Capitolo 15

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AUTHOR'S NOTE:
So che è corto ma spero di aggiornare anche più tardi 😬


Dio che male.
Tirarsi il cavalletto sui piedi nudi non è il massimo.
Sto spostando tutto il necessario per dipingere nella camera di Damiano. Lui sta ancora dormendo, nudo e bellissimo, e appeno l'ho visto ho sentito questo bisogno irrefrenabile di riportare su tela la meraviglia che avevo davanti agli occhi.

Appoggio il cavalletto per terra, di fianco al letto facendo attenzione a non svegliarlo, poi avvicino uno sgabello e mi siedo, sistemandomi meglio una maglia di Damiano che avevo trovato su una sedia. La luce che entra dalla stanza è perfetta, illumina il suo corpo e oscura tutto il resto, facendolo sembrare quasi un dio.
Prendo la matita e inizio a tracciare linee leggere, tanto per aver un idea di cosa verrà fuori.

Dopo tre ore ore Damiano inizia a stiracchiarsi e a muoversi tra le lenzuola, ma non gli dico di rimanere fermo dato che ormai avevo già tracciato tutte le linee principali e avevo dipinto la base per tutto il quadro. Le sfumature avrei potuto aggiungerle anche senza averlo davanti dato che avevo l'immagine impressa nella testa.

Damiano si stropiccia gli occhi come sempre,per poi aprirli e vedere il mio lato del letto vuoto. Per qualche secondo vedo panico nei suoi occhi, forse ha pensato che fossi scappata un altra volta, ma poi alza lo sguardo, posandolo su di me, e un sorriso si fa strada sul suo volto "cosa fai?" Mi chiede riappoggiando la testa sul cuscino.
"Dipingo" rispondo continuando a spennellare sulla tela, senza incrociare i suoi occhi.
"Me?" Sposto lo sguardo su lui, e lo vedo con un sopracciglio alzato e un sorrisetto soddisfatto sul viso.

Muovendosi ha fatto spostare le lenzuola che coprivano la parte inferiore del suo corpo, mettendo in mostra ogni centimetro di pelle che aveva. Stranamente non ero imbarazzata, mi sentivo così a mio agio con lui, come se lo conoscessi da sempre.
"Forse" gli dico, ritornando con l'attenzione al quadro.

Lui si alza, e dopo aver fatto il giro del letto viene nella mia direzione, per fermarsi dietro di me, mettendomi le mani sulle spalle.
Non dice niente, il che non è un buon segno. Forse non gli piace, oppure trova che sia strano che lo abbia ritratto così. Alzo la testa e lo osservo dal basso, vedendolo con lo sguardo fisso sulla tela, con la bocca leggermente aperta.
"Non ti piace?" Chiedo a bassa voce e un po' delusa. Lui abbassa la testa per guardarmi, poi mi metta una mano sotto alla mandibola, facendomi delle leggere carezze. "È stupendo" dice semplicemente.
Lo fisso negli occhi per capire se sta mentendo o se gli piace davvero e lui, come se avesse capito la mia insicurezza, mi si posiziona di fianco, in modo da poterci guardare senza farci venire il torcicollo, poi mi da un leggero bacio a stampo, prima di appoggiare la fronte sulla mia. "Quando l'hai finito me lo regali?" Gli sorrido di impulso e gli accarezzo una guancia senza rendermene conto.
Faccio segno di si con la testa, perdendomi in quegli occhi così particolari.
"Cosa vuoi per colazione?" Mi chiede alzandosi dalla posizione china che aveva preso per essere al mio livello. "Latte e cereali?" Dico come una bambina facendolo ridere "Arrivano subito madame" dice prima di uscire dalla stanza.

La mattina non poteva iniziare in un modo migliore, spero solo che niente la rovini.

This Is What I Live For - Maneskin (ADULTI)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora