Capitolo 5 - DAMIANO

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Quella ragazza non mi fa pensare in modo lucido.

Tira fuori parti di me che nemmeno sapevo di avere, e la conosco da neanche un giorno.

Che poi, che cazzo ho pensato quando l'ho avvicinata? La parte razionale di me, mi dice di stare attento, che anche se è bellissima non vuol dire che sia onesta. Me so portato in casa una che abita sotto a n'ponte, de che stiamo a parlà? Se Victoria lo scopre me ammazza.

Prendo dei vestiti puliti dal mio armadio e scelgo un paio di boxer, uno di pantaloni della tuta, una maglia bianca semplice e una felpa.

E quasi alta come me quindi le dovrebbero andare abbastanza bene.

Esco dalla mia camera e percorro il corridoio fino ad arrivare al bagno.

Sono talmente assorto nei miei pensieri che non mi ricordo di bussare, così apro la porta senza pensarci due volte "Te saranno un po' gra-" Quello che vedo me lo ricorderò a vita.

Beatrice era davanti allo specchio, in mutande e reggiseno.

Ha un corpo che non avevo nemmeno notato sotto quei vestiti così larghi che portava.

Mi fermo a guardarle il petto e sento istintivamente una scarica di non so cosa partirmi dal basso ventre.

No Damià, non adesso!

"Esci!" Mi urla, cercando di coprirsi con le mani e con le braccia, ma riuscendoci malamente.

"Si, oddio, scusa" Ah quindi mo inizio pure a balbettà? Semo messi bene.

Come se fosse la prima pischella che vedo così.

Butto i vestiti sul ripiano di fianco al lavabo ed esco in fretta, chiudendomi la porta alle spalle.

Che figura demmerda.

Mo quella pensa che sia un coglione che pe' soddisfarsi un po' se porta a casa e prime ragazze che vede.

Che poi per carità, so così in effetti, ma con lei l'intento non era quello. Almeno non fino a 2 minuti fa.

Me devo calmà, perche sento i jeans che si fanno sempre più stretti e nun me sembra proprio il caso eh.

Prendo un respiro e inizio a cercare il telefono, ricordandomi di averlo buttato sul letto quando sono andato in camera. Lo afferro e mando un messaggio a Vic.

-Te devo parlà-

Neanche 5 secondi dopo, mi arriva la sua risposta -Vieni da me quando vuoi, ma perché che è successo?-

-Te spiego dopo-

Dovevo parlare con qualcuno del fatto che avessi portato in casa una sconosciuta.

Victoria mi ammazzerà probabilmente, ma è la mia migliore amica e chi se non lei saprà darmi il consiglio giusto?

"Damiano?" Sento in lontananza.

Esco dalla stanza, andando verso Beatrice. Mo me tocca scusamme.

"Bea scusa per prima, è che nun c'ho proprio pensato, so entrato così de getto, ma te giuro che me despiace"  inizio a dire a macchinetta "Non voglio sembrà uno de quelli che te ha portata a casa solo perché te vole scopà o roba simile e-" "Ok Damiano basta" dice ridendo e mettendomi una mano sulle labbra per farmi tacere. Quanto cazzo è bella.

Lo sforzo che sto facendo per non baciarle quelle dita, lo so solo io.

No vabbè, nun me era mai successo de volè così tanto una sconosciuta, ma che cazzo me stava a fa sta pischelletta?

This Is What I Live For - Maneskin (ADULTI)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora