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"Buongiorno e benvenuto da Tea Palace, cosa desidera ordinare?"

"Harry"

Il cameriere alza lo sguardo, incontrando i due occhi azzurri che aveva lasciato in Francia. Questa volta meno brillanti di come se li ricordava.

Louis ha un'espressione triste in volto, quasi sciupata.

Le labbra sono screpolate ed è possibile scorgere un lieve pallore, mentre la pelle è leggermente arrossata.

"Primo Green Tea della lista, sono tre sterline e cinquanta, grazie"

"No, sono qui per parlare con te"

"Sto lavorando e non ho niente da dirti"

"Quando finisci il turno?"

"Non lo so"

"Non fare il bambino, cosa stai facendo?"

"Sto lavorando, ho detto"

"Mi siedo al tavolo all'angolo, ti aspetto lì quando finisci"

Usa un tono deciso, facendo capire ad Harry di non avere molta scelta.



La sedia in legno striscia sul pavimento rumorosamente, avvisando Louis dell'arrivo dell'altro.

"Non ho molto tempo, cosa devi dirmi?"

"Mi vuoi dire che ti prende? Dove sei stato?"

"Sono rimasto a Parigi"

"Cosa?"

"Per quale motivo? Dovevamo ritrovarci qui, a Londra"

"Credo tu ti sia divertito con qualcun altro, anche all'aeroporto. Di sicuro non ti sei ritrovato qui da solo"

"Ma non importa. Puoi fare ciò che desideri, eravamo solo in vacanza, no?"

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