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"Sai già cosa prenderai da mangiare?"

"Non lo so"

Louis sospira, tenendo gli occhi fissi sulla strada davanti a lui; Harry è accanto a lui, tiene le braccia incrociate e guarda fuori dal finestrino da quando è salito in macchina.

Quando il più basso gli aveva proposto di uscire insieme per una cena, sembrava abbastanza convinto, ma ora pareva volesse essere da tutt'altra parte.

"Non ho più fame"

"E?"

"E non voglio andare in quel ristorante, sarà anche uno dei migliori di Londra, ma mi è passata la voglia"

"Sai che giro di telefonate ho dovuto fare per farmi riservare un tavolo?"

Harry sorride appena per le parole dell'altro, stando attento a non farsi vedere dal ragazzo, perciò rimane a guardare le luci dei locali che scorrono, mentre loro sfrecciano via tra le strade della città.

Gli fa piacere che Louis si sia impegnato a prenotare un tavolo lì per portarci lui, ma si sente ancora ferito.

Gli è stato ripetuto più volte che quello che ha visto non era niente e che la notte a Parigi passata con quell'uomo era stata l'ultima.

Il ragazzo con gli occhi verdi sta cercando di lasciarsi andare a ciò che succederà portando avanti quella conoscenza e di beneficiare delle emozioni che sente quando è in compagnia di Louis.

"Andiamo da un'altra parte"

Il ragazzo al volante è abbastanza infastidito, ma almeno Harry gli sta finalmente parlando e lo sta guardando per la prima volta in venti minuti.

"Dove, esattamente?"

"Kensington Roof Gardens"

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