Capitolo 3

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AUTHOR'S NOTE:

CIAO BELLI DE CASA, io mi chiama Alicia, e ho 19 anni, faccio avanti e indietro tra Roma e Londra, perché studio là e niente, spero che la mia storia vi piaccia. Se è cosi vi prego di votare e fammi sapere cosa ne pensate nei commenti. Un bacio














Stringo appena la mano di Damiano, sperando che non capisca quanto la mia stia tremando in questo momento. Avevo bisogno di cocaina e in fretta.

Lui mi fa strada verso un piccolo tavolo vicino alla vetrata del locale e mi fa segno di sedermi.

Appena mi siedo Damiano mi guarda e io cerco di ignorare i suoi occhi, iniziando a giocare con le bustine di zucchero davanti a me.

"Buongiorno, cosa posso portarvi?" Dice una donna di mezz'età che tiene in mano un blocco note.

"Per me un caffè, grazie" La cameriera annota l'ordine di Damiano con un sorriso sulle labbra, per poi guardarmi. Probabilmente stava sorridendo perché fa parte del suo lavoro, nessuno sano di mente sorriderebbe guardando una ragazza sporca come me.

"Mi può portare una brioche e un cappuccino?" Le chiedo, cercando di essere il più cortese possibile.

"Certo tesoro" dice la cameriera per poi andarsene.

Quando i miei occhi tornano a concentrarsi sullo zucchero davanti a me, noto che Damiano sta ridendo leggermente.

"Perchè ridi?" Gli chiedo, con un tono di voce serio.

"No niente, è che me sembravi più na tipa da caffè" mi dice sorridendo.

Se è salvato al corner, se me deve pijà pe'rculo se ne po annà a fanculo.

La cameriera torna con la nostra colazione e noi iniziamo a mangiare.

"De dove sei?" Mi chiede Damiano.

"So de Tivoli, però sono arrivata qua l'anno scorso. Volevo diventà na pittrice."

"Ah ma allora semo du artisti!" Dice emozionato.

"Perchè te che fai?" Gli chiedo curiosa. In effetti ce l'ha l'aria da artista, con i suoi vestiti eccentrici e il suo atteggiamento spavaldo.

Ci vorrebbe una vita intera per capire questo ragazzo, ho come la sensazione che ci sia così tanto da scoprire in lui.

"So' un cantante. C'è ce provo, ho mollato la scola per concentrarmi sulla musica" mentre parla ha una strana luce negli occhi, forse perché sta parlando della sua passione, o forse perché ieri sera ha bevuto e je so' rimasti gli occhi lucidi, c'ho poco da fa la poetessa.

"Hai fatto bene, se è quello che vuoi fare davvero nella vita" gli dico sorridendo.

"Perchè hai smesso de prova a fa' a pittrice?" Mi chiede.

"Facciamo che te lo dico un'altra volta" gli dico, cercando di allontanarmi dall'argomento.

Non gli volevo dire del mio problema con le droghe.

Il mio problema mi stava rovinando la vita, e non voglio che mi veda in modo diverso.

"Tipo oggi pomeriggio?" Dice velocemente, senza rendersene conto, poi continua "sai, dopo che te porto a casa mia cosi te poi fa na doccia.." Damiano guarda verso il basso, mettendosi una mano sul viso, chiaramente imbarazzato.

Lo guardo in modo quasi dolce.

"Damià n'te devi preoccupà, non te devi vergognare a dirmi che faccio schifo." Dico ridendo.

Lui mi guarda ed è come se gli avessi tolto un peso dalle spalle, e poi inizia a ridere con me.

"Non te volevo offende, non sapevo come dirlo in un altro modo, scusa"

"Non me hai offeso, davvero" e forse per la prima volta da più di un anno, sorrido.

Ma sorrido davvero, non per finta.

Lo conosco da quanto? Un'ora? Ma che cazzo me sta a succede?

Vorrei cosi tanto capire cosa gli passa per la testa, ci deve essere un mondo la dentro.

Ma continuo a non capire perché ci sia così tanto interesse per me.

Devo stare attenta, non posso fa' stronzate, soprattutto nella mia situazione.

This Is What I Live For - Maneskin (ADULTI)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora