the first meeting

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Mi chiamo Kay. Vivo in una piccola città circondata dai monti, si può dire che vivo da sola dato che ormai quasi sempre i miei viaggiano per lavoro; ma questo per me non é un problema, soprattutto perché sono in compagnia della mia migliore amica: Lusy, che abita di fianco a me.
Però i miei si sono raccomandati sul fatto di stare molto attenta: mesi fa un ragazzo di nome Jeff é impazzito, uccidendo i suoi genitori; e di suo fratello nessuna traccia.
Nessuno dei due si sa dove siano finiti, ma tutti qui abbiamo paura che possa succedere qualcosa di brutto, perciò rimaniamo sempre allarmati.

Però ho una particolarità alquanto inquietante: ho una sorta di "seconda personalità". Mi prenderete per pazza, ma è così.
Spesso quando sento una quantità elevata di dolore, rabbia o comunque pensieri negativi, questa mia parte si sveglia; prendendosi "possesso" di me. Questa si fa chiamare Void.
Ma la cosa negativa è che questa è come una parte "omicida". Non sono molto a conoscenza di questa me, però preferisco non tirarla fuori. Per questo non ne ho mai parlato a nessuno e così continuerà, su questo ne sono certa.

Vuoto. Intorno a me non c'era niente. Il buio totale. Rimasi lì non so quanto; ma dopo un po' cominciai a sentire dei passi pesanti camminare verso di me, non percepivo nulla di buono. Cominciai a correre, ma era come essere in una scala mobile alla mia velocità: non riuscivo a spostarmi. Era inutile continuare a correre, infatti mi fermai esausta.
Riuscii a sentire i passi fermarsi a pochi metri da me e a scrutare l'ombra ma non vidi né faccia né nulla, ma ben sapevo che mi stava fissando.

Un rumore proveniente dal piano di sotto mi svegliò. Un altro rumore. C'era qualcuno in casa.

Mi alzai lentamente dal letto, presi la mazza che tenevo sotto al materasso e mi incamminai furtivamente verso la porta di camera mia. L'aprii molto lentamente e anche se si sentii lo scricchiolio, pensai che nessuno se ne fosse accorto.
Entrai nel corridoio e subito dopo dietro di me qualcuno mi afferrò in uno scatto e mi puntò un coltello alla gola, facendomi paralizzare del tutto.

《uno scatto o un urlo, e sei morta》mi bisbigliò. C'era un forte odore di morto, lo trovavo alquanto schifoso.
Questo mi riportò in camera e mi sbattè sul letto, riprendendo il coltello e saltandomi addosso.
Non riuscii molto a vederlo, ma di sicuro vidi quella pelle così bianca..innaturale, i capelli nero pece. Quel nero cerchiato nei suoi occhi e le palpebre mancanti, quel sorriso inquietante inciso fino agli zigomi; semplicemente agghiacciante.

Non ho idea di come feci, ma lo riconobbi. Era Jeff. L'assassino di tutte quelle persone innocenti uccise brutalmente e completamente a caso. Pregai con tutta me stessa sperando che non arrivasse il mio turno, ma quanto pare il destino voleva dirmi tutt'altro.

Cominciai a dimenarmi ma era come inutile, era troppo forte e agile, per questo riuscì facilmente a immobilizzarmi.
《sai, è stato bello fissarti oggi mentre ti guardavi attorno pensando che ci fosse qualcuno, e fissarti dormire. Stavi facendo un incubo vero? Ti muovevi così tanto, si vedeva che eri terrorizzata anche se da un semplice sogno. Ma sai, adesso arriva il momento più divertente. La senti l'adrenalina scorrere nel sangue? Sei completamente sveglia adesso. E adesso è arrivato il momento di tornare a dormire》mi disse ridendo come solo un pazzo poteva. Volevo gridare ma ero paralizzata, non sapevo più cosa fare. Jeff mi tirò su la manica e con il coltello cominciò a incidermi un qualcosa.
Non sapevo cosa, ma ben sapevo che era profondo: sentivo un dolore atroce, finché mi cominciò a girare la testa e sentii una fitta al cuore. Lì capii tutto; era Void che si stava prendendo possesso di me, infatti cominciai a sentire la rabbia salire pian piano.

Void riuscì a liberarsi dalla presa e spinse Jeff dal letto.
Lui cominciò a ridere.
Jeff:《Come osi spingermi? Questo non dovevi farlo》disse con un tono che mi fece rabbrividire, dopodiché mi si scagliò addosso.
Void lo evitò e riuscì a riprendere la mazza, ma dato che non era così agile come Jeff, cercò di evitarlo anche se con molta difficoltà; finché non si accorse che Jeff si trovava davanti alla finestra aperta.
Per questo Void cominciò a correre verso di lui che contrattaccò, ma non si aspettò la spinta che lo fece cadere al piano di sotto: non era alto, perciò non si procurò nessuna ferita.

Sentii un dolore sulla guancia, Jeff era riuscito a sfiorarmi prima di cadere.

Chiusi la finestra velocemente e controllai che fosse tutto ben chiuso in modo da impedirgli di rientrare.
Adesso avevo anche più paura di prima, paura che tornasse. Riuscivo già a immaginare la sua rabbia in quel momento mischiata con il desiderio di finire il lavoro che aveva iniziato poco fa.
Controllai il mio braccio su cui era incisa una "J".

Erano le 3:40 e dopo quest'episodio di sicuro non sarei riuscita a dormire; ma avevo intenzione di andare a scuola la mattina dopo, non avevo intenzione di stare un minuto di più da sola.
Così decisi: sarei andata subito da Lusy entrando dalla finestra, soprattutto perché Jeff potrebbe essere andato da lei. Ero parecchio allarmata.

Prima di tutto controllai che Jeff non fosse rimasto fuori ad aspettarmi. Presi lo zaino e le chiavi e uscii dalla finestra.
La casa di Lusy era al tetto di fianco al mio, perciò mi bastava fare un passo lungo per arrivare al suo. Guardai all'interno della finestra di camera sua: stava dormendo beatamente per fortuna. In quel momento mi sarei aspettata di tutto.
Aveva la finestra socchiusa, quindi entrai senza problemi e la chiusi per assicurarmi che non entrasse nessuno.
Andai verso Lusy per poi posizionarmi vicino a lei delicatamente, cercando di non svegliarla. Sicuramente il contatto fisico la scosse, infatti aprì lentamente gli occhi guardandomi confusa. Effettivamente anch'io se mi fossi trovata una persona che abita di fianco a me nel mio letto lo sarei stata. Chissà quante domande aveva per la testa.

《Ti spiego tutto domani》le dissi diretta. Lei mi guardò ancora interrogativa, ma era troppo addormentata per cominciare a fare domande, per questo senza pensarci troppo riprese a dormire in poco tempo.
Per me è stato difficile riaddormentarmi, ma per almeno due o tre ore riuscii a dormire quella notte, anche se con non poca fatica.

The Void inside me |||Jeff the killer|||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora