Tea Palace - ls

26.

Il telefono di Harry vibra più volte, segnalando l'arrivo di alcuni messaggi.

Lo prende distrattamente e li controlla. Sono tutti da parte di Louis.

"Che fine hai fatto? Non ti fai sentire da due giorni"

"Appena arrivato sono andato al negozio ma non c'eri"

"Mi hanno detto che sei in malattia"

"Le fidanzato si fa insistente?" Pronuncia Julien, con un forte accento francese.

La sua voce distoglie Harry dai suoi pensieri, che rimette il telefono in tasca.

Dopo averlo visto con quell'uomo, era ferito.

Non sa spiegarsi bene il motivo, forse perché quella cotta, che lui considerava qualcosa di temporaneo, stava crescendo pian piano.

Si era ripromesso di capirlo bene, di conoscerlo meglio, prima di farsi coinvolgere in qualcosa con lui.

Però certe cose non puoi controllarle.

A dir la verità, infatti, si conoscevano poco. S'incontravano spesso, tutto qui. Hanno deciso di passare la loro vacanza a Parigi insieme, includendo qualche attività extra, nelle loro giornate, ma questo è quanto.

Perché vedere quella scena lo aveva fatto sentire così male, da rimanere a Parigi?

Harry sa solo che vuole dimenticarsi tutto ciò che c'è stato, perché una volta a Londra, ritornerà alla vita normale e non sarà più così, qualche giorno passato con spensieratezza.

Sente la mano del ragazzo di fronte a lui poggiarsi sulla sua, sopra al tavolino.

"Sei triste per le fidanzato?"

"Aspetta, le fidanzato non plus?" Lo dice come se quasi ci sperasse.

"Non è il mio ragazzo, no"

Il ragazzo francese annuisce, ricominciando a bere la sua tazza di caffè.

Harry pensa che se Louis fosse lì, lo guarderebbe male, perché nella tazza c'è del caffè e non del tea.

Poi sposta la mano dal tavolino, riprende il telefono e decide di rispondere ai messaggi del ragazzo.

Non aveva intenzione di stare male per qualcosa che a malapena era iniziato.

"Non credo sia necessario sapere dove sono. Penso sia meglio andare avanti e lasciare a Parigi ciò che è successo"