Chapter XX: Mistery

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Papà era di fronte a me con un pacchetto regalo nelle mani. Il tavolo della sala era improvvisamente diventato troppo grande; avrei voluto scavalcarlo e corrergli tra le braccia.

-Buon compleanno cucciola- disse lui allungando la scatola sul tavolo.

Con la mano la presi e la scartai velocemente.

Dentro c'era una strana statuetta a forma di foglia d'acero.

-Ma cos'è?- guardai mio padre con aria interrogativa.

Lui sorrise in modo comprensivo stringendo mia madre in un abbraccio dolce e rassicurante.

-Lo capirai quando sarai più grande- mi sorrise.

Cosa voleva dire? Perchè non me lo diceva ora? Cosa c'era di così segreto in quel regalo?

All'improvviso la foglia iniziò a bruciare col tavolo. Tutto si stava incendiando. Guardai dritto di fronte a me. Mio padre e mia madre sorridevano tra le fiamme.

-Mamma! Papà!- gridai in preda al panico.

-Siamo al sicuro tesoro, non preoccuparti, salva le tue sorelle- annuì mia madre mentre una lacrima le rigava la guancia. Si strinse al petto di mio padre e si trasformarono in un cumulo di fiamme.

-Mamma! Papà!- gridai tra le lacrime mentre i polmoni si stringevano. Volevo attraversare quel muro di fuoco, salvarli, ma ero legata.

-No! NO!- mi lanciai sul pavimento mentre tutto cadeva, tutto si carbonizzava e tutto bruciava attorno a me, sopra a me e anche me.

Il corpo iniziava a bruciarmi, non riuscivo a respirare e singhiozzare era tutto ciò che riuscivo a fare.

Cosa penserebbero i miei genitori se sapessero che stavo morendo? Non avevo mantenuto il loro patto, era una doppia sconfitta.

Chiusi gli occhi, non c'erano più speranze.

Il mio gridò tagliò il caotico silenzio della mia stanza.

La porta si spalancò facendo entrare Odyn preoccupato.

-Che è successo? Si sente bene?- mi guardai le mani, me le passai sulle braccia, sul viso e sui capelli.

Era solo un sogno... solo un sogno....

-Lady Kristen....- le sue braccia mi circondarono mentre i singhiozzi si facevano avanti.

-Era solo un sogno, un brutto sogno....-

***

Il vestito per il telediario l'avevo fatto io, avevo impiegato il mio giorno libero a cucire quell'abito.

Ero troppo scossa, potevo vedere ancora i miei genitori arsi dalle fiamme ogni qualvolta chiudevo gli occhi.

Non ho mai avuto incubi, soprattutto non di questa portata.

Perchè mi era successo? Cosa voleva dire? Aveva sicuramente un significato.

Avevo evitato Harry, Harold e Aese per tutta la giornata; avevo parlato a malapena con le mie cameriere e con Odyn.

Guardai quel pezzo di stoffa bianco lungo con un profondo spacco sul lato sinistro con la scollatura a girocollo. In basso le foglie d'acero si alzavano in cumuli simili a delle fiamme.

Misi un paio di scarpe rosse, dei gioielli dorati e mi spostai i capelli da un lato. Un velo di trucco e uscii dalla mia sala.

Dovevo tornare a casa, Liset e Momo avevano bisogno di me.

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