Capitolo 45

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SUMMER's pov.

Dopo aver visto un po' di posti di New York e aver fatto qualche foto, decido di andare a casa. Dopo aver preso l'autobus ed essere arrivata, mi accorgo che a casa è tornata mia zia.

"Hey tesoro." Dice, appena si accorge  che sono tornata.
"Ciao zia, tutto bene a lavoro?"
"Tutto bene, a te? Com'è stata New York?"
"Mi piace, infatti ho fatto molte foto a tanti posti. A Central Park hanno messo le luci di Natale ed è da togliere il fiato..." Dico tutta eccitata.
Lei mi sorride dolcemente.
"Potresti chiedere alle tue amiche di venire qui, anche a loro piacerebbe."
"Sarebbe stupendo, solo che sono successe tante cose zia. Valentine ed Ally si sono fidanzate, lo sai?" Dico, sedendomi affianco a lei.
"Ah davvero? Si vede che il tempo passa...i ragazzi li conosco? Sono carini?" Chiede curiosa.
"No zia, non li conosci e sì, sono dei bravi ragazzi e sono anche carini."
"Bene, che siano bravi ragazzi è la cosa che conta. E tu?" Dice, fissandomi intensamente.
"Io cosa?"
"Tu non sei fidanzata?" Chiede con un sorriso malizioso.
"Certo che no!" Dico ridendo.
"Nessun pretendente?"
"Nessuno."
"Non ci credo....e se così fosse vorrebbe dire che a Londra i ragazzi non vedono bene." Ridacchio.
"Forse ci vedono anche troppo invece."
"Non dire stupidaggini Summer, più cresci e più diventi stupenda." Dice, accarezzandomi la testa.
"Ma non mi avevi parlato di un tuo amico?"
"Quale amico?" Chiedo, capendo benissimo, in realtà, a cosa si riferisca.
"Quel ragazzo di cui mi ha raccontato...un certo Luke se non erro."
A quel nome distolgo lo sguardo e abbasso la testa, sfregandomi con forza le mani.
Possibile che noi essere umani non riusciamo a tenere la bocca chiusa? Possibile che abbiamo sempre bisogno di fare domanda? Possibile che non riusciamo a tenere a freno la nostra curiosità? È una cosa davvero irritante ora che ci penso.

"Non ci parlo più con Luke, zia." Dico secca, sperando che non continui.
"Ow...Mi dispiace." Scrollo le spalle e mi alzo, prendendomi un bicchiere d'acqua.
"So che è tardi, ma sto facendo un po' di pasta, pranzi con me?" Chiede.
Pasta? Oh mio Dio, solo l'idea mi fa venire la nausea.
"No zia, ho mangiato fuori." Ovviamente non è vero.
"Brava Summer,brava!" Grazie Voce.

Vedo mia zia mangiare e, guardando la pietanza che ha preparato, rifletto su quanto tempo sia passato da quando ho mangiato un bel piatto di pasta, gustandomelo senza problemi. È passata davvero un'eternità.

"Sicuro che vada tutto bene, Summer? Ti vedo molto dimagrita.." Ecco, come non detto.
"Va tutti bene, ultimamente ho avuto l'influenza e ho perso qualche chilo."
Menzogne, menzogne in ogni momento. La mia vita è diventata essa stessa una menzogna.
Lei non sembra crederci, ma la ringrazio mentalmente quando annuisce senza aggiungere altro.
"Ah, ho detto alla mia vicina che sei arrivata e vorrebbe conoscerti. Inoltre, ha preparato una ciambella per te. Se non hai nulla da fare, puoi andarci ora." Dice.
"Come si chiama questa signora?"
"Mary Brown. È una dolcissima signora di 75 anni che abita qui affianco."
"Va bene, allora io vado. " Dico, alzandomi e andando via.

Suono alla porta della casa affianco a quella dei miei zii ed una donna bassina mi apre.
"Ciao cara." Dice, sorridendo gentilmente.
"Salve signora, io sono..."
"Summer, lo so. " Dice interrompendomi. Che memoria.
"Entra cara. Io sono Mary, è un piacere conoscerti."
"È un piacere anche per me" Dico, entrando nell'accogliente casa.
"Vieni in cucina, accomodati." Dice ed io lo faccio.
"Tua zia mi ha parlato molto di te, ti vuole bene come fossi una figlia."
"Già, io e mia zia siamo molto legate."
"Sei più bella di quanto avessi immaginato." Dice, sorridendo.
"La ringrazio..." Sarò sicuramente diventata rossa.

"Nonna!" Sento dire da un'altra stanza e non faccio in tempo a chiedere chi sia che con grande sorpresa....
"Louis?!"
"Summer?!"
Sono perplessa.
"Allora lo vedi che sei tu la maniaca?" Dice con un sorriso furbo.
"Sono qui per tua nonna."
"Vi conoscete?" Mary sembra non capire, fa passare il suo sguardo da me a Louis.
"No." "Sì." Diciamo all'unisono.
Io ho detto di no perché effettivamente sappiamo solo i nostri nomi. E che andiamo da una psicologa, ma dettagli...
Louis mi sorride e io alzo gli occhi al cielo.
"Mi fa piacere che vi conosciate. Io sono la nonna di questo bel ragazzo." Spiega Mary.
"Mi dispiace per lei, signora." Dico involontariamente e lei ride, mentre Louis mi lancia un'arancia, che non so dove abbia preso.
"A questo punto potreste uscire qualche sera."
"Ovviamente, a Summer piace sicuramente l'idea." Louis mi guarda  sottecchi. Io gli mando un'occhiataccia e poi rivolgo la mia attenzione alla donna.
"È una bella idea." Faccio un sorriso finto che, sicuramente, sarà sembrato una brutta smorfia.
"Sono contenta che vi piaccia. Louis, fai vedere a Summer il nostro bel giardino." Questa donna è troppo gentile, troppo...
"Con piacere. Allora, vieni?" Louis ha ancora quel sorriso e giuro che se non la smette, gli spacco la faccio.
"Certo." Mi alzo e lo raggiungo.
Verso la parte posteriore della casa, c'è una porta e,  quando il ragazzo dal sorriso fastidioso la apre, mi accorgo con grande sorpresa che c'è davvero uno stupendo giardino.
È molto grande, con dei bellissimi alberi ai quali sono appese delle luci di Natale, sull'uscio c'è un tappeto con scritto "Marry Christmas", più avanti vedo dei nanetti da giardino vestiti da Babbo Natale e un gazebo ricoperto di luci, con un panchina all'interno.
"È...."
"Stupendo?" Chiede Louis.
"Era proprio quello che stavo per dire.

Tutto questo mi fa quasi emozionare.
Sembrerà patetico, ma io sono innamorata delle piccole cose e tengo molto alle tradizioni.
Amo il Natale e vedere come la gente si sforzi ad addobbare e abbellire le case in questo periodo, ora che ormai tutti siamo indifferenti a tutto, la gente si sforza ancora in queste piccole cose.
Non tutta la gente, certo, ma alcuni ancora sì, e la cosa mi fa emozionare.

"Tua nonna deve essere proprio forte." Per fare tutto questo ci vuole parecchia forza.
"L'ho aiutata io." Dice, guardando soddisfatto il lavoro.
"Tu???"
"Io." Mi sorride, ma questa volta non è uno di quei sorrisi antipatici, è un sorriso sincero.
"Siete stati davvero bravi." Bisogna essere sinceri.
"Grazie..."
Il sole ormai è tramontato e il freddo è quasi insopportabile.

Louis si avvicina e mi prende la mano. Rimango quasi paralizzata da questo gesto e, sinceramente, non so come interpretarlo.
"Hai le mani congelate. Entriamo, dai."
Ah sì, le mani congelate.
Lo seguo dentro e raggiungiamo Mary in cucina, che è presa a cucinare.
"Io vado a fare una doccia. Ci si vede." Dice Louis, facendo un occhiolino.
"Forse." Dico, facendolo sorridere.
Quando io e Mary rimaniamo sole, mi chiede cosa penso del giardino.
"Mi piace moltissimo, ha avuto davvero una bella idea, signora."
"Magari fosse stata una mia idea. È stato Louis a proporlo e a fare tutto. Ha detto che, altrimenti, non si sarebbe sentito abbastanza lo spirito natalizio." Dice, ridacchiando.
Io rimango a bocca aperta, pensando a ciò che Mary ha appena detto.

Louis ha voluto fare questa bellissima cosa, eppure quando eravamo fuori non si è nemmeno voluto prendere tutto il merito, dicendo che ha solo aiutato sua nonna.
"Non l'avrei mai immaginato.." Dic, fissando un punto indefinito.
"Già, Louis stupisce sempre. Certo, l'incidente l'ha cambiato un po', ma chi ha un cuore buono è difficile che cambi." Parla con nonchalance, alludendo a cose che io non so.
Quale incidente? Perché è un po' cambiato? Un sacco di domande si formano nella mia testa, ma decido che per ora è meglio lasciar stare.

"Già, ha ragione, se una persona è buona nel profondo, non può cambiare da un momento all'altro." Rifletto ancora.
"Ora devo andare, grazie di tutto, signora Mary." Dico, alzandomi.
"Ma grazie a te, tesoro! Prendi questa ciambella, è al cioccolato. Spero ti piacerà." Dice.
"Ne sono certa, buona serata!" Esco da quella casa.
Tra le mani una ciambella al cioccolato che, sicuramente, non mangerò. Eppure ha un profumo così piacevole...
Nella testa, invece, tanti dubbi.

"Se una persona ha un cuore buono, è difficile che cambi."
Ripenso alle parole di Marye mi viene in mente Luke.

Luke ha un cuore buono, io lo so.
Luke è cambiato davvero?
Mi manchi da morire, biondo...


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