Tea Palace - ls

18.

"Sei molto bravo, sai?

"Ho seguito dei corsi, ma sono ancora un principiante"

"Rispetto a me sei un professionista"

Louis sorride.

Parigi gli sta piacendo più di quanto si sarebbe immaginato e il motivo è abbastanza ovvio, per lui.

Si sta divertendo, continua a sorridere, è felice e spensierato.

Nel vero senso della parola.

È come se la compagnia di Harry gli facesse dimenticare tutto quello che hanno intorno e così si è sentito poche volte prima.

"Pensi che il Re Luigi XIV passasse mai pomeriggi interi nel suo giardino privato? Voglio dire, guarda. È meraviglioso, non vorrei passare il resto della mia vita altrove"

Ed intorno alle rose rosse fuoco, alle margherite candide, circondati da camelie, gelsomini e mimose, cullati dal cinguettio degli uccelli che volano da un ramo all'altro degli imponenti alberi presenti, probabilmente sotto lo sguardo di Re Sole, Harry si sporge verso Louis.

Lo bacia, piano, come se fosse abituato a farlo sempre.

Non conosce il motivo, non se lo spiega, sa solo che si sentiva di farlo.