Stay with me

96 3 0
                                    

Una volta salite ci dirigemmo in camera mia, per poi sederci sul letto.
《Mi è difficile dirtelo, soprattutto perché è l'unica cosa che ti ho sempre tenuto nascosta. Magari neanche mi crederai, ma sento il bisogno di dirtelo dopo tutto quello che è successo. Sai cos'è una doppia personalità?》chiese insicura.
《Mi staresti dicendo che sei bipolare?》le chiesi alzando il sopracciglio, facendole cenno di spiegarsi meglio.
《No, non proprio. Diciamo che è come se avessi un'altra sorta di "persona" in testa, ma questa é diversa. La sento come un lato oscuro, come la mia parte nera. E a volte non riesco a controllarla e si prende possesso di me, facendomi fare cose non voglio》


La guardai con aria indecisa: non sapevo se crederle o meno; dopotutto com'era possibile una cosa del genere? Ma d'altra parte poteva essere possibile, date le ultime situazioni.
《So che è difficile credermi, ma fidati che ti sto dicendo la verità》riprese cercando di essere più convincente, ma non risposi. Ero senza parole.
《Posso dimostrartelo se lo desideri》disse infine più fredda. Annuii lentamente continuando a guardarla.
In un attimo la sua espressione cambiò: la sua pelle si impallidì, gli occhi sembrarono diventare sempre più scuri, quasi fino al nero e l'aria in seguito divenne più minacciosa.
《Questa persona che vive dentro di me si fa chiamare Void》 aggiunse infine accennando un ghigno.
Con uno scatto prese poi delle forbici che tenevo all'interno del mio astuccio e cominciò velocemente a procurarsi tagli in diverse parti del corpo. Mi ci scagliai addosso per bloccarla, ma questa si era già fermata, facendomi cenno di guardarla. Da lì non so quanto passò, uno o due minuti, ma quei tagli sparirono del tutto. Non credevo ai miei occhi.


《Perché non hai mai voluto dirmelo?!》chiesi in preda alla curiosità.
《In realtà non me la sono mai sentita e a dirla tutta non credevo completamente a questo mio "potere" fino a qualche giorno fa, quando ne ho avuto diverse conferme. Ma non è questo il dunque》aggiunsi.
《Vai al dunque》 risposi sedendomi sul letto posto dietro di me.
《è la parte più difficile da spiegare in realtà》disse per poi prendere un respiro profondo e proseguire 《quando Jeff ti ha rapita, quella notte non sono riuscita a controllarla ed era completamente libera e mi ha fatto fare una cosa molto brutta. Ho ucciso un ragazzo》a sentire quelle parole indietreggiai. Kay non era mai stata così e mi stavo cominciando a preoccupare davvero. Forse Jeff aveva ragione stavolta, o forse quella di Kay era solo una scusa per coprire un omicidio. Ma allora cosa spiegava quei tagli spariti in un attimo? Ero io quella che stava impazzendo? In quel momento avevo talmente tanti pensieri in testa che andai in crisi, volevo solo andarmene; non sapevo più di chi fidarmi o da che parte stare. Sentii la gola che iniziò a bruciare pian piano e gli occhi riempirsi di lacrime, sicuramente non sarei riuscita a trattenermi e di piangere così in quella situazione davvero non mi andava, perciò mi avviai a passo svelto verso la porta.
Quando Kay si accorse della mia reazione corse verso la porta e la chiuse velocemente, spingendomi con violenza sopra al letto.
《No. Adesso tu rimani qui e mi spieghi il motivo di questa tua reazione brusca》 ormai presa dal panico non feci nemmeno caso a quel che mi disse, che iniziai a correre verso la finestra cercando disperatamente una via di fuga; ma riuscì comunque a respingermi sopra al letto. Non ce l'avevo con lei, in quel momento avevo solo bisogno di tempo per ragionare, perché proprio in quel momento era impossibile per me, ero tesa. Avevo solo bisogno di rimanere un po' da sola, tutto qui.


KAY'S POV

Dopo essermi completamente resa conto di ciò che stavo facendo mi ripresi immediatamente per poi correre da Lusy, ormai in lacrime.
《Tutto bene?》chiesi altamente preoccupata. L'avevo sicuramente spaventata.
《Vattene》fu la risposta che ricevetti, ma in fondo già me l'aspettavo; ma non volevo che mi lasciasse sola in quel momento. Avevo bisogno del suo aiuto.
《Resta con me, ne ho bisogno》 insistetti.
《Vattene》 ripeté con tono più alto anche se tremolante e insicuro.
Per evitare litigi o addirittura di perdere il controllo mi avviai verso la porta di casa. 《Ci vediamo domani》 le dissi ormai sulla soglia della porta, ma senza ricevere risposta. 


Appena tornai a casa la prima cosa che feci fu assicurarmi che andò tutto bene: mi affacciai subito dalla finestra in modo da vedere quella di Lusy, controllando che sia tutto apposto.
Cominciai a sentire la testa scoppiarmi: era stata una giornata pesante, perciò decisi di andare a dormire prima di qualunque altra cosa che sarebbe potuta succedere.


LUSY'S POV

Tormentata dai sensi di colpa e da tutte quelle pazzie che continuavano a navigarmi in testa cercando di ignorarli, avevo una gran paura che Kay avesse in qualche modo capito che non volevo vederla per ciò che è. In realtà non è mai stato così, anzi le volevo un mondo di bene, ma per una notizia così "pesante" doveva aspettarsi che mi ci sarebbe voluto del tempo per realizzare. Infondo non è da tutti avere una seconda personalità e uccidere una persona completamente a caso, sinceramente un po' mi aveva spaventata (soprattutto dalle reazioni che ha avuto dopo), per questo mi sono fatta prendere dal panico e istintivamente ho reagito pure io male, ma non ce l'avevo con lei. Volevo andare da lei a scusarmi, ma adesso proprio non ce la facevo, dovevo aspettare che mi passasse. 

Non sapevo quanto tempo mi ci sarebbe voluto, ma per cercare di sotterrare quei pensieri decisi di abbandonarmi nel sonno non pensando al fatto che il giorno dopo l'avrei rivista.

The Void inside me |||Jeff the killer|||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora