Capitolo 32

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SUMMER's pov.

Lui è pazzo di me?
Stiamo scherzando?
Avrò capito male io...
Torno alla realtà e corro per raggiungerlo.
"Andiamo a mangiare qualcosa?" Chiede con tono spensierato.
A quella domanda abbasso lo sguardo sulle mie gambe.
Sono orribili,inguardabili,perciò non posso,non posso peggiorare la situazione..
"No,Luke. Ho comprato una merendina al bar dell'ospedale."
Sto mentendo,ma è per una buona causa.
"Bene,io non ho molta fame,ma voglio portarti in un posto." Dice,alzando il passo.
Io cerco di stare al suo fianco,nonostante la lunghezza delle sue gambe..
Durante il tragitto io scatto delle foto,anche a cose semplici,giusto per ricordare ogni cosa di questo viaggio.
Mentre sono distratta a guardare due bambini che giocano e si divertono spensierati,Luke mi prende la mano.
Mi giro di scatto verso di lui,che mi sorride.
Abbasso la testa,imbarazzata.
"Non vergognarti,adoro il rossore sulle tue guance."
Dice il biondo,stringendomi la mano.

LUKE's pov.

Camminare in queste strade,in questo posto,mi fa venir voglia di avere un contatto con lei,per questo le prendo la mano.
Lei sembra spiazzata per il mio gesto e,per l'imbarazzo,arrossisce.
La trovo una cosa adorabile perché sottolinea come anche un semplice gesto possa farle questo effetto.
Mentre penso a questo,una donna si avvicina a noi.
Ha un carretto con una grande varietà di fiori.
"Ragazzo,vuoi comprare dei fiori alla tua bella ragazza?" Chiede.
A quella domanda guardo Summer,che rossa come un peperone cerca di spiegare che non stiamo insieme.
La scena è divertente.
Eppure una forte voglia di presentarla come la mia ragazza mi pervade.
Che mi prende?
"Prendo due girasoli." Dico alla signora,che sorridendo me li dà.
Pago i fiori e la donna mi fa l'occhiolino,dicendo: "Pensaci ragazzo." Con un accento francese molto marcato.
Saluto gentilmente e ci allontaniamo.
"A cosa devi pensare?" Chiede Summer,confusa.
"Non lo so,i francesi sono tutti strani..." Rispondo io.
Sto mentendo,la signora voleva dirmi di pensare a quanto sono fortunato ad avere questa ragazza vicino e di darmi una mossa.
"Tieni,spero ti piacciano." Dico,dandole i due girasoli.
"Sono i miei fiori preferiti,grazie!" Dice.
Le accarezzo la guancia e quando giriamo l'angolo mi accorgo che siamo arrivati a destinazione.
Summer guarda davanti a sé.
"Eccoci arrivati!"Dico,allargando le braccia con fare teatrale.
Lei non parla,sembra cogliere ciò che la circonda.
"A casa tua ho visto quadri e disegni fatti da te,perciò ho pensato che ti piaccia l'arte ma se non...." Sto parlando,quando lei mi salta al collo,abbracciandomi.
Quando scioglie l'abbraccio mi guarda  e non posso fare a meno di darle un dolce bacio sulle labbra.
"Luke,è un posto stupendo..."
Dove l'ho portata?Beh,è un quartiere francese molto carino,dove artisti di strada mostrano le loro opere d'arte.
Attaccati ai palazzi ci sono delle lucine,che rendono l'atmosfera ancora più magica.
Summer ha gli occhi lucidi per la felicità e giuro che vederla così è una delle cose più belle di sempre.
"Guarda Luke!Quell'uomo disegna caricature!" Dice,saltellando come una bambina.
"Andiamo,facciamocene fare una." Dico,vedendola così eccitata all'idea.

....

"Grazie mille,monsieur!" Dice Summer,ridacchiando.
La nostra caricatura è davvero bella e fa veramente ridere.
Mentre io cammino guardando i dipinti,lei fotografa tutto,sorride e fa domande agli artisti.
Vedendo che non la smette di fare domande ad un signore anziano che stenta a starle dietro,la prendo in braccio,facendola urlare.
Inizia ad agitarsi e ad intimarmi di metterla giù,cosa che ovviamente non faccio.
I passanti ci guardano ridendo,qualche turista ci scatta addirittura una foto.
L'atmosfera mi riporta ad una delle prime volte che io e Summer ci incontrammo,quando  uscimmo da Starbucks.
La metto lentamente a terra, lei mi rivolge un'occhiataccia e io scoppio a ridere.
"Andiamo,torniamo a casa." Le dico.
"Sono davvero stanca." Dice.
Effettivamente senza accorgercene abbiamo camminato davvero tanto.
"Prendiamo la metro!" Dico io,vedendo che è vicina.
Scendiamo giù e quando la metro arriva,noi entriamo.
Summer si addormenta sulle mie gambe e io ne approfitto per scattarle delle foto.

...

Mi accorgo che siamo arrivati.
"Piccola,svegliati." Dico,scuotendola lentamente.
Lei apre gli occhi e si stiracchia leggermente.
Mi alzo,porgendole la mano.
La afferra e usciamo dalla metro,poi saliamo.
Dopo un po' arriviamo a casa di mia madre.
Entriamo.
"Io vado a fare una doccia." Dice Summer,guardandomi dall'altro lato della stanza.
Io annuisco.
"Sei stanco?" Mi chiede,preoccupata.
"Un po'...Ma va tutto bene." Rispondo,sforzando un sorriso per tranquillizzarla.
Lei assottigliagli occhi,come se non mi credesse,ma poi entra in bagno.
Guardo un po' di cose della casa che non avevo notato quando siamo arrivati,poi mi prendo una birra.
Summer esce dal bagno,avvolta in un asciugamano.
La guardo maliziosamente.
Quando se ne accorge stringe di più l'asciugamano,senza sapere che lo fa aderire perfettamente al suo bel corpo.
"Smettila,scemo!" Dice arrossendo.
Ridacchio,pensando a quanto mi piacciano i suoi modi.
Dopodiché prima di andare a fare una doccia,mi avvicino a lei e le sussurro: "Mi farai uscire fuori di testa."
Lei ha un brivido.

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