come me.
Mi diressi verso l'armadio che mi avevano mostrato ieri.
C'erano sette vestiti appesi: uno di gemme rosse, uno con dei fiori rosa, uno verde con delle paiette di varie sfumature dello stesso colore sul corpetto, uno azzurro semplice, uno giallo e arancione, uno in pizzo bianco e uno che passava dal blu scuro al bianco.
Erano tutti stupendi, ma c'era un problema, erano lunghissimi.
Sbuffai. Presi il vestito verde e lo indossai. Dovevo aver portato delle cose da casa mia che mi avrebbero aiutato.
Afferrai lo zaino che avevo messo in un angolo della stanza e ne presi un paio di forbici e un ago con del filo.
Tagliai il vestito il più dritto possibile orizzontalmente all'altezza del ginocchio, poi ripiegai l'orlo e me lo sfilai rimettendomi la camicia da notte.
Presi il filo e lo infilai nell'ago, lo sistemai per bene e iniziai a cucire l'orlo.
Con i vestiti corti ero più a mio agio. Studiai il lavoro soddisfatta una volta finito.
Mi rivestii, presi le scarpe più basse che c'erano e una collanina in oro che era nella zona gioielli.
Andai in bagno, mi sciacquai il viso e mi pettinai i capelli raccogliendomeli in uno chignon alto con dei nastri verdi trovati sul lavandino.
Non sembravo quasi io con quel vestito e conciata così.
Tornai in camera e mi sedetti a mangiare la colazione.
A casa mia la colazione era molto semplice: una tazza di latte e una fetta di pane vecchio.
Però era bella perchè eravamo tutti insieme, parlavamo, scherzavamo sui nostri aspetti mattutini e pensavamo a ciò che dovevamo fare quel giorno.
Questa colazione era più ricca, c'era latte, thè, un liquido nero, pasticcini, biscotti e una fetta di torta, ma era vuota, non potevo parlare con... nessuno.
Sentii bussare alla porta mentre schiacciavo una fettina di limone nella tazza di thè. Non l'avevo mai bevuto così, ma aveva un'aria invitante e fresca.
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The choice
Fantasy[Ispirato a "The Selection" di Kiera Cass] Il principe Harold deve oramai scegliere moglie e di sicuro non è facile quando si ha un intero stato e non si è mai usciti dal castello. Ventiquattro ragazze verranno scelte e lui dovrà sceglierne una, la...