PERFECT

Capitolo 48

SUMMER's pov.

6:40

Sono nel giardino dei miei a guardare come il cielo si schiarisce.
La vista è davvero bella, anche se devo ammettere che qui fuori, a quest'ora, fa un freddo cane.
Brava Summer, scegli sempre i momenti più adatti.

Ripenso alla serata di ieri. Io e Louis, dopo essere andati al bar, siamo andati in un supermercato aperto
24 h su 24 e abbiamo preso degli addobbi natalizi che servivano a lui. Mi chiedo a cosa visto che casa di sua nonna sembra essere stata vomitare da Babbo Natale per quanto è addobbata, ma non gliel'ho chiesto...Non sono affari miei.

Sblocco il telefono e trovo un messaggio da Ally.

Ally: Hey Summerina mia, come stai? Io e Val ti pensiamo sempre e ci manchi tanto...magari un giorno potremmo venire lì. Luke è venuto da noi l'altro giorno. Credo stia per avere una crisi di nervi, era davvero ansioso di capire dove fossi. Spero che lì ti senta più tranquilla. Baci.

Sorrido, rileggendo più volte il messaggio.
Non è il massimo della dolcezza, ma è un piccolo gesto.
E sono proprio i piccoli gesti a riempire il cuore, a farti capire quanto le persone tengano a te.

Poi leggo la parte in cui parla di Luke.
Sarà davvero preoccupato?
Ma no, sarà solo curioso di sapere dove sono...

Spengo il telefono e sposto di nuovo l'attenzione sul cielo davanti a me.

"Ti sembra l'orario giusto per stare qui fuori?" Sussulto per la voce che arriva dietro di me.

Mi giro e trovo Louis. Alzo gli occhi al cielo.

"Potrei dire la stessa cosa a te."
Dico con nonchalance.
Alza le spalle e si avvicina a me.

"Fammi spazio." Dice, spingendomi e facendomi quasi cadere dalla sedia a dondolo.

"Ma sei scemo?!" Urlo.

Lui mi mette una mano sulla bocca.
"Shhh...c'è gente che dorme a quest'ora!" Dice avvicinandosi al mio viso con un sorriso furbo.
Corrugo le sopracciglia e lo mordo.

Bella mossa, Summer.

"Ahiaa! L'hai fatto davvero?" Dice con gli occhi spalancati.

"Nessuno può dirmi di stare zitta." Incrocio le braccia al petto.

"Ma sa qual è il problema signorina Styles?..lei parla troppo."
Dice, guardando davanti a sè.

"Ah sì? Bene, allora d'ora in avanti non ti rivolgerò più la parola."

"Era ora." Dice soddisfatto.

Non rispondo. Starò al gioco.

Riaccendo il telefono per vedere che ore sono, perché non voglio né  entrare né tantomeno chiederlo a questo maleducato ragazzo vicino a me.

7:25. Wow,però...
Sono stata un bel po' qui!

Come non detto, il mio telefono inizia a squillare e leggo "Luke".
Sono indecisa se rispondere o meno.
Non so quale sia la cosa giusta e, inoltre, non darò la soddisfazione a Louis di parlare.

"Non rispondi?" Dice.
Dio, quanto lo odio!

Prende il telefono dalle mani.
"Tranquilla, faccio io!"
Non faccio in tempo a fermarlo che...

"Pronto?" Oh no..

"Cerchi Summer?" Io lo uccido...

"In questo momento non può parlare." Mi fa l'occhiolino.
L'odio per questo ragazzo è sempre di più.

"Io? Io sono Louis." Faccia da culo aggiungerei io.

"Certo, allora buone feste Luke." Chiude la telefonata e mi restituisce il telefono.
"Ecco a te."
"Sei uno stronzo!" Sto urlando in questo momento.

"Non hai detto che non mi avresti parlato più?" Sulla sua faccia compare un sorriso furbo.

Calma Summer, la galera non sarà la soluzione ai tuoi problemi.

"Cosa ti ha detto?" Cerco di sembrare più calma possibile.

"Ma niente! Sembrava abbastanza sconvolto di aver trovato me invece che te e mi ha chiesto dove fossi, ma non mi andava di continuare la conversazione.." 

Vado verso la porta d'ingresso, ma vengo bloccata.

"Vai via?" Anche Louis ora è in piedi.

"Sì, grazie per aver reso l'inizio della giornata un vero schifo!"

"Summy, noi andiamo a lavoro!" Urlano gli zii entrando nella macchina.

"Sì, ci vediamo stasera!" Rispondo, per poi rigirarmi verso Louis.

"Summy?" Mi guarda con aria divertita.

"Che c'è di strano? è un bel nomignolo!" Non è vero, lo odio. Ma non posso assolutamente dargli ragione in questo momento.

"Se lo dici tu..." Trattiene una risata.

Alzo gli occhi al cielo e mi giro per entrare in casa.

"Chi sarebbe il biondo?" Chiede, seguendomi.

"Non sono affari tuoi." Entro e sto per chiudere la porta, ma lui entra con me e ferma il mio corpo tra il suo e il muro.

"Rispondi." Dice vicino al mio viso.

Sento le guance andare a fuoco, ma cerco di non farlo notare.

"Un amico. Ora togliti." Lo spingo e mi allontano da lui.

"Sei sexy con quel pigiama." Mi guarda con una certa intensità.

Sarò sicuramente arrossita.

Che cosa vorrà da me il ragazzo dagli occhi verdi?

LUKE's pov.

Sono incazzato. Tanto incazzato. Il solo pensiero che Summer sia in compagnia di un altro ragazza, mi fa andare fuori di testa.

E se sta volta fosse vero? Se davvero volesse dimenticarmi? Se fosse andata avanti?

Sono un coglione! Una volta che mi capita qualcosa di magnifico, devo lasciarmelo scappare...

E poi... che nome di merda Louis!

"Mi scusi." I miei pensieri vengono interrotti dalla hostess che ho davanti.

"Se vuole, può riaccendere il telefono." Dice gentilmente.

"Va bene, la ringrazio."

Riaccendo il cellulare e vedo ciò che non mi sarei mai aspettato.

Due messaggi di Summer.

Summer: Scusami se non ho risposto, quello stupido del vicino di casa mi ha preso il telefono e non ho fatto in tempo a toglierglielo.

Summer: dovevi dirmi qualcosa di importante?

Dovevo dirti qualcosa di importante? No, Summer. Non dovevo dirti nulla di così importante.

Il problema è che, da quando non ti vedo tutti i giorni, vorrei sentirti anche per dirti la cosa più stupida. Anche solo per sapere come stai. Se hai ascoltato un po' di musica. Se hai sorriso. Se mi pensi ogni tanto. Se ti manco. Se hai mangiato...

Ecco, soprattutto per sapere se hai mangiato. Ho davvero paura che tu abbia ricominciato a non mangiare. Sono terrorizzato. Ma la paura ancora più grande, è che nessuno si accorga di questo.

"Non dovevo dirti nulla di importante, solo...ho ascoltato il tuo consiglio. Aiuterò quella persona." Invio il messaggio.

Poi prendo un post-it e scrivo:

6. sono 3 metri sopra il cielo, su un aereo, ma non è niente in confronto a come mi sento quando sono con te.