Tea Palace - ls

1.

"Un Keemun da bere qui, grazie"

"Arriva subito, sono tre sterline"

Il cliente inizia a frugare nella tasca alla ricerca di qualche moneta, troppo pigro in quel momento per tirare fuori il portafoglio dalla tasca interna del giacchetto in jeans che indossa.

Una volta trovate, le getta senza troppa cura sul bancone in marmo.

"Si può comprare anche del tea da portare a casa?"

"Certamente, ma per quello deve andare alla cassa laggiù"

"Devo andare per forza lì?"

"Direi di sì"

"Non.."

"Ecco il suo tea. Devo occuparmi degli altri clienti"

"Buona giornata" aggiunge il ragazzo dall'altra parte del bancone, già intento a soddisfare le richieste di un altro cliente.

"I soldi, non li hai presi", ma la voce del ragazzo non è abbastanza alta, è piuttosto sottile, quasi dolce.

Odia essere ignorato, anche se sa che il rumore nella stanza avrebbe impedito anche ad una persona vicina a lui di sentirlo.

Sbuffa rumorosamente e dopo aver terminato di bere, usa una mano per avvicinare le monete alla fine del bancone, ma inevitabilmente un paio cadono sul pavimento.

Come se nulla fosse, il cliente si allontana fino a raggiungere la cassa che vende le scatole di tea, mentre il dipendente, qualche secondo più tardi, si china per raccogliere i soldi caduti a terra poco prima.