Capitolo 6

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Sto camminando per le vie di Roma come non facevo da un anno a questa parte.

In questo momento sono in via del Corso, per comprare qualcosa da indossare dato che non posso mettermi i vestiti di Damiano in eterno.

Ovviamente non avevo accettato subito quando mi aveva messo in mano 200 euro e mi aveva detto di andare a prendermi qualcosa.


"Io mo devo annà da Victoria, 'na mia amica, così ho pensato che te potresti annà a compratte qualche vestito da metterte" mi dice Damiano mentre cerca la sua pelliccia leopardata.

"Io ci andrei anche ma non ho un soldo infatti ho deciso di cercare un lavoro domani" dico allungandogli la pelliccia che era proprio davanti ai suoi occhi, sul divano.

"So' felice che tu voglia cercare un lavoro, sono sicuro che tornerà tutto a posto" dice sorridendomi dolcemente "comunque te li presto io, poi me li ridarai quando li avrai, stai tranquilla" mi risponde tirando fuori il portafoglio, ma io gli metto una mano sulla sua e lo blocco "No Damiano, basta hai già fatto troppo" non potevo accettare soldi da lui, aveva già fatto così tanto per me, e non solo in senso materiale ma anche a livello psicologico.

Mi ero sorpresa di me stessa quando mi ero ritrovata a pensare di cercare un lavoro. Mi stava tornando voglia di dipingere, di sorridere e di vivere.

Sono sicura che il motivo sia l'avere un tetto sopra la testa, sapere che comunque vada, ora ho un luogo in cui rifugiarmi e proteggermi, anche se non era proprio mio.

Questo ragazzo mi sta dando una seconda possibilità di vita e non se ne è neanche accorto.

"Beatrì voi sta tranquilla? T'ho detto che me li ridarai quando li avrai, è un favore tra amici" dice sorridendomi e tirando fuori delle banconote colorate.

Poi mi guarda negli occhi e me le mette in mano, chiudendomela in seguito.

"Damiano.." Inizio, ma lui non mi fa proseguire "Bea di ancora qualcosa e te faccio tacè a modo mio". Vedo comparire sul suo viso un sorriso diverso da quelli che mi aveva regalato finora, un sorriso furbo, di quelli che sembrano dirti 'lo so l'effetto che ti faccio tesoro'.

Una parte di me vorrebbe rispondere solo per farmi mettere in silenzio 'a modo suo' ma cerco di contenermi.

Betrì la devi smettere! Ecchecazzo.

Mi rivolge un'ultima occhiata, prima di uscire dalla porta.

Io abbasso lo sguardo, apro la mano e mi ritrovo con 200 euro. Ma dico è scemo? Me ne poteva dare meno della metà e sarei riuscita a comprare tutto quello di cui avevo bisogno, cercando nei posti giusti.





Ormai è da quasi tre ore che sto girando per Roma, ho comprato tutto quello che mi serviva e anche una cosa per Damiano.

E' una camicia bianca con delle stampe nere e marroni-dorate particolari, penso gli possa piacere dato che ha uno stile tutto suo.

Non so neanche se si possa considerare un regalo dato che l'ho presa con i suoi soldi, ma spero che apprezzi il gesto capendo che è solo un modo stupido per dirgli grazie.

Decido che è ora di tornare a casa, ma voglio fare una strada diversa per andare alla fermata della metro, così posso vedere un po' di più la città più bella al mondo.

Pur vivendo sotto ad un ponte per un anno, non ho mai smesso di pensare che Roma è tutto. Roma è vita e morte, è libertà e catene, è storia e modernità.

Passo per un piccolo parco, sapendo che esattamente dall'altro lato ci sarebbe stata la via che mi avrebbe condotto all'ingresso della metro.

"Ehi bella" sento una voce dietro di me ma faccio finta di niente continuando a camminare.

This Is What I Live For - Maneskin (ADULTI)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora