Where are you Lusy?

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Void cominciò a correre dappertutto e sentivo la fatica continua.
Cercava ovunque Lusy, cominciò addirittura ad arrampicarsi sopra gli alberi per vedere meglio dall'alto, era molto agile.
Era disperata, come me. Per questo persi il controllo e Void era completamente libera. Si scoprì il braccio e si sentì la guancia: le ferite erano riapparse e fu lì che capii tutto.
Se mi ferivo quando c'era Void in me e tornavo normale, le ferite andavano via,  appartengono a Void; non a me.

Cercammo Lusy per tutta la città ma non c'era traccia da nessuna parte. Erano spariti. Cominciai a cercare anche un po' fuori città ma niente, sembravano svaniti nel nulla.


Sentivo da tantissimo un grande bisogno di sfogarmi e anche lei, ma Void aveva idee ben diverse dalle mie. Lei era la mia parte nera.
Ma io non ero così, non volevo esserlo. Volevo fermarla e riprendermi possesso del mio corpo, stavo lottando con tutte le mie forze per riaverlo; ma ormai non potevo più. Adesso ero sua.



Entrò da una finestra che era stata socchiusa; ormai era buio e le persone stavano dormendo.
Sul letto si trovava un ragazzo nel bel mezzo dei sogni, così lei si avvicinò e cominciò a fissarlo. Così lo riconobbi. Io conoscevo quel ragazzo. Era lo stesso che aveva fatto soffrire me e Lusy fino alla terza media, quello che prendeva in giro Lusy sapendo che lei aveva una cotta per lui. Era sempre stato un bastardo.

Io non volevo farlo, ma è stata Void a obbligarmi. Dentro stavo piangendo a dirotto pregandole di fermarsi. Furtivamente andammo al piano di sotto in cucina e prendemmo un coltello, quello più grande e affilato..

Tornammo di sopra e subito Void salì su di lui e lo guardò per un po', finché..  ridendo gli tagliò la gola per poi cominciare a prenderlo a pugni senza un senso logico.
Ormai era morto da un pò, ma lei continuò comunque a picchiarlo.

Finito il "lavoro" si lanciò dalla finestra e tornò a casa. Lì ritornai finalmente in me. Non mi ero sfogata per nulla, anzi adesso stavo ancora peggio.
Ero a pezzi e adesso avevo il trauma per aver ucciso il ragazzo. Sì, lo odiavo; ma non a questi punti, io non avevo intenzione di uccidere nessuno. Non sono un'assassina.
Void è un'assassina; peccato che però quest'assassina faceva parte di me.

Appena tornai a casa non feci altro che cadere distrutta sul letto addormentandomi, cercando di non pensare a niente.

Mi svegliai presto quella mattina, era il secondo giorno che la cercavo. Chissà cosa le stava facendo Jeff in quel momento, non osavo immaginare. Dovevo trovarla a tutti i costi il prima possibile, prima che lui le faccia ancora più male. Presi lo stesso coltello che avevo utilizzato il giorno prima in caso di difesa, e cominciai a cercare al fiume poco dopo la nostra città.


LUSY'S POV

Forse ce l'ho fatta. Forse sono riuscita a scappare da lui. Non sentivo Jeff seguirmi; perciò forse l'avevo finalmente seminato, non ero nemmeno tanto veloce: mi aveva picchiata, infatti a ogni passo che facevo mi faceva malissimo la fronte vicino alla tempia che mi causava un forte mal di testa. Anche il fianco dove mi aveva tirato dei calci e il labbro inferiore da cui erano almeno 2 ore che il sangue non smetteva di uscire.
Ma non ci dovevo pensare troppo. Adesso stavo scappando, e forse ce l'avevo fatta.
Superato il campo entrai nella pineta, ma lì da un albero Jeff mi sorprese saltandomi addosso, e di conseguenza facendomi cadere.
《Questo non dovevi farlo. Credi davvero che ti avrei lasciata scappare così facilmente? Siete così ridicoli voi umani》
Un quel momento stavo tremando in modo atroce. Mi faceva così paura. 

Speravo con tutta me stessa che Kay stesse bene e che sarei riuscita a scappare prima che lei fosse arrivata qui, ma è impossibile scappare da lui. Ci avevo provato un sacco di volte, e stavolta pensavo di avergli fatto perdere veramente la pazienza.
Infatti mi diede un forte pugno in faccia per poi iniziare a darmi calci sul fianco già ferito .c Cominciò a girarmi la testa fino alla nausea, partii a piangere dal terrore ma sapevo bene che a lui non importava. Infatti dopo avermi lanciato uno sguardo omicida mi prese per il braccio rialzandomi con una spinta alquanto violenta, stavo quasi per riperdere l'equilibrio; ma mi prese in spalla prima che cadessi.



《sarebbe così divertente ucciderti..sono davvero curioso》
Per quell'attimo mi si gelò il sangue.
《Ma non è ancora il momento. Prima aspetteremo la tua amichetta, mi divertirò un po' con voi e infine vi ucciderò entrambe. Ma tranquilla, ora stiamo ancora giocando...ci stiamo divertendo da morire, no? Però hai provato a imbrogliare, di conseguenza ti servirà una punizione per andare avanti e soprattutto dovrà essere tale da non fartelo fare di nuovo, devi sapere che sono una persona a cui piace stare alle regole. Ma non preoccuparti, ne riparleremo quando saremo arrivati a destinazione, dolcezza》

KAY'S POV

Anche quel giorno non ci fu nessun segno di loro. Quella sera cercai di impedire a Void di prendersi possesso di me, tentai di trattenermi il più possibile. Non volevo assolutamente che uccidesse di nuovo. Non potevo permetterglielo.
Ero sfinita; quel giorno avevo iniziato a cercare su per il fiume all'inizio delle montagne.

 Per fortuna quella notte riuscii a dormire abbastanza rispetto alla notte prima, anche se non fu proprio il massimo del riposo; ma mi accontentai.

The Void inside me |||Jeff the killer|||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora