Mi sono svegliata con il suono della pioggia e delle gocce d'acqua che mi cadevano sul viso di porcellana.Il freddo di una domenica mattina di metà marzo mi faceva mancare le calde serate estive, anche perché le notti estive erano le uniche in cui riuscivo a dormire abbastanza bene nelle mie condizioni.
E poi le serate d'estate facevano riaffiorare bei ricordi, forse era più per quello che mi mancavano.
Essere una senzatetto a Roma non è facile. Mi sono ritrovata a fare di tutto pur di avere qualche euro in tasca, anche cose di cui non vado fiera, e la maggior parte delle volte quando riuscivo a racimolare un po' di soldi, li spendevo in droga, altra cosa di cui non vado assolutamente fiera .
E' difficile quando si è da soli, quando non si ha un posto dove vivere, dove mangiare, dove farsi una doccia, dove appartenere.
Non sono una senzatetto da sempre, stavo bene quando sono arrivata a Roma per inseguire il mio sogno ed essere un artista.
I primi mesi andavano bene, infatti ero riuscita ad ottenere un ingaggio da una casa di mostre, e per qualche mese mi avevano pagato molto bene, ma poi finita l'esposizione nessuno si è più fatto sentire.
Non ho più dipinto niente dopo quell'episodio perché il mio problema con le droghe è peggiorato.
Mi sono ritrovata sotto i ponti di Roma senza neanche accorgermene.
Penso spesso di smetterla con le droghe, ma mi ritrovo sempre a sniffare cocaina appena qualcuno me la mette davanti.
Ho solo 19 anni, ma mi sento come se ne avessi 49. Mi sento senza speranza.
"Stai bene?" Sento una voce di fianco a me. Guardo verso l'alto, e con mia sorpresa vedo un ragazzo con capelli che arrivano appena sopra le spalle e con degli occhi marrone-verdi difficili da scordare, che mi fissa.
Lo guardo per qualche secondo e noto che è vestito in modo strano: ha dei jeans neri, stivali che farebbero invidia al più coatto di Roma, un maglione a collo alto e una pelliccia leopardata.
Ma da 'ndo cazzo è uscito questo?
"Si, tutto a posto" gli dico tradendomi quando la mia voce non risulta forte e decisa come pensavo. Lui rimane li e dopo essersi guardato in giro, mi lancia un sorrisetto.
"Ti sei persa? Hai un posto dove stare?" Deve aver notato quanto faccio schifo se ha fatto questa domanda.
Mi guardo le mani pallide notando che stanno tremando senza controllo. Mi tiro ancora più giu le maniche del mio maglione, per cercare di scaldarmi un po', ma senza grandi risultati.
"Persa, si. Un posto dove stare, no" ammetto a bassa voce.
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This Is What I Live For - Maneskin (ADULTI)
Fanfiction05/08/2018 🏅 #4 Maneskin Roma può portarti alla grandezza, ma anche alla morte. E questo Beatrice lo sapeva bene, dato che a 19 anni si ritrovava a chiamare casa un ponte del Tevere. Ma tutto cambia quando incontra Damiano, un ragazzo diverso...