Capitolo 22

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SUMMER's pov.

Un raggio di sole mi arriva dritto in faccia.
Ho ancora gli occhi chiusi e ho un pò paura di aprirli,se non ci riuscissi di nuovo?
Oh ma prima o poi devo farlo.
Provo piano piano e faccio un sospiro di sollievo nel vedere che ce l'ho fatta.
Dalla finestra entra il sole ed è....bellissimo.
Era da tanto che non c'era il sole a Londra.
I miei sensi percepiscono altro.
Profumo di...
"Buongiorno piccola!" Dice Luke.
"Bonjour!" Dico con aria un pò assonnata.
"Oh...sei sexy quando parli francese..Comunque Hai azzeccato lingua...ci sono i..."
"Croissant!" lo anticipo io.
"Esatto."
Mi alzo dal divano e vado dove mi porta il profumo...in cucina (ovvio.)
Mi avvicino al tavolo dove vedo la colazione e guardo come Luke ha organizzato tutto per bene.
Ad un tratto lo sento mettersi dietro e cingermi la vita.
Sussulto per il contatto improvviso.
"Tranquilla piccola,sono io...ti piace ciò che ho fatto?" Dice sfiorandomi l'orecchio e provocandomi un brivido.
"Molto,grazie mille Luke...anche se non so se mangerò tutto il croissant"
"Faremo a metà e se ce la farai faremo a metà con l'altro." Dice ed io annuisco.
Faccio per sedermi ma mi prende il polso e mi avvicina a lui.
"Hey,in vena di affetto stamattina?" Dico apparentemente calma, quando in realtà sto esplodendo.
Averlo così vicino mi provoca un sacco di brividi ogni volta.
Per non parlare di quelle...com'è che si dice?Ah...farfalle nello stomaco.
"Mmh" Dice rispondendo alla mia domanda.
Non mi ero accorta che fossimo così vicini..
Dato che io sono una nana rispetto a lui, il mio respiro irregolare arriva benissimo al suo petto mentre il suo respiro mi accarezza la pelle del viso.
Mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio e con l'indice mi fa alzare il mento.
Ci guardiamo e ho davvero paura di potermici perdere in quelli occhi.
Lui mi continua ad accarezzare il viso e io penso di non essere mai stata così felice.
Nessun problema,nessuno intorno a noi.
Sposta lo sguardo sulle mie labbra.
Vuole baciarmi?Oh Summer,ma che dici!?
Uno come lui che bacia una come te?
Penso prima che le sue labbra sfiorino lentamente le mie.
Chiudo gli occhi perché anche quel semplice tocco mi manda in estasi.
Quando si stacca li apro e lui ce li ha chiusi.
Anche lui ha provato quello che ho provato io?
Mi tocca di nuovo con quelle labbra e si sposta lasciandomi baci umidi sulla guancia fino ad arrivare all'orecchio, dove mordicchia il lobo facendomi ridere.
Lui mi guarda con un sorriso.
"Dai,mangiamo." Dice,aprendo la sedia per farmi sedere.
Devo metabolizzare...

LUKE's pov.

Le accarezzo quella pelle che sembra di porcellana e non riesco a staccare gli occhi di dosso.
Si è appena svegliata, ma è bellissima.
È così piccola che sento il suo respiro solleticarmi il petto e la cosa,per quanto piccola,mi riempie di desiderio.
Le alzo il mento con l'indice e finalmente posso guardare quelli occhi.
Mi ci perdo.
Niente di niente intorno.
Ad un tratto la vista di lei che si morde il labbro fa cadere la mia attenzione su quelle labbra.
Carnose e colorite.
La voglia di baciarla è forte.
E se rovinassi tutto?
Al diavolo,io ci provo.
Tocco leggermente le sue labbra con le mie e lei ha un brivido.
Non mi ha fermato,il che mi fa pensare in positivo.
Le accarezzo di nuovo le labbra e le bacio quella pelle che per troppo tempo ho solo guardato.
Le bacio la guancia fino ad arrivare al lobo,che mordo,facendola ridere.
Ok,devo calmarmi.
Devo ammettere che ne ho baciate di ragazze,eppure con Summer anche un semplice bacio a stampo ha creato qualcosa di strano dentro di me.
"Dai,mangiamo." Dico,per cercare di fermarmi.
Le apro la sedia e lei si siede,un pò confusa ma sorridente.
Mangiamo e parliamo di tante cose, ma io devo dirle una cosa.
"Piccola,come ti ho detto ieri vorrei che tu provassi ad andare da uno psicologo.Almeno provaci." Dico.
"Ma cosa dovrebbe fare?Se non mi capisco da sola come pretendi che ci riesca qualcun'altro?" Dice lei, guardandomi con aria di sfida.
"Almeno ci può provare,è il suo lavoro capire la gente."
"Non so neanche che cosa dovrei dirle."
"Sarà lei a farti le domande."
"Odio chi mi fa troppe domande."
"È il suo modo per capirti."
"..."
"Se non vuoi farlo per te allora fallo per me..io lo faccio per te!" Dico.
"E va bene!Andiamo da questa stupida psicologa,ma se mi darà fastidio non ti assicuro che non le urlerò contro."
Ridacchio pensando alla scena di lei che grida contro la dottoressa.
"Che hai da ridere?"
"Niente niente...comunque ho preso appuntamento per stamattina, quindi preparati."
"Ma che...?"
"Vai." Dico.
Lei sbuffa, ma si alza e va a farsi la doccia.

2 ore dopo.

"Allora,sei pronta?" Dico,distogliendo un attimo gli occhi dalla strada per guardarla.
"Si." Dice lei.
"Allora perché non smetti di alzare e abbassare il finestrino?" le faccio notare.
"Ah..." Sbuffa.
"Eccoci qua!" Dico,riconoscendo il palazzo.
"Potevi scegliere uno studio migliore..."
"Scendi." Dico e lei alza gli occhi al cielo.
Suoniamo al portone una donna ci risponde: "Salite."
Dopo aver salito una rampa di scale ci ritroviamo davanti alla porta.
"Dottoressa Smith?È così che si chiama?" Chiede Summer e io annuisco.
Le metto una mano dietro la schiena per rassicurarla e lei entra nell'appartamento,incerta.
Ci sediamo in quella che sembra una sala d'attesa e Summer muove le gambe nervosamente.
"Non ti assicuro che andrà bene." Dice.
"Tranquilla.Almeno provaci."
Mi rivolge un sorriso dolce e qualcosa mi fa pensare che farà come le ho consigliato.

SUMMER's pov.

"Allora...tu devi essere Summer,vero?"
Una donna sui 40,capelli rossi ricci,occhi verdi e un bellissimo fisico in un tailleur grigio è appoggiata alla porta. È la dottoressa?
"Se non ricordo male sì, dovrei essere io." Dico secca.
"Summer.." Mi rimprovera Luke.
Sbuffo. "Si,sono io."
La donna mi sorride in modo gentile.
So che la tua è tutta scena mia cara...
"Vieni pure."
Mi alzo con le gambe tremanti e vado verso di lei,Luke mi tiene la mano.
"Oh no caro,deve venire solo lei." Dice a Luke.
Lui mi lascia un bacio sulla guancia e si siede.
Entro nello studio e la donna mi fa accomodare su quelle sedie degli psicologi,quei divanetti.
Non mi stendo,prima devo analizzare un po' il posto.
"Io mi chiamo Laura...Laura Smith."
Dice la dottoressa, non togliendomi gli occhi di dosso mentre io faccio vagare i miei nella stanza.
"Bel nome Laura." Dico.
"Grazie,anche Summer è un nome molto particolare." Dice.
"Non fa una piega." Dico e lei apre un agendina ed inizia a scrivere.
Che cosa sta scrivendo? Questo mi fa innervosire...
"Sei felice di essere qui?" Dice sempre sorridendo.
"Se ci fosse una finestra aperta scapperei,giudichi lei se sono felice o meno." Sbuffo.
Lei ride un pò.
"In realtà penso che tu parta prevenuta." Dice lei.
"Non volevi venire e quindi essere qui ti pesa,ma non sai com'è."
"Posso immaginare."
"Oggi come stai?"
"Sinceramente oggi sto stranamente bene.." Dico sorridendo.
"Oh,bene...ne sai il motivo?"
"Ce n'è uno,non so se sia quello giusto." Dico, pensando a Luke che mi accarezza le labbra.
"E potrei sapere qual è?" Dice lei speranzosa.
"Non so..." Dico io, pensando se dirlo o meno.
"Stamattina Luke mi ha preparato la colazione e appena mi sono svegliata lui mi ha presa e...Si è avvicinato e mi ha toccato le labbra...Nel senso che...Sì, insomma, mi ha baciata." Dico,sentendo che sto diventando un peperone.
Lei sorride. Questa tipa non sa fare altro che sorridere?
"Come ti sei sentita?"
"Credo bene...quando mi ha guardata negli occhi non avrei immaginato che sarebbe arrivato a fare quello."
"E perché non lo avresti immaginato?
"Oh dottoressa...lui è Luke,mentre io sono semplicemente e sfortunatamente Summer."
"Non penso si possa dire sfortunatamente,tesoro."
"Io credo di sì."
"Eppure lui non sembra si senta sfortunato a stare vicino a te."
"Stamattina lo avrà fatto per compassione."
"Ma non devi pensare solo a stamattina."
"Comunque non lo merito,è troppo."
"Non credo che lui la pensi così."
"Se non ora,lo capirà dopo."
"Perché dovresti essere poco per lui?"
"Mi ha vista?"
"Proprio perché ti ho vista te lo sto chiedendo."
"Sono orribile,dottoressa."
"Abbiamo un'idra diversa di quello che è orribile"
"Qualunque aggettivo negativo voglia usare per descrivermi andrà bene. "
"Non credo di poterne usare."
"Oh...possibile che nessuno riesca a dirmi in faccia quanto io faccia ribrezzo?" Dico,alzando la voce.
"Penso che tu te lo dica abbastanza già da sola,e non dovresti.Non fai ribrezzo!"
Non rispondo.
"La senti la mia voce?" Dice la dottoressa.
"E non solo la sua..." Dico, scuotendo la testa.
"In che senso?"
"Niente."
Oltre a quella della dottoressa, c'è un'altra voce. LA voce, quella che non mi abbandona mai. Quella nella mia testa. Quella che mi dà il buon consiglio di stare alla larga dal cibo.
"Va bene Summer...per sta volta va bene così,ma ti prego,anche se non ti piace,torna." Dice alzandosi e accarezzandomi una spalla.
"Va-va bene...credo che tornerò."
"Bene..se vuoi puoi venire giovedì.
"Ok...Grazie."
Dico uscendo.
Luke scatta in piedi.
"Tutto bene?" Chiede ansioso.
"Torno giovedì."
Lui sorride e mi prende per mano.
"Sapevo che potevo stare tranquillo."

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