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Quando Harry va ad aprire la porta, indossa solamente i boxer, ha i capelli scompigliati e le labbra fin troppo gonfie.

Resta il più possibile dietro alla porta per nascondere il rigonfiamento sotto l'intimo.

Di certo non si aspettava di trovarsi davanti due occhi verdi, più scuri e più spenti dei suoi, delle rughette a contornarli e una barba incolta.

"Dov'è'?"

"Come scusi?"

"Dimmi dove diavolo è" l'uomo entra di prepotenza in casa, non è più alto di Harry e neanche più robusto, per questo gli si piazza davanti, cercando di bloccarlo.

"È meglio che se ne vada, non ha il diritto di entrare nel mio appartamento così"

"Senti, ragazzino, spostati e lasciami passare"

Il riccio perde la pazienza in pochi secondi e di certo non si lascia scappare l'opportunità di fare ciò che ha sempre voluto fare, ovvero colpire in piena faccia l'amico di Louis.

Lo afferra per il colletto con entrambe le mani, spingendolo contro la porta ormai chiusa, per poi avvicinare il viso al suo, con le fronti che quasi si scontrano.

"La voglio vedere fuori di qui tra due secondi"

La voce di Harry è dura, arrabbiata, più roca del solito, preme le labbra l'una contro l'altra mentre osserva furiosamente l'uomo di fronte a lui.

Lascia la presa, così che questo possa andarsene, ma il riccio non avrebbe dovuto pensare di liberarsene così facilmente, perché Vincent gli sferra un pugno sul viso, facendo indietreggiare Harry di qualche passo.

Si porta l'indice e il medio subito sotto il naso, dove giura di aver cominciato a sentire del sangue scendere. Nota che i polpastrelli di tutte e due le dita sono sporchi di sangue.

Sente la voce di Louis farsi sempre più vicina, ma non bada a questo dettaglio, troppo intento a scagliarsi contro l'uomo a pochi metri da lui.

Il liscio cerca di coprirsi il più possibile con la maglietta del riccio che ha raccolto da terra poco prima, mentre cerca di infilarsi i boxer il prima possibile, ma quando vede la scena, rimane immobile per dei secondi interminabili.

Scorge del sangue sul viso di Harry e sulle nocche dell'uomo più anziano, che riconosce subito.

Raggiunge velocemente le due figure, cercando di separarli, ma tutti e due lo spingono via con prepotenza.

Il ragazzo con gli occhi verdi colpisce più volte Vincent sul viso e poi allo stomaco, ma riceve lo stesso trattamento, ritrovandosi accasciato a terra poco dopo, con Louis inginocchiato accanto a lui, intento ad urlare contro il pilota.

"Cristo, come cazzo hai fatto ad arrivare fin qui? Vattene prima che ti prenda a calci" grida spaventato ed arrabbiato, allungando le mani verso il corpo di Harry, il quale emette solamente dei lamenti.

"Tu vieni con me, Louis" e poi "Rivestiti, sbrigati"

A questo punto, il ragazzo con gli occhi azzurri si rialza e spinge via Vincent, lo fa più volte e sempre con più forza.

"Sparisci prima che chiami la polizia"

Sa che è l'unico modo per mandarlo via e Louis spera che funzioni, perché i versi che lasciano la bocca di Harry si fanno sempre più insistenti e frequenti.

Appena sono soli, Louis ritorna immediatamente dal riccio, chinandosi su di lui.

"Harry, cristo, mi dispiace"

La voce trema, è ancora impaurito e ha gli occhi lucidi, ha quasi paura di toccare il ragazzo vicino a lui, ma cerca di spostargli delle ciocche di capelli dal viso per controllarne le condizioni.

Stringe appena gli occhi una volta che ha una visione ben chiara del volto di Harry, si avvicina ancor di più e sempre tremante, gli posa un bacio su una tempia.

"Ti aiuto ad alzarti, vieni, fai piano"

"Vattene"

Il ragazzo sussurra e Louis non riesce a sentire chiaramente ciò che dice.

"Cosa? Non ho sentito, violette"

"Cazzo, vattene, Louis, vai via"

"Harry, che stai dicendo? Andiamo, ti aiuto"

Quando il liscio gli circonda la vita con un braccio, Harry lo spinge via con la poca forza che gli è rimasta, facendolo indietreggiare.

"Sparisci, Louis, non ti voglio più vedere"



Fine.

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